In Evidenza
Tutte le sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

MotoGP, GP Austin: la presentazione del Gran Premio delle Americhe

MotoGp

Guido Sassi

I numeri dicono che Marquez è il favorito per il GP delle Americhe: ad Austin ha vinto 6 volte conquistando altrettante pole. Ma Rossi e Dovizioso sono pronti a sovvertire ogni pronostico

GP AUSTIN: VINCE RINS, 2° ROSSI

VIDEO. LA CADUTA DI MARQUEZ

CLASSIFICA - CALENDARIO

Condividi:

In Argentina Marquez ha vinto la sua 45esima gara in MotoGP, poco più della metà rispetto a Rossi, primatista assoluto a quota 89 successi. Per trovare un inizio di stagione migliore dello spagnolo bisogna tornare indietro di 5 anni - nella stagione delle 10 vittorie consecutive-, e risalire al 2016 per rivedere il Cabroncito in testa al Mondiale dopo sole due gare.

In Texas Marquez ha conquistato la sua prima vittoria MotoGP nel 2013 e detiene un record di 6 vittorie e altrettante pole position, en plein in tutti i Gran Premi disputati. Se il successo non è quasi mai stato nemmeno in discussione, la lotta per il podio ha fornito risultati ben più incerti. Negli ultimi 3 anni solo Iannone è riuscito a salirci per 2 volte: la prima volta con Ducati, la seconda con Suzuki, sempre sul terzo gradino. In generale è Pedrosa il “primo degli altri”: due secondi e un terzo posto per tre podi totali.

Sia Ducati sia Yamaha hanno le proprie carte da giocare al COTA: al netto della sfortuna Dovizioso ha conquistato 2 podi (nel 2016 fu centrato da Pedrosa mentre aveva il ritmo per concludere nei primi tre); la moto giapponese dal canto suo ha portato negli anni tutti i suoi piloti (Lorenzo, Rossi e Vinales) a festeggiare in parco chiuso almeno una volta.

Attenzione a Rins e Crutchlow: la Suzuki è sempre stata solida in Texas e Alex è l’unico ad avere vinto in entrambe le categorie minori su questa pista. Il britannico invece ha solo due quarti posti all’attivo ad Austin; in Argentina però è stato l’unico pilota - oltre a Marquez-, in grado di scendere sotto il muro dell’1’40” sul giro in più di un’occasione. La Honda trova conferma nelle prestazioni di Cal dell’ottimo pacchetto tecnico fino a qui presentato.