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MotoGP, GP di Austin 2019: risultati e tempi. 1° Rins, 2° Valentino Rossi, Marquez cade

Sandro Donato Grosso

Gran Premio incredibile ad Austin. Il super favorito Marquez scivola a 12 giri dal termine, lasciando il primo posto a Rossi. Il "Dottore" viene superato nel finale da Rins, che vince la sua prima gara in MotoGP. 2° posto per Valentino, 3° Miller, 4° Dovizioso. Due italiani in cima al Mondiale: 1° Dovizioso con 54 punti, 2° Rossi a -3

L'EDITORIALE DI GUIDO MEDA

VIDEO. LA CADUTA DI MARQUEZ

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Austin tra scelte vincenti ed errori da non ripetere: le cose giuste e quelle sbagliate

Per Marquez 54^ pole in top-class (2^ consecutiva), 82^ pole in tutte le classi.
- di Redazione SkySport24
Austin è il primo circuito in cui Marquez mette a segno sette pole in top-class (potrà ripetere l’impresa al Sachsenring).
- di Redazione SkySport24
Marquez proverà a conquistare la settima vittoria consecutiva ad Austin: l’ultimo a registrare un’impresa simile è stato Rossi al Mugello (2002-2008). Nella storia della top-class, solo Giacomo Agostini ha vinto più gare consecutivamente in un solo circuito: 9 ad Imatra dal 1965 al 1973 ed 8 a Spa dal 1966 al 1973.
- di Redazione SkySport24
Ottimi numeri per Marquez e per il suo team: le ultime 12 pole della top-class in MotoGP nelle gare disputate in USA sono state tutte appannaggio della Honda. La sequenza è iniziata con Pedrosa ad Indy 2012.
- di Redazione SkySport24

Gli inseguitori

Ha concluso le qualifiche alle spalle di Marc Marquez, Valentino Rossi, che conferma le ottime sensazioni raccolte nell'ultimo GP in Argentina, chiuso al secondo posto.

- di Redazione SkySport24
Per Valentino si tratta della 146^ prima fila in top-class, la prima quest'anno.
- di Redazione SkySport24
Stupisce il nome di chi occupa la terza casella in griglia di partenza, Cal Crutchlow, che per la prima volta ha conquistato la prima fila ad Austin. E' la sua 23^ prima fila in top-class, la prima quest'anno.
- di Redazione SkySport24

Dovizioso e Lorenzo i big fuori dalla top ten

Punta alla rimonta invece Andrea Dovizioso. Fuori dal Q2, ha concluso il Q1 al terzo posto: scatterà dalla 13esima posizione.

- di Redazione SkySport24
In 201 qualifiche in top-class, Dovizioso si è qualificato 13° o peggio solo in 11 occasioni. Non ha mai centrato 4 prime file consecutive in MotoGP, ed era a quota 3 dopo Rio Hondo.
- di Redazione SkySport24
Austin continua ad essere un circuito stregato per la Ducati: qui in tutte le gare che hanno disputato hanno conquistato solo una prima fila, con Dovizioso 2° in griglia nel 2015.
- di Redazione SkySport24
Il migliore nel Q2, Lorenzo ha avuto problemi con la carena nel Q2: "Non siamo ancora pronti per andare forte", ha dichiarato a fine giornata, "Dobbiamo continuare a lavorare. Spero che a Jerez si vedano i primi progressi". E' 11esimo in griglia di partenza.
- di Redazione SkySport24

Il warm up

Con il tempo di 2:04.571 l'uomo della pole Marc Marquez si conferma il migliore al termine dei 20 minuti di warm up, dietro di lui Andrea Dovizioso e Jack Miller.

- di Redazione SkySport24
Valentino Rossi, che cambia il monoammortizzatore negli ultimi giri, sceglie soft e medie a differenza di Maverick Vinales (soft-soft).
- di Redazione SkySport24
Meregalli: "Non sono ancora sicuro sulla scelta della morbida al posteriore, aspetteremo le temperature a ridosso della gara per decidere".
- di Redazione SkySport24
Ducati, simulazione gara dal primo all'ultimo giro con soft dietro per Miller e nuova media per Dovizioso.
- di Redazione SkySport24
Tardozzi: "Oggi Dovi ci ha fatto vedere il suo valore. La posizione di partenza può essere un problema più che altro all'inizio, ma se riesce a fare bene i primi giri agganciandosi ai piloti migliori Dovi può avere le sue chance per il podio. Dovrà inventarsi qualcosa pur senza rischiare. Siamo fiduciosi".
- di Redazione SkySport24

Giusto: il lavoro, in sordina, fatto dal Team Suzuki durante il weekend nonostante la compressione del programma causa maltempo. Rins aveva un assetto perfetto, che gli ha consentito di sfruttare l’agilità della sua moto nello stretto e tenere dietro Rossi.

Sbagliato: le valutazioni di Marc Marquez. Il campione spagnolo recita il mea culpa e ammette l’errore. Ma con tre secondi e mezzo di vantaggio forse non c’era bisogno di staccare tre metri più in là del giro precedente e con due gradi di inclinazione in più. Anche "Capitan America" puó scivolare su una buccia di banana.

Giusto: il lavoro che sta facendo l’angolo del box di Rossi, che mostra lucidità nelle scelte tecniche e la capacità di ottimizzare quello che di buono la Yamaha mette a disposizione quest’anno. Una tendenza che esalta la velocità e la visione della corsa dell’eterno Valentino.

Sbagliato: sembra una beffa, il lavoro nell’altra parte del box Yamaha, quello di Vinales. Il pilota ha interpretato alla sua maniera la penalizzazione per falsa partenza e ha trasformato il drive trough (segnalato dalla direzione corsa sul cruscotto) in un doppio long lap come era stato solo ipotizzato, ma non ufficializzato in safety commission... Il Team però ha comunque pasticciato con i cartelli.

Giusto: puntare su Jack Miller. Supportato dalla scienza del suo capotecnico Christian Pupulin ha scelto una doppia soft ed è stato il migliore dei ducatisti. Se oltre ad una sana ignoranza australina aggiunge quel tocco di strategia, il posto da ufficiale prima o poi lo porta a casa.

L'ordine di arrivo

Rins: "Ringrazio innanzitutto i tifosi, sono incredibili. E poi il mio team, per avermi preparato una moto splendida. Vale era il mio idolo, chiudere davanti a lui è pazzesco".

Rossi: "Mi dispiace molto per la vittoria, perchè quando ho visto la caduta di Marquez ho pensato di potercela fare. Ho spinto fino alla fine, ma non sono proprio riuscito a superare Rins. Peccato, ma questo risultato allo stesso tempo significa che siamo forti, ci proveremo ancora".

Miller: "Ho provato emozioni fortissime, è stato un weekend incredibile. La squadra mi ha aiutato tantissimo. E' stata una giornata davvero lunga, devo ringraziare tutto il mio team e la mia famiglia. Scendere in pista con due morbide forse non è stata la scelta più giusta, ho faticato nel finale nel difendermi da Dovizioso, ma alla fine è andata bene".