In Evidenza
Tutte le sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

MotoGp, Valentino Rossi non smette di inseguire il decimo titolo

MotoGp

Paolo Lorenzi

Rossi, oggi come ieri, ancora protagonista. Non ha masi smesso di crederci, ha continuato a spronare il gruppo rappresentandone il riferimento. Ha ritrovato vecchie emozioni e nuove motivazioni. E come sempre è l’esempio da seguire

JEREZ, VITTORIA DI MARQUEZ

L'ORDINE DI ARRIVO

CLASSIFICA - CALENDARIO

Condividi:

La felicità, l’esultanza, quell’espressione impertinente da ragazzino sempre pronto a a scherzare e divertirsi. Rossi non è un fenomeno soltanto perché a 40 anni gareggia come se ne avesse 20 di meno. Sbalordisce per la continuità, per la capacità di spostare i limiti fisici e temporali. Non ha mai smesso di credere al decimo titolo, il Dottore, anche negli anni difficili, nonostante una Yamaha in crisi e un nugolo di avversari agguerrito e affamato di successi.  Rossi è tornato, per restare sui livelli più alti, spinto dalla volontà di essere ancora un protagonista. Che ci riesca o meno fino alla fine, poco importa, lui quest’anno è ripartito con le stesse convinzioni. Ha guidato il gruppo al rilancio, ha ridato fiducia a una squadra demotivata, ha spronato tutti a seguirlo. Ancora una volta. E i risultato gli danno ragione: Valentino è tornato protagonista, in sella a una moto che nelle sue mani sembra rinata. E soprattutto resta ancora una volta il riferimento della squadra giapponese. Non sarà certo una passeggiata, lui lo sa. Valentino scherza ma è terribilmente razionale quando deve misurarsi con la realtà. Conosce bene il valore di Dovizioso e Marquez, la forza di Ducati e Honda, e il pericolo rappresentato dai nuovi talenti. Ma quando in gara capita l’occasione, statene, certi, difficilmente se la farà scappare. Anche questo è Rossi.