A poche ore dal weekend di Buriram, tutte le emozioni del Team nella passata stagione. La vittoria di Pecco, il primo uno/due della storia Sky VR46 e non solo
Si sente eccome la scia al Chang International Circuit di Buriram. Il profumo di festa, il triplo podio e la prima doppietta per il Team. Qui risiede una fetta di storia, fatta e compiuta su una pista che era nuova praticamente per tutti. Già, perché era la prima volta assoluta sul circuito thailandese nel Motomondiale. Il finale fu intenso, talmente emozionante che verrebbe voglia di riviverlo nella versione 2.0.
Si scrive Thailandia, si legge tripudio. Una giornata (quella 2018) stampata negli occhi ridenti di Pecco Bagnaia, in fuga verso la vittoria di quel GP prima, e per il Mondiale poi. L’antefatto racconta di una bagarre dannatamente bella con le due KTM di Brad Binder e Miguel Oliveira. Tirata e al limite, senza esclusioni di colpi, perché i contatti non sono mancati, così come le scuse. Alla fine ha preso il largo, la testa della corsa e consolidato la leadership del Mondiale con il settimo sigillo. Mentre, dietro di lui, Luca Marini infilava Oliveira proprio al termine di una gara avvincente. Due piloti Sky VR46 davanti a tutti come mai in precedenza. Due talenti sul podio, vicini, complici e tanto amici anche a motori spenti.
La festa Moto2 ha avuto un seguito ma soprattutto un prima, con il podio di Dennis Foggia nella classe leggera. Una giornata iniziata nel segno della rimonta: da venticinquesimo a terzo. E’ un altro momento che fa la storia e che rientra nel capitolo delle buone nuove. “The Rocket” per la prima volta sul podio Mondiale e, contestualmente, il primo nato nel 2001 a farlo. Insomma, Thailandia vuole dire vibrazioni, quelle del Team e dei suoi piloti che qui hanno lasciato un pezzo di cuore.