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MotoGP, Ezpeleta: "Calendario prossima settimana. GP extra Europa? Si decide entro luglio"

MotoGp

Il CEO di Dorna, Carmelo Ezpeleta, fa il punto sul calendario del Motomondiale: "Speriamo di presentarlo la prossima settimana, sarà un Mondiale da 12 a 16 gare. Entro luglio decideremo cosa fare dei GP in Thailandia, Malesia, USA e Argentina. Ci saranno protocolli rigidi, vogliamo isolare il paddock"

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"Speriamo di presentare il calendario del Mondiale MotoGP la settimana prossima: se tutto va bene inizierà il 19 luglio a Jerez e l'ultima gara sarà a inizio novembre, con 12 o 13 round, ma le gare fuori dall'Europa vanno ancora decise". Parole pronunciate da Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna, al sito della MotoGP. Dopo la Formula 1, dunque, anche il Motomondiale si appresta a comunicare il proprio calendario, ridotto e rivisto a causa dell'emergenza sanitaria Covid-19. "Abbiamo avuto molti incontri proficui con le Case, presentando il protocollo sanitario prima di sottoporlo agli spagnoli e alle altre autorità. Ci siamo confrontati e abbiamo approvato il numero di motori a seconda del numero di gare che avremo in questa stagione, numero concordato all'unanimità da tutti", ha spiegato Ezpeleta. Il calendario prevederà un numero variabile, da un minimo di 12 a un massimo di 16 GP. Oltre a quelli europei "ci sono alcuni GP extraeuropei non ancora cancellati, Thailandia, Malesia, Americhe e Argentina - ha detto il CEO di Dorna -. Ci siamo dati la scadenza di fine luglio per dire se le gare si faranno o meno: dopo i primi due GP vedremo se il calendario sarà di 12, 14 o 16 round". 

Ezpeleta: "Ecco come sarà la vita nel paddock"

Le norme di sicurezza anti Covid-19 saranno rigorose, con protocolli e linee guida obbligatorie per tutti gli addetti ai lavori: "Qualsiasi pilota sarà sottoposto a un controllo medico prima e se il medico decide che deve sottoporsi a un test, lo farà prima di arrivare alla prima gara in Spagna. Un altro test sarà effettuato prima di entrare nel paddock, ma non solo:  l'isolamento tra le squadre, i posti dove mangiare, gli spostamenti dall'hotel al circuito e viceversa - ha detto Ezpeleta -. Vogliamo isolare il paddock, senza creare contatti nemmeno tra chi lavora stabilmente nel circuito e la famiglia della MotoGP, che sarà composta da circa 1.300 persone".