Protagonista domenica con il sorpasso all'ultimo giro su Rossi che gli è valso il podio, Mir non vuole fermarsi: "Mi sento forte. Il titolo? Ci credo ma non ci penso, so che in ogni GP tutto può cambiare". Quartararo considera la Suzuki la moto perfetta: "È nel DNA dei piloti dire che la moto degli altri sia meglio della tua, è curioso che lui lo dica senza averla provata in pista..."
Dopo aver spinto giù dal podio Rossi nel GP di San Marino, sorpassandolo all'ultimo giro, Joan Mir vuole confermarsi questo weekend sullo stesso tracciato di Misano. Il pilota della Suzuki è carico: "Sono pronto per la prima vittoria ma non ho fretta, devo migliorare cercando di non commettere errori. Comincio a sentirmi forte, al livello a cu ambivo e che gli altri si aspettavano che io raggiungessi, sono contento".
MotoGP equilibrato
La classifica del Mondiale è cortissima: Dovizioso in vetta con 76 punti, Mir 4° a quota 60: "Credo nel Mondiale ma non ci penso. Prima ero oltre la top five, sono consapevole che da una gara all'altra possano cambiare tante cose, voglio ragionare gara dopo gara". Sul confronto con Rins, il pilota con cui fa coppia al box Suzuki: "Posso solo dire che lui è molto forte, non sono io che posso dare questi giudizi".
La risposta a Quartararo
Quartararo sostiene la Suzuki sia la moto perfetta: "Bello che qualcuno possa parlare così bene della tua moto senza averla provata...Lo trovo abbastanza strano! Fabio dice questo ma lo scorso weekend ha vinto una Yamaha, è curioso...È nel DNA di tutti i piloti dire che la moto degli altri sia meglio della tua, in realtà bisognerebbe provarle tutte in pista...", la risposta di Mir.