MotoGP, Morbidelli vince il GP Valencia. Mir è campione del mondo. 8° Dovizioso, 12° Rossi
Mir è il nuovo campione del mondo della MotoGP: lo spagnolo della Suzuki chiude il GP Valencia in settima posizione, sale a 171 punti e vince aritmeticamente il suo primo titolo in top class con una gara di anticipo (complice anche la caduta di Quartararo). La vittoria del Gran Premio va a Morbidelli davanti a Miller e Pol Espargaro’: il pilota Petronas adesso è al secondo posto nella classifica del Mondiale (-29 sul campione Mir). 8° Dovizioso, 11° Bagnaia, 12° Rossi, 15° Petrucci
La vittoria di Mir sembra una carezza dolce e garbata a un mondo, quello dello sport, preso anch’esso a schiaffi dal Covid e dalla preoccupazione che genera. Non è un caso che Joan, 23enne di Palma di Maiorca dalla faccia pulita, dimostrando maturità e spessore nonostante la giovane età, questo titolo lo abbia voluto dedicare a chi in questo momento soffre nel mondo. Subito dopo aver tagliato il traguardo un altro spaccato di grande sensibilità è stato l’abbraccio lungo ed interminabile con la sua famiglia. Trenta lunghi secondi, nei quali il film della vita sportiva corre veloce. Un film che lui non ha avuto paura di ricordare, dicendo che all’inizio della storia a due ruote per attrarre gli sponsor, viste le ristrettezze economiche, c’era una sola chance per mettersi in mostra: riuscire a vincere. Il Mondiale è stato conquistato grazie a una costanza e una lucidità uniche nel suo genere. Cosi la Suzuki torna sul tetto del mondo dopo 20 anni. Il resto lo ha fatto il gruppo di lavoro, molto competente nel mettere a punto una moto che tutti invidiano per qualità telaistiche e motoristiche. Sapevamo sin dalla prima gara che sarebbe stato un campionato strano, con gare a raffica e senza l’infortunato Marc Marquez, ma questo titolo ha lo stesso valore degli altri (semmai qualcuno nutrisse dei dubbi). Mir e la Suzuki hanno saputo far meglio, dove gli altri hanno ciccato, leggi Yamaha con Vinales e Quartararo, e Ducati con Dovizioso. La famiglia Brivio (Davide e Roby) vive un sogno non immaginabile, ma ampiamente meritato, perché al di là dell’approccio dal profilo contenuto e senza protagonismi, dietro questa vittoria c’è una giusta programmazione, strategia e valorizzazione delle competenze. Merce rara. Mir è il nuovo campione del mondo e sorride quando gli si ricorda che gli altri maiorchini Nadal e Lorenzo oggi sono un pochino meno mostri sacri di come lui li percepisce. Il numero 1 dorato risplende ma è “pesante” da portare, insomma genera un certo alone, anche se per la sua fidanzata Joan rimane “cookie”, vale a dire biscottino... Sapore dolce per chi ama lo sport fatto di campioni della porta accanto, che sanno essere primi anche sul traguardo della normalità. Complimenti Cookie Champion! Non sembra un titolo tanto blasonato e roboante, ma a noi piace lo stesso.
1:31.728: giro veloce di Miller.
Va lungo Miller, consentendo a Morbidelli e Pol Esoagraro di prendersi la prima e la seconda posizione.
9 curve a sinistra 3 5 a destra, il rettilineo più lungo è di 876 metri.