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Superbike in Repubblica Ceca (Most): il bilancio del weekend

Superbike

Edoardo Vercellesi

La lotta per il titolo Superbike 2021 torna in parità, con Rea che buca il weekend e Razgatlioglu che capitalizza. A Most Redding ritrova linfa, Locatelli si conferma top rider

LO SPECIALE SUPERBIKE

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Il round della Repubblica Ceca ha rappresentato il debutto del Mondiale Superbike sul tracciato di Most, che dovrebbe rimanere in calendario fino al 2025. Bocciato dal punto di vista delle infrastrutture e della sicurezza, il circuito ceco ha però offerto belle gare in tutte e tre le classi, sposandosi probabilmente meglio con l'agilità e le potenze ridotte di Supersport e Supersport 300 piuttosto che con l'esuberanza delle Mille. Nella top class l’interesse non è comunque mancato grazie alla grande battaglia tra i tre moschettieri Jonathan Rea, Toprak Razgatlioglu e Scott Redding, reali dominatori di un fine settimana che rilancia le quotazioni del turco in ottica iridata. Analizziamo quindi le indicazioni date dalla sesta tappa della stagione.

UP

Toprak Razgatlioglu – La solidità mentale del pupillo di Kenan Sofuoglu è pari se non addirittura superiore alla sua velocità e alla sua sensibilità. Nel weekend più difficile per Rea, Toprak capitalizza quasi al massimo vincendo due delle tre gare disponibili e facendo secondo dietro a un imprendibile Redding domenica pomeriggio. Annullato il distacco patito dopo il disastro di Assen, Razgatlioglu si trova a soli tre punti dalla vetta della classifica e la pressione che sta mettendo su Rea è evidente. Il Mondiale è aperto più che mai non solo per il punteggio, ma perché Toprak ha raggiunto un livello comparabile a quello del Cannibale.

Scott Redding – Estremamente vocale nei confronti delle condizioni di sicurezza di Most, l'inglese si ritrova ancor più competitivo che ad Assen e cancella i fantasmi del round horribilis di Donington. In Gara 1 subisce l'onta del sorpasso alla penultima curva e reagisce male criticando la troppa aggressività di Razgatlioglu. Cambia presto idea e si scusa per l’eccessivo nervosismo, la cui possibile causa si scopre solo domenica pomeriggio dopo una sontuosa, grandiosa Gara 2 vinta di forza: da diverse settimane stava rimandando la combo "vittoria + proposta di matrimonio sul podio" alla fidanzata Jacey, bellissima immagine che chiude al meglio il weekend. La speranza è che Scott possa restare lo stesso nel resto della stagione.

VIDEO

Redding, proposta di matrimonio sul podio

Andrea Locatelli – Secondo round di fila da top rider per il pilota di Selvino, che replica i fasti di Assen conquistando un altro podio e due quarti posti. In pochi si aspettavano che potesse diventare così presto un fattore per le prime posizioni, ma con tanta costanza, pochissimi errori e molto lavoro Andrea sta compiendo passi da gigante per avvicinarsi ai mastini della categoria. Yamaha, inoltre, lo aiuta confermandosi una moto equilibrata e performante.

DOWN

Jonathan Rea – Tra le sue caratteristiche principali c’è la capacità di massimizzare sempre il risultato e sbagliare poco o niente. Quest’anno, però, il nordirlandese è già al secondo strike dopo la caduta di Donington, strike che riapre nuovamente i giochi per la corona 2021. In Gara 1 prima delle cadute si dimostra poco a posto, con la sua Kawasaki che fatica a prendere la corda e il posteriore che tende a scivolare. In Superpole Race è attaccato al vincitore Razgatlioglu, ma un dritto alla curva uno lo penalizza e lo rende preda di Redding. Gara 2 lo vede arrancare rispetto alla coppia di testa e concludere terzo con distacco. Due podi (tra cui il duecentesimo della carriera) non sono mai male, ma il peso specifico dello zero di sabato è enorme.

Chaz Davies – Mentre il suo ex compagno di squadra Redding torna prepotentemente alla ribalta, per Chaz continua una stagione con pochissimi alti e molti bassi. Male fin dalle prove libere, il gallese non porta a casa che quattro punti con un dodicesimo posto in Gara 2. A complicare il weekend ci si mette un po' di sfortuna: oltre alla sua scivolata in Gara 1, viene coinvolto nella carambola della prima curva in Gara 2, cosa che gli fa perdere tempo prezioso.

Jonas Folger – Sembra di sparare un po' sulla croce rossa con il tedesco, che sostanzialmente non si vede per tutti i tre giorni nonostante conoscesse più di molti altri la pista di Most. In Gara 1 rompe il motore, ma gli alibi terminano qui. Dopo la rocambolesca Gara 2 di Aragon che gli ha consegnato otto punti, Folger non ha più chiuso una singola gara nei primi quindici posti e l’unica occasione di riscatto, ovvero Assen, si è chiusa anzitempo per infortunio. Probabilmente è lui la più grande delusione del mondiale 2021, decisamente peggio di un altro “scontento” come Tito Rabat.