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Aprilia, Aleix Espargaró: "Vinales più veloce di me? Mah...". E che scintille col fratello

MOTOGP

Giornata 'intensa' per il catalano, più volte in testa a Silverstone e alla fine 7° nelle prove libere del venerdì, complice anche una bagarre con il fratello Pol. Per nulla 'intimorito', Aleix Espargaró, dell'imminente arrivo all'Aprilia di Vinales: "Dubito che possa andare più forte di me - dichiara (con il sorriso) a Sky Sport - ma si vedrà"

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"Vinales è un pilota top, ma anche io non scherzo. Forse non ho potuto dimostrare ancora tutte le mie potenzialità, ma adesso sto andando molto forte e ho i miei dubbi che Maverick possa andare più veloce di me...". Scherza, ma neanche troppo Aleix Espargaró, più volte in testa nelle prove libere di Silverstone (7°, alla fine) e per nulla 'preoccupato' dall'imminente arrivo nella casa di Noale del collega catalano, cui lo lega - tra l'altro - una grande amicizia, un fattore importante nella decisione dell'ex Yamaha di scegliere la scuderia italiana, con cui scenderà in pista per due giornate di test a Misano martedì 31 agosto e mercoledì 1° settembre. Per la felicità di Massimo Rivola, amministratore delegato dell'Aprilia: "Credo proprio che ci divertiremo - spiega Rivola a Sky Sport - e vedremo quanto durerà questa amicizia... (ride ndr). Scherzi a parte, non vediamo l'ora di avere questa formazione: Aleix ha l'Aprilia cucita nel cuore, ma avere con noi Vinales è un'opportunità più unica che rara. E il primo ambasciatore della nostra squadra è stato proprio Aleix, che in questi 5 anni ha contribuito in maniera importante a far crescere la moto e spero di vederlo presto sul gradino più alto del podio. Vinales se la dovrà guadagnare... nessuno gli regalerà niente, ci metteremo a sua disposizione come abbiamo fatto per gli altri piloti". 

Aleix e Pol Espargaró, che scintille in pista

Dopo la battuta su Vinales, Aleix - letteralmente scatenato al microfono del nostro Sandro Donato Grosso - scherza anche sulla bagarre in pista con il fratello Pol, che l'ha un po' rallentato - senza volerlo, naturalmente - nel giro lanciato. "Cosa vorrei dirgli? Non si può dire perché a quest'ora ci guardano ancora i bambini...".