Il responsabile di Michelin ha spiegato i problemi avuti da molti piloti con le gomme a Silverstone: "C'è stata un'usura maggiore: ci aspettavamo un calo delle prestazioni dopo 10 giri, invece è arrivato dopo 5. Indagheremo per capirne le cause, ma dovremo lavorare meglio per anticipare la valutazione di questi rischi"
Da Bagnaia a Valentino Rossi, ma non solo. Il problema delle gomme è stato uno dei temi al centro dell'ultimo GP di Silverstone. Una questione su cui è voluto intervenire Piero Taramasso, responsabile di Michelin. "Abbiamo notato un livello di usura maggiore degli pneumatici, sia anteriori che posteriori, rispetto alle prove di venerdì e sabato - ha spiegato a GPOne.com -. Ci aspettavamo un calo delle prestazioni delle gomme dopo 10 giri, ma è arrivato dopo 5 giri per questo motivo. Silverstone il tal senso è un circuito che sollecita parecchio le gomme, mancavamo qui da due anni e non avevamo ancora provato la nuova carcassa per il posteriore introdotta l'anno scorso. Non si è trattato di un problema che ha riguardato tutti, né una moto in particolare, perché al traguardo sono arrivati per primi sei piloti di sei costruttori diversi".
"Dobbiamo prevedere ciò che può succedere in gara"
"Stiamo continuando a indagare per capirne le cause, anche attraverso dati forniti dai team: daremo risposte certe ai piloti su quanto successo, basati su dati oggettivi - ha continuato Taramasso -. È evidente che in certi aspetti dobbiamo migliorare e capire prima cosa può succedere in gara: se variano le temperature, se c'è un ritmo diverso, se si cambia una delle due gomme... Dovremo lavorare meglio, specie in FP4 con il pieno di benzina e facendo più giri possibili. Con i tempi attuali è difficile, ma abbiamo delle idee per evitare di commettere errori". E a proposito delle polemiche ha concluso: "Non c'è nessun intento di favorire questo o quel pilota, anche perché le gomme sono attribuite a sorteggio. Non è neanche un problema di budget, la nostra società è in piena salute e abbiamo tutte le tecnologie adatte per capire quanto successo".