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MotoGP, GP Mugello. I dubbi di Quartararo, dallo sviluppo della Yamaha al mercato

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Paolo Lorenzi

©Getty

Quartararo ha chiuso il GP Italia al 2° posto, senza mai riuscire a impensierire il vincitore Bagnaia. Perché allora un campione come lui l’ha definita la migliore gara della sua carriera? Il francese è consapevole di avere di fronte una stagione di sofferenza nei confronti delle Ducati. Lo ha fatto presente alla Yamaha, a cui ha chiesto certezze per l’anno prossimo. La casa giapponese ha anche cambiato il responsabile dello sviluppo. Intanto il rinnovo di contratto non è ancora arrivato

GP MUGELLO, HIGHLIGHTS GARA

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"La migliore gara della mia carriera", detta da un campione del mondo, arrivato secondo al traguardo, la frase suona quanto meno anomala. Quasi eccessiva se non si capisse ciò che angustia Fabio Quartararo. Il francese è arrivato al Mugello consapevole di dover soffrire nei confronti delle Ducati, che quest’anno hanno già vinto sei gare su otto. La Yamaha ne ha vinta una sola, grazie a lui che anche sul veloce circuito toscano c’ha messo una pezza. Scattava sesto, ha recuperato quattro posizioni facendosi largo tra le moto di Borgo Panigale, limando decimi nella parte guidata, cercando di tenere la scia sul lungo rettilineo per giocarsela in staccata. Una faticaccia che giustifica quella frase e quella successiva: "Ho fatto sorpassi che non mi riuscivano da inizio anno" (due settimane prima aveva dichiarato: "Non riesco a superare, non sono favorito per il titolo").

Quartararo ha chiesto certezze per il 2023

Fabio è consapevole di cosa l’aspetta da qui a fine anno. Persino i debuttanti come Di Giannantonio e Bezzecchi possono dargli filo da torcere, per non parlare di chi lotta per il Mondiale: Bagnaia, Bastianini e Aleix Espargaró perché anche l’Aprilia rappresenta una degna avversaria per la sua M1. Lo ha fatto presente alla Yamaha, a cui ha chiesto certezze per l’anno prossimo. Certezze difficili da confermare senza provare la moto dell’anno prossimo, che si vedrà ai test di fine stagione. Dall’esterno filtra questa insoddisfazione, che potrebbe essere il motivo di un rinnovo contrattuale che tarda ad arrivare.

La suggestione Honda

Dall’interno trapela invece un certo imbarazzo. L’umore del francese cambia di gara in gara a seconda dei risultati, il team cerca di rassicurarlo. La Yamaha ha anche cambiato il responsabile dello sviluppo. Da quest’anno il progetto della nuova M1 è affidato a Takahiro Sumi, fino all’anno scorso impegnato in pista. In Yamaha lo dipingono come un tecnico brillante e aperto. Tocca a lui, che ha lavorato fianco a fianco con Quartararo e conosce le richieste dei piloti, rassicurarlo sulla direzione tecnica. Ma basterà la fiducia a rinsaldare i rapporti e fugare i dubbi? Con le sirene del mercato che aprono scenari imprevisti: quello che riguarda la Honda è il più suggestivo. Chi potrebbe affiancare o addirittura sostituire uno come Marc Marquez, nell’eventualità infelice di un decorso post operatorio più complicato del previsto?