MotoGP, si riparte da Silverstone dopo la pausa estiva: dove eravamo rimasti
Dopo la pausa estiva la MotoGP riparte da Silverstone, con la gara in programma domenica 7 agosto su Sky Sport MotoGP e in streaming su NOW. Da Assen saranno passati 42 giorni: Quartararo riuscirà a dimenticare le due cadute in Olanda? Aleix Espargaró si confermerà il suo avversario più pericoloso in ottica mondiale? Bagnaia sarà quello perfetto di Assen o tornerà a commettere qualche errore come nelle gare precedenti? Paolo Beltramo fa il punto su dove eravamo rimasti
È passato un tempo stranamente abbondante da quel 26 giugno ad Assen, Olanda, dove si è corso il primo GP (11° su 20) del girone di ritorno del Motomondiale, per andare però immediatamente in vacanza. Una vacanza lunga, quasi interminabile, anche perché non siamo abituati ad una sosta estiva così esagerata che però è dovuta all’annullamento del GP di Finlandia
Comunque sia, tutto passa ed eccoci ancora qui ad attendere di rivedere i piloti del Motomondiale in pista a darsi sportellate, a fare pieghe inverosimili, staccate da batticuore, derapate e accelerazioni che noi umani non abbiamo mai potuto provare davvero. Bene, ci siamo di nuovo insomma, ma prima di andare a Silverstone, facciamo un salto indietro: dove eravamo rimasti?
A un Gran Premio d’Olanda che ha detto molte cose nuove. Per esempio che pure Fabio “El Diablo” Quartararo può cadere e che lo può fare addirittura due volte nello stesso GP, la prima coinvolgendo il suo avversario più pericoloso, cioè Aleix Espargaro con l’Aprilia, la seconda dopo essere ripartito per un problema tecnico alla sua Yamaha
Diciamo subito che in fondo Fabio era l’unico che poteva davvero permettersi uno 0 senza compromettere pesantemente le sue chance mondiali. Ora ha comunque 21 punti di vantaggio su Aleix, che sono molti, ma non abbastanza per stare tranquillo. Quindi vedremo come starà il campione del mondo dopo le feste, passate con quel ricordo negativo. Probabilmente non ne risentirà, ma un po’ più di pressione addosso l’avrà. Le altre Yamaha si spera ritrovino moto e piloti rinfrancati, altrimenti sarà ancora buio.
Assen ci ha anche detto che Espargaro e la sua Aprilia sono fortissimi, ambiziosi e che alla fine non penalizzati dalla sfortuna perché l’essere restato in piedi dopo la caduta di Quartararo ed aver recuperato fino alla quarta posizione significa moltissimo. Non il massimo, ma 13 punti recuperati sono comunque un bel bottino di guerra, di caccia, di sport anche perché ottenuti con una rimonta e un doppio sorpasso finale d’altri tempi, da eroe antico oppure, se vogliamo restare in tempi più recenti, di un Marc Marquez prima dell’incidente
Inoltre Maverick Vinales ha dimostrato col suo terzo posto di aver cominciato ad assimilare l’Aprilia che è probabilmente la moto più equilibrata e competitiva del lotto. E Vinales ha anche detto di essere disponibile a fare gioco di squadra per il suo compagno se dovesse servire. Potrebbe fare la differenza. Curioso di vedere
Una vacanza bellissima l’ha certamente passata Pecco Bagnaia, che ha vinto, anzi stravinto dopo un week-end da dimostrazione di come si domina. Il Bagnaia migliore, quello di quando guida benissimo: preciso, costante, elegante, prefetto, bello, imbattibile.
Insomma fa bene a provarci comunque perché tutto ancora può accadere, ma soprattutto deve continuare senza pressione, senza fare calcoli, portando a casa il massimo e senza fare errori, poi si vedrà, si tireranno le somme. Intanto ha rinforzato il gusto della vittoria vincendo anche la gara dei campioni al Ducati week a Misano. Insomma questa seconda parte di campionato per lui e Ducati può essere fantastica.
Così come può esserlo anche per gli altri piloti della rossa bolognese: Bezzecchi ha ottenuto il suo primo podio in carriera, primo anche per il Team Vr46, in MotoGP. Senza stare qui a farla troppo lunga, sappiamo che i numerosi piloti Ducati sono capaci di tutto, sia di vincere come Bastianini, sia di fare bene come in pratica tutti gli altri che a turno si sono espressi benissimo in prova e in gara, sia di commettere errori sempre come tutti
Serve, insomma, un po' più di concentrazione, commettere meno sbagli e se questo accadrà almeno un po’ di più, avremo una classifica molto, ma molto Ducati, ancora più di prima
Da tenere d’occhio anche le KTM che soprattutto con Brad Binder, ma anche con Oliveira, hanno ripreso nelle ultime gare a mettersi in mostra e soprattutto le Suzuki che sono sempre moto competitive e con piloti molto buoni. Ora il trauma del ritiro a fine stagione sarà superato e Mir e Rins potranno togliersi le ultime soddisfazioni azzurre
Da Honda non credo arriveranno grandi cose vista la situazione tecnica complicata, quella dei piloti tutti in discussione tranne Marc Marquez e un po’ di confusione anche sui futuri sponsor. Non ci resta che attendere ancora un po’, stavolta poco, che domenica 7 agosto si torna a godere dello spettacolo e delle emozioni del Motomondiale su una delle piste più storiche del mondo (diretta su Sky Sport)