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GP Valencia, Augusto Fernandez nuovo campione del mondo della Moto2

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Paolo Lorenzi

©Motorsport.com

Augusto Fernandez è il nuovo campione della Moto2. Lo spagnolo ha vinto aritmeticamente il titolo ancora prima di chiudere la gara di Valencia: il suo rivale Ai Ogura è caduto alla curva 8, quando mancavano 18 giri all'arrivo, consegnando il Mondiale nelle mani del pilota Red Bull KTM Ajo. È il modo migliore per Fernandez di salutare la classe intermedia, nel 2023 passerà in MotoGP con Gas Gas. Alle 14 il duello finale Bagnaia-Quartararo su Sky

GP VALENCIA, LA GARA DECISIVA LIVE - LA FESTA DI AUGUSTO FERNANDEZ

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Forse avrebbe vinto comunque, ma a metà gara lo scarto in classifica tra lui e Ogura si era ridotto a mezzo punto. Ad Augusto Fernandez è bastato aspettare l’esito del duello tra il giapponese e Acosta, confronto accesso, sorpassi e contro sorpassi, fino a quando il pilota del team Honda Idemitsu ha forzato troppo una staccata nella foga di rincorrere il suo sogno. Alla curva 8 è finito dritto nella ghiaia, e le telecamere hanno subito inquadrato il box della Ktm, dove un compassato Pit Beirer, responsabile dell’attività sportiva della casa austriaca, ha stretto la mano senza enfasi a un altrettanto compassato Aki Ajo, team manager della squadra dove corre lo spagnolo, aritmeticamente neo campione del mondo. Nessun festeggiamento, prima del tempo. Quello è arrivato a fine gara, chiusa da Augusto al secondo posto, dopo aver anche provato a togliere il comando della corsa a Pedro Acosta, finalmente libero di correre come sa fare.

 

"La stagione che abbiamo fatto è stata accompagnata da troppe aspettative - ha spiegato con po’ di rammarico il pilota di Murcia -. Poi cadi, i risultati non arrivano, tutto cambia ed è difficile tornare ai vertici”. Lui c’è riuscito e con questo successo manda un segnale ai suo avversari per la prossima stagione. Dove non troverà però Fernandez, battuto a Valencia ma destinato alla Motogp.  "Mi sono goduto questa gara- ha detto il neo iridato -, ho provato anche a battere Pedro, ma lui era molto veloce”. Poi i ringraziamenti di rito a team e famiglia. Per un attimo le telecamere sono corse a cercare Ai Ogura, rassegnato e afflitto, consolato dal team per aver tenuto aperto il sogno fino all’ultima gara. Ma il suo vero rimpianto resta l’errore a Sepang con cui ha ribaltato la classifica, dando strada a Fernandez, decisamente più regolare sul passo, dopo un avvio di stagione incerto. Augusto ha ingranato davvero la quarta da Le Mans.

 

Qualche rimpianto se lo porta a casa anche Tony Arbolino che dopo l’avvio in gara, dirompente, di Lopez, molto aggressivo tanto da portare  fuori traiettoria Acosta, è passato in testa. Lopez s’è steso poco dopo, Acosta s’è rifatto sotto, l’ha riprese e alla fine il milanese ha dovuto accontentarsi del terzo gradino del podio, passato anche da Fernandez. Una vittoria mancata che avrebbe portato al terzo posto in campionato, per mezzo punto soltanto, alla luce della caduta di Canet a sei giri dalla fine. Rimpianto anche per Mattia Pasini autore di un week end pregevole (era la sua terza gara in tutta la stagione) che poteva dargli qualche soddisfazione. Quando era in lotta per l’ottavo posto, un’entrata troppo dura di Alcoba (poi punito con un long lap penalty) l’ha spedito dritto nella ghiaia. Da dimenticare in fretta anche la gara di Vietti, caduto nella prima parte della corsa.

L'ordine d'arrivo della Moto2

La classifica finale del Mondiale