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MotoGP, da Aprilia RNF a Ducati Gresini: chi prenderà il posto di Suzuki nel 2023

MotoGp

Paolo Beltramo

Il Mondiale 2023 ripartirà senza la Suzuki, ma sono tanti i team che possono ricoprire il ruolo di outsider al posto della casa giapponese. L'Aprilia avrà una nuova squadra satellite con due piloti ambiziosi come Raul Fernandez e Miguel Oliveira, ma attenzione alla crescita di altre squadre come Pramac, Gresini e Mooney VR46. Da non sottovalutare anche LCR Honda e Gas Gas KTM

DA BAGNAIA A MARQUEZ, LE VACANZE DEI PILOTI

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Quello che ha lasciato Suzuki col suo inopinato ritiro arrivato dopo un titolo mondiale nel 2020 con Joan Mir e con 2 vittorie nelle ultime 3 gare del campionato appena concluso, è un vuoto profondo, che però stuzzica molte squadre e piloti a lottare nel 2023 per riempire il vuoto, anche se con un'altra marca. Numericamente quelle due caselle resteranno vuote, poiché non è entrata nessun'altra marca visto che pure Yamaha ha limitato la sua presenza a due sole mote al posto delle 4 usuali. Ci sono però stati cambiamenti importanti e pure sono sbocciate molte ambizioni tra le cosiddette squadre satellite. Insomma non ci saranno più le Suzuki, ma di chi ha voglia di non fare rimpiangere l'assenza della squadra giapponese c'è una certa abbondanza.

Joan Mir e Alex Rins in occasione dell'ultimo GP della Suzuki a Valencia

Aprilia WithU RNF, grandi ambizioni

Cominciamo con la novità più evidente: il team malese che schierava le due Yamaha esterne è passato all'Aprilia con Raul Fernandez e il transfuga di KTM Miguel Oliveira. Soprattutto sul portoghese sono puntati i riflettori delle aspettative maggiori, dato che è un pilota esperto, che ha già vinto abbastanza e che con un mezzo probabilmente più agile e maneggevole può puntare a sorprendere. Fernandez deve crescere e vedremo, ma la squadra RNF ha grandi ambizioni e supporto dalla casa italiana, che per fare un ulteriore salto di qualità aveva bisogno di queste altre moto per fornire dati e suggerimenti, a completare numerose prove in tempi più rapidi. Vedremo, ma c'è curiosità.

Miguel Oliveira - ©Ansa

Ducati Gresini, la possibile sorpresa

A parte le squadre ufficiali che per forza di cose puntano a vincere. Ci sono altri team che mirano a essere la sorpresa del prossimo campionato. Si tratta di 3 squadre Ducati satellite e cioè di Pramac, Mooney VR46 e Gresini, tutti team che hanno fatto bene se non benissimo. Vediamo. Gresini ha perso il suo bomber Bastianini che è passato alla squadra ufficiale, ma ha tenuto un Di Giannantonio che non sarà più un esordiente e quindi metterà a frutto l'esperienza e preso, con tutta la sua voglia di riscatto, un 2 volte campione del mondo come Alex Marquez, il fratello quasi sempre eclissato dal grande Marc, Insomma chissà che non sorprenda ancora questa squadra così bella e armoniosa.

Fabio Di Giannantonio, Nadia Gresini e Alex Marquez

Ducati Pramac, due piloti affamati

Il team Pramac è la mano destra di Ducati da molto e ha confermato i suoi due cavalli da corsa, Martin e Zarco: due piloti esperti, veloci, affamati, vogliosi di gloria e vittorie. L'anno scorso diciamo che ci si sarebbe aspettati almeno un successo da questo team, ma non è venuto. Zarco è spesso  fortissimo in prova, ma poi in gara non ha mai vinto da quando corre in MotoGP. Sarà il 2023 l'anno della sua prima? Potrebbe, così come Martin, un altro che sul giro secco ha pochissimi rivali, ma che in gara non riesce a raccogliere il lavoro fatto in prova. L'anno prossimo starà bene fisicamente, non avrà più i problemi all'avambraccio e vorrà pure dimostrare a chi ha scelto Bastianini al suo posto per la Ducati ufficiale che ha sbagliato. Stimoli a mille, insomma.

Martin e Zarco, piloti del team Ducati Pramac

Mooney VR46, la qualità del Made in Italy

La squadra diretta espressione della struttura di Valentino Rossi, il team Mooney VR46 Ducati, l'anno scorso ha fatto molto bene pur essendo al suo esordio in MotoGP come struttura. I due piloti, Bezzecchi e Marini hanno sfoderato spesso ottime prestazioni e un podio, risultato spesso però sfiorato. Insomma c'è da attendersi sia dagli uomini che dal gruppo un ulteriore passo avanti e quindi ambizioni che vanno dal podio in su, fino al successo. Anche qui vedremo, sarebbe bello che una squadra totalmente italiana nella struttura, nei piloti e nei mezzi potesse arrivare a farci esaltare. Ducati dovrebbe essere una garanzia di competitività sia per Gresini, sia per Pramac e Mooney visto come andava l'anno scorso.

Luca Marini e Marco Bezzecchi, piloti del team Mooney VR46

Da non sottovalutare LCR Honda e Gas Gas KTM

Questi team avranno tutti la voglia di sorprendere ed esaltare, sembrano essere le squadre più attrezzate, anche se non vanno assolutamente dimenticate la Honda LCR di Lucio Cecchinello che ha preso un vincente (suoi, appunto, gli ultimi 2 successi per Suzuki) e oramai maturo Alex Rins al posto di Alex Marquez e ha confermato Nakagami e il Team Tech3 che è diventato Gas Gas ufficiale (KTM marchiata con un brand del gruppo) con il rientrante Pol Espargaro' che avrà una voglia matta di riscattare le due deludenti stagioni alla Honda. Insomma dietro ai soliti 10 ufficialissimi, che ne sono molti altri pronti a dare battaglia e spettacolo e a sorprendere. E già mi viene voglia che sia marzo...