MotoGP, GP Catalunya: le pagelle della gara Sprint di Paolo Beltramo

Aprilia strepitosa a Barcellona, con uno straordinario Aleix Espargaró e un Vinales come ai 'bei tempi'. Bagnaia super, malissimo Yamaha. Ecco le pagelle della Sprint a cura di Paolo Beltramo. Domenica il Gran Premio di Catalunya in diretta alle 14 su Sky Sport Summer, Sky Sport MotoGP e in streaming su NOW

GP BARCELLONA, LA GARA LIVE

1/12 ©Motorsport.com

APRILIA: SUPERLATIVA

Grandissima, strepitosa prestazione di gruppo della casa di Noale: superlativo, sempre più convinto, determinato, consapevole, forte. Guida divertendosi, col sorriso sotto il casco. Aleix Espargaró davanti e un ottimo Vinales in terza posizione riuscendo quasi a monopolizzare il podio. Entrambi partiti bene, hanno sfruttato la caratteristica unica di Aprilia che riesce a dare più degli altri quando si corre su una pista con poco grip. Una dimostrazione di forza e compattezza, veloci per tutto il week-end.

2/12 ©Motorsport.com

ALEIX ESPARGARO': STRAORDINARIO

Ed è bello vedere scene così dolcemente familiari tra Aleix e le sue due famiglie: bambini, moglie e gruppo Aprilia. Il pilota di Granollers, il paese dove si trova il circuito catalano, ha vinto la sua prima gara sprint, è risalito in quinta posizione nella generale e ha cancellato l’errore che l’anno scorso lo aveva fatto festeggiare con un giro di anticipo. Straordinario.

3/12 ©Motorsport.com

VINALES: COME AI BEI TEMPI!

Maverick ha guidato benissimo, ma ha mancato il secondo posto che sarebbe stato come sottolineare un giorno storico per Aprilia. Ha corso come ai bei tempi, dimostrando di essere quel grande pilota che tutti si aspettano di vedere e può ancora migliorare nel set-up della moto. Soltanto un ultra-Bagnaia gli ha impedito di realizzare quel sogno, anche se pure primo e terzo è un record per la casa veneta.

4/12 ©Motorsport.com

LA GRANDEZZA DI BAGNAIA

Basta vedere dove sono finite le altre Ducati qui per capire la grandezza di Bagnaia che ha rimpinguato il suo vantaggio su Martin e Bezzecchi.

5/12 ©Motorsport.com

BINDER: BUON QUARTO

Positivo anche Binder, pure lui unico pilota KTM a riuscire a stare là davanti con un buon quarto posto.

6/12 ©Motorsport.com

OLIVEIRA E MARTIN: BUONI SEGNALI IN CHIAVE GARA

Bene anche la terza Aprilia, quella di Miguel Oliveira sesto. Martin bella rimonta dopo un lungo iniziale per non combinare un disastro, ma veloce e buon segnale per la gara lunga.

7/12 ©Motorsport.com

MARC MARQUEZ: LA CLASSE ESISTE

Tra i positivi e anche molto pure Marc Marquez che è riuscito a passare dalla Q1 alla Q2 e finire undicesimo. No, non sono pazzo perché il confronto con gli altri 3 piloti Honda è impietoso, umiliante per loro: 19° Lecuona, 20° Nakagami, 21° Mir a quasi 20 secondi in 11 giri. Ingiudicabili i piloti Honda tranne Marquez. Il che però dimostra che la classe esiste.

8/12 ©Motorsport.com

MORBIDELLI: SPRINT POSITIVA

Alla fine positivo anche il risultato di 'Morbido' che ha chiuso 15°, piuttosto davanti all’altra Yamaha, quella di Quartararo che è finito 18°.

DUCATI TORNA SULLA TERRA

Le 4 Ducati di Zarco, Bezzecchi, Bastianini e Alex Marquez che si sono difesi con problemi di trazione e di inserimento in curva. Vedremo la domenica con le gomme medie anziché le soft. Non soddisfatti, ma neppure delusissimi. Anche se il confronto con Bagnaia stavolta è piuttosto deludente soprattutto per Marini che ha scelto la gomma media, invece qualche guizzo da Di Giannantonio.

In generale, su questa pista, è tornata un po’ sulla terra Ducati, salvata dal campione del mondo Bagnaia, ma che è stata nettamente battuta da Aprilia e avvicinata dalla solita KTM di Binder.

YAMAHA: CHE INVOLUZIONE

Malissimo Yamaha: pensare che l’anno scorso Quartararo aveva vinto con 6 secondi di vantaggio, mentre oggi ne ha presi 17 e in una gara lunga la metà. Ci deve essere una grande involuzione/confusione tecnica di Yamaha, non soltanto meno stimoli, non si spiega in altro modo questa stagione considerando che lo scorso anno Quartararo a metà stagione era primo con margine.

MILLER: TROPPO POCO PER UNO COME LUI

Male anche Jack Miller che, con KTM promette molto, ma ottiene poco, troppo poco.