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Grassilli (Ducati): "Non eravamo pronti alle dichiarazioni di Marquez su Pramac"

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Dopo le dichiarazioni in conferenza di Marc Marquez ("Pramac non è un’opzione per il 2025"), parla il direttore sportivo Ducati a Sky: "Ogni pilota cerca di fare la migliore strategia per sé stesso, ne prendiamo atto. Pramac era una delle ipotesi, ma non l’unica". Il weekend del Mugello è live su  Sky Sport Uno, Sky Sport MotoGP e in streaming su NOW

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Il mercato piloti entra sempre più nel vivo: durante la conferenza del giovedì al Mugello, non sono certo passate inosservate le parole di Marc Marquez. Lo spagnolo ha dichiarato che la "Pramac non è un’opzione per il 2025", sottolineando come ce ne siano tre diverse per il futuro. Marquez è in corsa con Martin e Bastianini per un posto in Ducati ufficiale. Alle sue dichiarazioni hanno fatto seguito quelle di Mauro Grassilli, direttore sportivo Ducati, che ha parlato a Sky Sport MotoGP.

Ripartiamo dalla dichiarazione di Marquez che dice "per me la Pramac non è un’opzione". Come l’avete presa, siete sorpresi? Come cambia i vostri programmi?

"È un momento delicatissimo della stagione. Ogni pilota cerca di fare la migliore strategia per sé stesso e per il proprio futuro. La dichiarazione quindi non ci ha sorpreso (successivamente Grassilli torna su questo concetto) e ne prendiamo atto. Pramac è un team formidabile, è una moto ufficiale, gestito da professionisti".

 

Momento che si è reso ancora più delicato a fronte delle dichiarazioni di Marquez, non ve le aspettavate ieri e non così?

"Non eravamo pronti a queste dichiarazioni, ma non siamo pronti a tante altre dichiarazioni: non possiamo sapere sempre quello che dicono i piloti, che sono persone speciali e super intelligenti e devono dire quello che sentono in quel determinato momento".  

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Rimane l’ipotesi di chiedere a Marquez di affiancare Pecco o ci sono altre alternative?

"Abbiamo deciso di non dedicarci a questo durante il weekend del Mugello, ma di pensare soltanto alla gara. Saranno sicuramente materia di incontri dalla prossima settimana con Dall’Igna e dall’ad Domenicali, ma non sarà un discorso che faremo in questi giorni. Per cui nessun tipo di discorsi o strategie che faremo nelle prossime ore".

Questo significa che in qualche modo l’ipotesi che a Marc potesse aggradare la soluzione del team Pramac l’avevate data per buona? Sembrava una soluzione plausibile, ma adesso è come se il pallino in mano ce l’avesse lui, con il rischio però che Martin vada via. Comunque, sembra che Ducati rischi di perdere uno dei due.

"Abbiamo fatto diverse analisi negli ultimi mesi e le stiamo ancora facendo. Sicuramente quella di andare in Pramac era una delle diverse analisi, ma non l’unica. Stiamo ancora valutando tantissime altre ipotesi".

Si era detto che probabilmente dopo il Mugello si sarebbe saputo tutto, a questo punto i tempi si allungano?

"Ho sempre detto che avremmo dato una risposta per l’estate, io avevo addirittura parlato del Kazakistan, che ora non c’è più (inizialmente previsto per il weekend del 16 giugno, ora spostato a settembre, ndr), per cui ci prenderemo ancora del tempo, non sicuramente in questo weekend".

 

Visto i rapporti, vi aspettate che Pramac rimanga con voi, viste anche l’offerta Yamaha? Paolo Campinoti aveva detto che se dovesse arrivare Marquez, sarebbe uno stimolo in più per rimanere nell’ambito Ducati. Cosa vi aspettate?

"Mi aspetto che Paolo e Pramac rimangano ancora con noi, almeno per i prossimi due anni".