MotoGP, GP Thailandia a Buriram, i video highlights della gara

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Paolo Lorenzi

Paolo Lorenzi

Marc Marquez trionfa a Buriram, centrando una fantastica doppietta dopo la Sprint del sabato. Il ducatista più forte anche di un problema alla pressione della gomma anteriore, che l'ha costretto ad accodarsi al fratello Alex (poi secondo) per buona parte della gara prima di sferrare l'attacco decisivo a tre giri dalla fine. Terzo Pecco Bagnaia, mai riuscito ad avvicinarsi alla coppia di fratelli

GP THAILANDIA: RISULTATI - CLASSIFICA

Rimesso a nuovo e in perfetta forma, un Marquez diverso dal pilota sofferente visto in pista dal 2020 in poi, l’anno del suo terribile incidente, fino al 2024, l’anno della svolta quando è passato in Ducati col team Gresini. Oggi Marc ha dominato, dimostrando una padronanza della Desmosedici che non s’era vista l’anno scorso. Tra baby race e gara lunga non ha accusato una minima incertezza e anche la lunga fase di gare, alle spalle del fratello Alex, dopo aver condotto comodamente in testa per sette giri, era motivata: l’aveva deciso lui, una scelta strategica per controllare la pressione della gomma anteriore. Quando a tre giri dal traguardo ha deciso di rimettersi davanti, c’ha messo un attimo. Poi ha rifilato un secondo e mezzo ad Alex. E più di due a Bagnaia, che non ha nemmeno cercato di attaccare il pilota di Gresini negli ultimi due giri.

 

Non era al meglio Pecco, il terzo posto è il risultato migliore a cui poteva ambire oggi. La gara lunga, il suo terreno elettivo, non gli ha portato le certezze che voleva. Ha scelto uno pneumatico anteriore diverso (duro ieri, morbido oggi) mettendosi in pari con gli avversari diretti (stessa combinazione di gomme dei fratelli Marquez), ma al netto di una partenza migliore, vanificata in fretta, quando una piccola sbavatura ha aperto la porta ad Alex Marquez che ne ha approfittato al volo, s’è messo in attesa, gestendo anche l’arrivo di Franco Morbidelli alle sua spalle. Ha controllato, atteso il momento per farsi sotto, ma al moneto decisivo non ha trovato lo spunto per attaccare Alex.

 

"Alex andava più piano di Marc, ma quando mi avvicinavo, la pressione della gomma saliva per via del maggior calore, e dovevo staccarmi – ha spiegato Bagnaia -. Sono stato a guardare… Non sono contento, l’obiettivo non è il terzo posto. Siamo arrivati lunghi coi test, abbiamo finito le prove venerdì. Spero che in Argentina vada meglio, per chiudere il gap".  Poi ha aggiunto: "Questa moto è simile alla ’24, ma faccio più fatica a trovare lo stesso feeling perché Marc oggi ne aveva un bel po’ di più".

 

Marc si riporta al comando della MotoGP, sul circuito dove ha vinto l’ultimo titolo nel 2019. "Sono felice, il week end più bello della mia vita, con mio fratello, sempre noi due in testa fin dalle prove – ha raccontato il maggiore dei Marquez -. Sono partito benissimo, ma ho visto che la pressione non era a posto, per questo sono stato attaccato ad Alex". Visto come ha gestito un weekend corso su temperature torride è un indizio sulla continuità che potrà trovare nel corso del mondiale.

 

Dove non vanno sottovalutati però gli avversari, a cominciare dalle Aprilia, migliori di quanto visto nel ‘24. Bezzecchi ha chiuso sesto, dopo un bel duello con Miller, e alle spalle di Ogura, primo delle moto di Noale. Caduto Acosta al quarto giro, la migliore Ktm è stata quella di Binder, ottavo davanti a Bastianini. Di Giannantonio, non del tutto a posto con la spalla operata, ha centrato il decimo posto. Zarco (7°) ha riportato la Honda in top ten.