Marc Marquez: "Alex va forte, ma è Bagnaia il rivale principale per il titolo"
il leaderMarc Marquez arriva al GP di Spagna da leader del Mondiale, con 17 punti di vantaggio sul fratello e 26 su Bagnaia: "Alex sta andando forte ora, ma per il Mondiale vedo più forte Pecco - dice a Sky -. Il motivo? Siamo nel team ufficiale e tutte le novità Ducati le avremo noi da qui a fine stagione". Poi in conferenza: "Con la nuova Ducati mi sento meglio rispetto alla GP24, ma devo ancora capirne il limite"
Marc Marquez arriva a Jerez da leader del mondiale e con il favore del pronostico. Il pubblico spagnolo è già pronto a festeggiare il beniamino di casa. "Ci sarà una grande pressione, per gli spagnoli questo è il loro Gran Premio, ci aspettiamo il tutto esaurito, ma l’esperienza mi aiuterà a gestire il momento", esordisce il campione catalano. "Dobbiamo solo pensare a dare il meglio in pista, controllare le energie e tenere alte le motivazioni".
"Con la nuova Ducati guido meglio, ma non ho ancora capito il limite"
D’altra parte, ammette Marc: "Sono in ottima forma e con la Ducati di quest’anno guido meglio. Il passo rispetto alla GP24 è molto diverso. E’ la moto migliore del lotto, può vincere dappertutto. Con la Desmosedici nuova ho più confidenza in entrata di curva, guido più rilassato, e posso spingere anche con la gomma nuova, cosa che l’anno scorso non mi riusciva e infatti finivo spesso per terra". Marc è uno che spinge sempre anche se, a sentire lui, non ha ancora trovato il limite della Ducati. "Ho guidato la Honda per dieci anni e ne intuivo il limite in ogni condizione. Sapevo quando potevo spingere e quanto trattenermi. Con la Ducati non sono ancora a quel livello di confidenza. C’è margine per migliorare".
"Mi sento diverso rispetto ai tempi della Honda"
Quello di oggi è un altro Marquez, confida infine. "Non so dire sia meglio quello di oggi o quello di allora. Ma credo che il livello che avevo nel 2020, sul piano tecnico e anche fisico, fosse fantastico. Oggi posso dire di sentirmi diverso, né meglio né peggio". Ma cosa si prova vincere con la moto migliore della griglia? "Quando correvo con la Honda dovevo lottare anche con la moto, la Ducati è più rilassante, fatico di meno. Ma provo la stessa soddisfazione che provavo allora, quando battagliavo con moto molto competitive, mentre oggi mi trovo a lottare con piloti che hanno per lo più una moto uguale o molto simile alla mia. Attenzione però a non sottovalutare la concorrenza che sta crescendo".
Sulla lotta per il titolo
Lo sanno anche in Ducati. "Il bello di correre con questa casa è che i suoi ingegneri lavorano sempre, non dormono sugli allori". Suo fratello Alex riuscirà a batterti, gli chiedono? "Alex sta facendo un mondiale fantastico, ma credo che sulla distanza l’avversario principale sarà Pecco, perché guida una versione più aggiornata della Ducati". Trova delle differenze tra il suo primo compagno di squadra, Pedrosa, e quello attuale? "Quando sono arrivato in MotoGP, Dani era il riferimento, il maestro a cui ispirarsi. Cercavo di copiarlo ma per certi versi era impossibile. Oggi, a 32 anni, ho il mio stile di guida e posso tutt’al più cambiare qualcosa. Ci sto provando, anche guardando cosa fa Pecco. Per esempio sto provando a migliorare nelle curve a destra".