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MotoGP, tutto sul nuovo controllo della stabilità: l'intervista a Cecchinelli

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Il direttore della tecnologia della MotoGP spiega a Sky Sport i motivi dell'introduzione del controllo di stabilità, nuovo sistema elettronico a disposizione di team e piloti dal Gran Premio d'Austria, e il suo funzionamento

GP AUSTRIA, LA GARA LIVE

"Abbiamo introdotto questo controllo di stabilità, che è un sistema che stabilizza la moto nel caso in cui la ruota posteriore tenda a uscire dalla traiettoria rapidamente. Funziona come un traction control, non attivo in frenata ma in accelerazione in caso di aderenza di perdita della gomma posteriore reagendo alla velocità".

 

Quando e perché avete deciso di inserirlo?

"Abbiamo deciso oggi, perché riteniamo che sia un nostro obbligo morale garantire la maggior sicurezza possibile. Abbiamo dato un'accelerata a questo progetto in seguito all'incidente in partenza di Bagnaia in Catalunya nel 2023, ci ha fatto riflettere. Il sistema è complesso ed è stato realizzato anche grazie al contributo di tutti". 

 

Che impatto può avere sulla performance delle moto? 

"Nelle corse sicurezza e prestazioni vanno sempre assieme, salvare una caduta consente a un pilota di classificarsi comunque. Questa in fondo è comunque una prestazione, che permette di non vedere un pilota in ospedale. E questa è sicurezza. Io lo considero un dispositivo di protezione perché quando interviene rallenta la moto togliendo potenza in maniera più rapida rispetto a quanto possa essere umanamente possibile".

 

Limita il rischio dell'highside in uscita di curva?

"Lo limita ulteriormente, se da qua all'eternità salviamo un pilota allora avremo fatto bene il nostro lavoro".