Non perderti dirette, news e highlights
Arrow-link
Arrow-link

Yamaha V4 al debutto a Misano con Augusto Fernandez: il punto di Massimo Bartolini

yamaha

Massimo Bartolini, direttore tecnico Yamaha, è intervenuto su Sky Sport e ha fatto il punto sul debutto a Misano della Yamaha V4, per la prima volta in pista in un weekend di gara con il test rider Augusto Fernandez.

TEST MISANO LIVE, CLICCA QUI

Siete rimasti soddisfatti di questo debutto?

“Diciamo che abbiamo avuto qualche piccolo problemino com’è normale che sia con una moto nuova, però abbastanza bene. Ci serve mettere alla prova il pacchetto, più che in termini prestazionali proprio in termini di gestione durante il weekend. Eravamo senza aspettative, quindi va bene”.

 

Abbiamo spiegato che non si sa se questo motore lo vedremo l’anno prossimo o no, ci auguriamo di sì. Però in sintesi quali sono i vantaggi?

“È una bella domanda. Come layout della moto cerca di sfruttare più le caratteristiche delle gomme attuali. Intanto dovremo verificare se è realmente prestazionale come la moto attuale, come abbiamo detto. Poi ha vantaggi aerodinamici perché è un motore più stretto e ti dà la possibilità di fare una moto più stretta. Non è detto che si riesca, ma ti dà la possibilità di farlo. Ha un bilanciamento dei pesi diverso, così com’è diversa l’erogazione e queste cose possono fare una differenza sostanziale”.

 

È più leggera e potente di motore?

“Leggera dipende, è difficile da dire. Dipende dagli accessori che consideri, ma verrebbe da dire di sì. Difficile da dire se è più potente perché siamo all’inizio, bisogna vedere come si riesce ad esprimere”.

 

Parlavi di una moto più stretta. Significa, anche pensando ai nuovi regolamenti con le restrizioni aerodinamiche, che guarda al futuro…

“Sì, uno dei motivi per cui ha ragionevolmente senso fare una moto per un anno è proprio perché essendo per noi un layout completamente nuovo ti permette di prepararti al 2027, dove avrai ragionevolmente ancora più motivi per farlo perché in teoria l’aerodinamica diventa complicato”.

 

Siete rimasti fermi sul forcellone in alluminio, è una scelta per accelerare la messa in pista della moto o che andrà avanti con la vostra filosofia?

“Al momento per accelerare la messa in pista, poi come tutti valutiamo tutte le soluzioni. Ovviamente ognuno lavora su quello che conosce meglio, in una fase come questa dove si sta portando avanti due plus progetti abbiamo cercato di non aggiungere altre variabili. Per il futuro non è che siamo convinti che sia meglio o peggio, valuteremo la soluzione migliore”.

 

Ti ha stupito di più la parte del motore in sé o l’effetto che il motore ha sulla ciclistica?

“’Wow che motore’ al giorno d’oggi diventa difficile sentirlo dire in generale. Sicuramente lo scopo era cercare di cambiare le caratteristiche del pacchetto, quindi più l’effetto del motore sul pacchetto globale è quello che stiamo cercando e che ancora probabilmente non abbiamo ottenuto come volevamo. Poi affini il feeling e bisogna andare sempre più forte”.

 

Come sono andati i test di Barcellona?

“Purtroppo ha piovuto 3 volte durante il giorno, quindi impossibile fare una comparativa sensata. Il test è andato abbastanza bene perché siamo riusciti a girare tutto il tempo anche in condizioni non facili e il feeling non è stato male”.

 

Alcuni si chiedevano perché, se il motore va bene, non lo fate debuttare in gara con i piloti ufficiali. Chiariamo che paradossalmente, viste le concessioni, il motore potrebbe essere portato in gara, però cosa non si può omologare?

“In questo momento non abbiamo il cambio omologato in termini di rapporti e non possiamo omologare il pacchetto aerodinamico. Quindi saremmo dovuti partire a inizio anno, sacrificando delle cose della moto attuale, con un progetto che non sapevamo dove saremmo arrivati. Quindi abbiamo deciso di non fare questa cosa e di dare spazio ai test rider e alle wild card, anche perché avendo 6 wild card era più facile farlo. Onestamente portare un progetto così nuovo in gara, senza averci lavorato mai con i piloti ufficiali, è più facile fare conclusione rispetto a lavorarci in modo sensato”.

 

Nei test di lunedì che succede? Continuerete a lavorarci con Quartararo e Rins?

“Sì, lavoreremo con i piloti ufficiali e continueremo la messa a punto che è appena iniziata”.

 

A che percentuale di sviluppo siete?

“Il motore, rispetto a quello che vorremmo poter far debuttare a Sepang, sarà a un 70-80%. Il potenziale del motore non lo sappiamo, spero e penso sia più alto”.

 

Quartararo che dice?

“Non è rimasto scontento. Diciamo che è stato abbastanza neutro, non negativo, che è già una cosa abbastanza complessa”.