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MotoGP, GP Giappone dà il titolo a Marc Marquez: i video highlights della gara

MotoGp
Paolo Lorenzi

Paolo Lorenzi

Marc Marquez è campione del mondo per la nona volta, la settima in MotoGP: lo spagnolo chiude 2° il GP Giappone alle spalle di Pecco Bagnaia e chiude aritmeticamente i conti. Nel VIDEO gli highlights della gara con la voce di Guido Meda e Mauro Sanchini

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Le lacrime e l’abbraccio con suo fratello dopo il traguardo, l’emozione forte come nel 2013, l’anno del primo dei sette titoli vinti in MotoGP. L’urlo liberatorio, i pensieri che frullano in testa insieme ai ricordi di cinque stagioni sofferte, accompagnate dai tormenti di una carriera che ha rischiato di chiudersi anzitempo.

Marquez campione: "Ora mi sento in pace con me stesso"

La rivincita su quel 2020, l’inizio del calvario con l’incidente di Jerez, che ha trovato il suo epilogo sul circuito di Motegi. "Ricordo quello che è successo, è stato difficilissimo ho fatto grandi errori nella mia carriera, sono tornato a correre troppo presto, ma adesso sono in pace con me stesso. Ho lottato e lottato, per tornare vincere", le prime parole del nuovo re della MotoGP.

Bagnaia vince ancora, con il giallo del fumo dallo scarico...

Festa grade in Ducati. Nella domenica della consacrazione di Marquez, l’ultimo trofeo ancora da assegnare nel 2025, la rinascita di Pecco Bagnaia ha sparso confetti dolcissimi in tutta la squadra di Borgo Panigale. Inseguito tutto l’anno, il giorno del riscatto di Bagnaia ha però rischiato di infrangersi a pochi giri dal traguardo. Lo scatto al via, come sabato, poi l’allungo, come non si vedeva da tempo, quindi il fumo dallo scarico negli ultimi passaggi, indizio di un problema che ha tenuto col fiato sospeso tutto il suo box. Dietro di lui, Marc Marquez, in lotta con i pensieri e l’ansia per il titolo ormai suo, s’è messo in difesa, qualche errore qua e là per eccesso di prudenza, ma comunque secondo sul podio, quanto bastava per fissare aritmeticamente un vantaggio in classifica incolmabile. Lui e Pecco, per una volta, si sono invertiti i ruoli. Bagnaia tirato a nuovo, tornato ai livelli di un anno fa, dimenticate le pene di questa stagione anomala e sofferta, s’è involato verso la prima vittoria della stagione.

Pecco ritrovato, decisivo il test di Misano

Un cambio di passo quasi miracoloso, nato a Misano, il giorno dopo il peggiore weekend dell’anno. Un test che ha rivelato la soluzione, quasi un’illuminazione che ha riportato le lancette dello sviluppo tecnico al 2024. Alla moto compagna fedele di 11 vittorie, rimpianta a lungo; qualcosa forse s’è ritrovato, comunque sia, lui ha recuperato confidenza, certezze, fiducia, sensazioni dimenticate, sparite nel pozzo senza fine dei suoi tormenti. Un finale così nessuno se l’aspettava, due Ducati prime come sabato, nella tensione di una gara palpitante e tesa fino all’ultimo, con quel fumo azzurro che usciva dagli scarichi di Bagnaia a ogni curva, le facce preoccupate al box, Gigi Dall’Igna a consulta con gli ingegneri, Davide Tardozzi, il team manager con le mani giunte, a invocare il santo protettore dei motociclisti. In casa della Honda, Bagnaia aveva vinto anche l’anno scorso (doppietta sabato e domenica come questa volta), la Ducati aveva festeggiato il primo storico titolo con Stoner. La marca giapponese s’è consolata con il terzo posto di Mir, davanti a un ottimo Bezzecchi che ha portato la sua Aprilia ai piedi del podio.