Bagnaia verso il GP Australia: "Indonesia da dimenticare, ma qui serve essere a posto"
gp australiaIl pilota Ducati prova a lasciarsi alle spalle il disastroso weekend di Mandalika, su una pista dove non ha mai vinto in carriera: "A Phillip Island serve essere a posto, se dovessero ripresentarsi i problemi dell’Indonesia sarebbe un GP complicato". Il torinese spera di essere quello dominante di Motegi: "Sono qui per questo, ci provo". Di seguito la sua intervista a Sky e il meglio delle dichiarazioni rilasciate al media scrum
Sei reduce da un bel tour, hai incontrato i tifosi australiani. Cosa ti è rimasto?
"Sicuramente è un modo per coinvolgere più persone possibile. I fan qui in Australia sono quello di cui la MotoGP ha bisogno, perché fanno un tifo pulito e bello. E’ stato piacevole".
In Indonesia non eri presente al tv set dopo la gara, volevo sapere se nei giorni successivi ti sei parlato col team, se avete fatto delle analisi, se hai rivisto la gara… Insomma, se c’è qualcosa in più che possiamo dire rispetto a quel weekend poco fortunato.
"Riguardo sempre gara e turni di prove, mi aiuta a vedere più dinamiche. Ho avuto modo di parlare con Gabarrini per questo weekend, ma quello dell’Indonesia lo lasciamo da parte perché è stato un qualcosa da dimenticare".
Questa può essere una pista amica? Se sì, quanto? Sappiamo che Phillip Island va presa un po’ con le pinze…
"Phillip Island è una pista in cui bisogna essere a posto. Se si dovessero ripresentare i problemi dell’Indonesia, sarebbe abbastanza complicata. Mentre se riuscissimo a risolvere i problemi di Mandalika, potrebbe essere un buon weekend. Senza considerare vento e condizioni climatiche, che sono sempre un po’ un’incognita qui".
Possiamo sperare in un Pecco versione giapponese?
"Son qui per questo, ci provo".
"2° posto Mondiale dipenderà dalle performance della moto"
Bagnaia ha parlato anche nel media scrum con gli altri giornalisti presenti a Phillip Island. "A Mandalika è stata veramente dura - ha aggiunto -. Abbiamo una riunione col team, spero abbiano trovato la strada. Se credo ancora nel 2° posto nel Mondiale? Dipenderà tutto dalla performance della mia moto. Qui in Australia, se l'anteriore non è stabile, la pista diventa un incubo". Poi ancora: "Se con Ducati ci siamo chiariti? Abbiamo parlato, ma non cambia niente. Lavoriamo per la stessa squadra e dobbiamo andare avanti nella stessa direzione. Mi sono stufato di parlare di aspetti tecnici, di questo dovete discutere con chi è a capo del progetto".
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