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Superbike, Test Jerez. Melandri: "Ci serve tempo per migliorare"

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Marco Melandri (foto: Twitter)

Il team GRT Yamaha Supported WorldSBK, al debutto nella top class delle derivate di serie, nella due giorni di Jerez ha continuato a famigliarizzare con le YZF-R1. Sandro Cortese, campione uscente SuperSport600 e Marco Melandri, di nuovo con la casa di Iwata dopo il debutto del 2011, hanno chiuso i test in 6^ e 8^ posizione. Ecco le loro impressioni

CALENDARIO 2019

RESOCONTO TEST JEREZ PARTE 1 - PARTE 2

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Seconda sessione di test con la R1 per il team Yamaha GRT, Sandro Cortese e Marco Melandri, dopo la presa di contatto sempre a Jerez in Novembre. Due giorni di lavoro spesi dai piloti per conoscere la moto e cercare di definire un set-up funzionale ai rispettivi stili di guida.
Melandri ha ben chiare le aree di intervento sulle quali focalizzarsi a partire da questo fine settimana a Portimao. Il lavoro da svolgere resta molto e la confidenza col la R1 non è ancora quella desiderata. Cortese sembra essere più soddisfatto dell’italiano avendo trovato il giusto set up per spingere sul finire del turno di ieri, piazzando un ottimo 1’40.075 che gli è valso il sesto crono di giornata (a 0.915 da Rea)

È stato un test molto positivo per noi – dice il due volte campione del mondo (SS600 nel 2018 e Moto3 nel 2012) -. Mercoledì non siamo praticamente riusciti a testare niente, avendo speso tempo per trovare del grip (asfalto nuovo e sporco). Il secondo giorno avevamo pianificato molto lavoro ma sfortunatamente sono caduto e abbiamo quindi perso tempo, ma alla fine della sessione abbiamo fatto dei grossi cambiamenti di set-up perché mi sentivo troppo al limite con la moto. Nel corso dell’ultima ora siamo migliorati molto, la R1 era più facile e il tempo è venuto. Adesso dobbiamo vedere cosa succederà a Portimao che è una pista molto diversa, ma sappiamo che se una moto funziona bene a Jerez, lo farà anche sulle altre piste".

Marco Melandri ha chiuso i test con l’8° tempo, in 1’40.469 a quasi 4 decimi dal compagno e a 1’3” dal leader Rea con la Kawasaki. “Abbiamo capito molte cose e il mio passo gara non è così male – spiega il pilota di Ravenna -. Al momento il mio problema è che ogni volta che monto una gomma posteriore nuova non riesco ad essere veloce. Alla fine della giornata comunque abbiamo capito qualcosa. Ci serve tempo, non è facile ma dobbiamo venirne fuori, migliorando passo dopo passo, assecondando le mie sensazioni per poi spingere forte quando sarò pronto”.

(foto: Twitter)

Tempi e giri percorsi dopo le giornate di test a Jerez