NBA, quelli che aspettano Golden State-Cleveland
NBANella notte - a partire dalle 2 su Sky Sport 1 con commento in italiano - il secondo appuntamento stagionale tra Warriors e Cavs dopo le emozioni del Natale. Riusciranno Curry, Durant e compagni a mandare un messaggio ai campioni NBA in carica?
Se le finali dello scorso giugno e la gara del recente Natale sono diventati incubi da scacciare per i Golden State Warriors, a quasi sette mesi esatti di distanza (19 giugno 2016-17 gennaio 2017) anche il palcoscenico torna a essere lo stesso, la Oracle Arena, dove nella notte Steph Curry e compagni tornano ad affrontare i Cleveland Cavs, sul campo dove hanno perso gara-7 e anello. Se a Natale l’attesa per assistere a una sorta di rivincita dell’ultimo duello per il titolo ha acceso l’attenzione e la curiosità di tutti, dopo lo spettacolo messo in scena alla Quicken Loans Arena lo scorso 25 dicembre dalle due squadre (vittoria Cleveland 109-108 con canestro a 3.4 secondi dalla fine di Kyrie Irving) la voglia di rivederle in campo è ancora più forte, perché tanti sono i temi della sfida di Oakland.
Kyrie Irving vs. Steph Curry — Riflettori puntati ad esempio su Kyrie Irving, visto che sono stati due suoi tiri (da tre punti in gara-7, in fade away dopo una spettacolare virata a Natale) a decidere le ultime due sfide. Due singole prodezze che raccontano tanto della capacità della point guard di Cleveland di essere alternativa affidabile sui possessi decisivi nei finali di gara a LeBron James, nonché di una difficoltà — ci si chiede se oggettiva — della difesa degli Warriors a contenere il n°1 dei Cavs. Quasi automaticamente, la curiosità si estende al suo rivale di ruolo Steph Curry, che tanto a giugno quanto a dicembre (4/11 al tiro, solo 2/7 da tre punti) ha offerto prestazioni sotto la media per quelli che sono gli strabilianti standard a cui ha abituato tutti. Punto nell’orgoglio, davanti al suo pubblico, è arrivato il momento per Curry di tornare a incantare come una volta?
LeBron James vs. Kevin Durant — Gli altri due nomi (anzi, numeri) di copertina sono ovviamente quelli del 23 dei Cavs e del 35 degli Warriors. Il primo, meritato MVP delle ultime finali, anche a Natale è stato — statistiche alla mano — il migliore dei suoi (31 punti e 13 rimbalzi con 12/22 al tiro); non gli è stato assolutamente da meno il nuovo arrivato sulla Baia, autore di 36 punti con 15 rimbalzi, frutto di un 11/23 dal campo e di un perfetto 12/12 dalla lunetta. Due potenziali MVP anche quest’anno — nonostante la sfida a distanza a colpi di triple doppie tra Harden e Westbrook catalizzi l’attenzione mediatica — James e Durant saranno ancora una volta decisivi per vedere da che parte penderà l’ago della bilancia nella equilibratissima sfida tra Golden State e Cleveland.
X Factor — Con tante altre stelle in squadra e roster profondi, c’è sempre la chance che a decidere una singola partita possano essere nomi diversi. Quelli di due cecchini dalla distanza come Klay Thompson (il 39% da tre su già 300 triple tentate, 7.7 a sera) e Kevin Love (38.5% su 244, 7 a partita), entrambi capaci di accendersi in un attimo e rendersi protagonisti di break decisivi (basta ricordare i 60 punti in 29 minuti contro Indiana del n°11 dei Cavs o il primo quarto da 37 punti contro Portland del n°0 degli Warriors). Quelli di un Draymond Green, anima difensiva (e non solo) dei californiani, o di Tristan Thompson, la cui attività sotto canestro è fondamentale nel gioco della squadra di coach Tyronn Lue. O quelli ancora dei vari Shaun Livingston (decisivo ad esempio in gara-1 delle ultime Finals) o Andre Iguodala da una parte e di due specialisti del tiro da tre come Channing Frye e il nuovo arrivato Kyle Korver dall’altra.
Ultimo appuntamento (?) — Insomma, i motivi per restare in piedi (o programmare MySky) per l’appuntamento notturno in diretta su Sky Sport 1 a partire dalle 2 con telecronaca a tre Tranquillo-Mamoli-Pessina non mancano di sicuro, anche perché di sfide tra Golden State e Cleveland — rispettivamente primo (34-6) e terzo (29-10) record NBA al momento — il calendario NBA per quest’anno non ne propone più. A meno che, come sono in tanti ormai ad aspettarsi, i vari Curry, James, Durant, Irving e Thompson non si diano nuovamente appuntamento a giugno per il terzo capitolo della trilogia Warriors-Cavs, la saga più appassionante di tutta la NBA.