NBA, i risultati della notte: Lowry vince in OT
NBAIl canestro a 4.3 secondi dalla fine del supplementare di Kyle Lowry decide la vittoria di Toronto su New Orleans. Washington vince la 15^ partita consecutiva in casa contro New York. Houston ha vita facile contro gli esausti Sacramento Kings
Toronto Raptors-New Orleans Pelicans 108-106 OT — Avendo perso cinque delle precedenti sei partite e trovandosi sotto di 14 all’intervallo, per di più senza DeMar DeRozan ancora fermo per una caviglia dolorante, la situazione si era messa davvero male per i Toronto Raptors. “Era come stare a un funerale qui dentro”, ha dichiarato Kyle Lowry sull’atmosfera nello spogliatoio a metà gara. Sono però bastate un po’ di giocate di energia di DeMarre Carroll a inizio terzo quarto per confezionare un parziale di 12-1, grazie le prestazioni offensive di Jonas Valanciunas (20 punti e 12 rimbalzi) e Norman Powell (18 punti) che hanno apparecchiato la tavola per il canestro della vittoria a 4.3 secondi dalla fine del supplementare di Lowry. Per la terza volta consecutiva la stella dei Raptors è andato sopra quota 30 punti (33, mai successo prima in carriera) a cui ha aggiunto 10 assist con 11/21 dal campo e il massimo stagionale di 6 triple su 14 tentativi in 45 minuti. Dall’altra parte il grande protagonista è stato Jrue Holiday, che con 30 punti e 13/21 dal campo ha trascinato i suoi insieme a Anthony Davis (18+17, ma con 4/18 al tiro e due cruciali errori ai liberi nell’overtime) e alle cinque triple di E’Twaun Moore (17 punti alla fine), il quale ha però sbagliato quella del potenziale contro-sorpasso a 1.9 secondi dalla fine. A fare la differenza è stata soprattutto la difesa dei Raptors: dopo aver concesso il 52% nel primo tempo, nel secondo i Pelicans hanno tirato solo 18/52 (34%). Un’attitudine difensiva che dovrà essere ben presente domani notte per l’attesa sfida al TD Garden contro i Boston Celtics.
Washington Wizards-New York Knicks 117-101 — Stavolta ai Knicks non servono quattro supplementari per perdere l’ennesima partita di un terribile mese di gennaio. Ai caldissimi Washington Wizards basta infatti un 16-2 di parziale per aprire il terzo quarto per creare una voragine di 19 punti e gestire agilmente il secondo tempo, cogliendo la 15^ vittoria consecutiva in casa (seconda striscia più lunga di sempre della storia della franchigia). Come scritto nel nostro approfondimento di ieri, dal 1 dicembre solo Warriors, Rockets e Spurs hanno fatto meglio del loro 21-9 di record, che li ha portati ora al quarto posto nella Eastern Conference agganciando gli Atlanta Hawks. Nel primo tempo la partita ha visto un’entusiasmante duello a suon di canestri tra Carmelo Anthony (17 dei suoi 26 nei primi 24 minuti) e Bradley Beal (14 dei suoi 28, miglior prestazione di squadra), ma a fare la differenza sono state le doppie doppie di John Wall (15+13 assist) e Markieff Morris (24 con 10 rimbalzi). Ai Knicks — ancora privi di Derrick Rose e di Kristaps Porzingis, fermato da un virus intestinale prima della partita — l’unica speranza rimasta è quella di lasciarsi alle spalle il terribile mese con cui hanno aperto il 2017: “La gente non capisce quanto sia difficile giocare 17 partite con cinque back-to-back in un mese. Ogni sera bisogna trovare delle forze nuove” ha commentato ‘Melo, giustificando solo in parte una serata al tiro da 36.6% di squadra.
Houston Rockets-Sacramento Kings 105-83 — In una stagione lunga come quella della NBA capita che una squadra reduce da una lunga trasferta festeggi il ritorno a casa contro una che invece è all’ultima fermata di un giro di otto partite lontano dalle mura amiche. Il risultato, come facilmente prevedibile, è un massacro: i Rockets non hanno nemmeno avuto bisogno di scomodare James Harden (minimo stagionale da 10 punti, 7 rimbalzi, 8 assist con 3/9 al tiro in 32 minuti, complice un colpo al ginocchio nei primi minuti di partita) per avere ragione degli stanchissimi Kings, incapaci di segnare anche solo un singolo punto in contropiede. DeMarcus Cousins ha chiuso con 16 punti e 16 tiri, venendo continuamente crivellato da Ryan Anderson, che ha chiuso con 25 punti (6/12 da tre) e 11 rimbalzi, per la seconda sera il miglior marcatore di squadra (prima volta che succede nella stagione dei Rockets). Il nativo di Sacramento è stato ben supportato da Eric Gordon, che nel secondo quarto ha spaccato in due la partita mettendo 8 dei suoi 17 punti all’interno di un parziale di 18-3 che ha dato 20 punti di vantaggio ai padroni di casa, i quali non hanno mai fatto rientrare gli avversari a meno di 19 punti nel secondo tempo. La notizia peggiore per gli ospiti però è l’infortunio al bicipite femorale di Garrett Temple, che pare poter essere grave: si sottoporrà a risonanza magnetica non appena tornato a Sacramento, dove i Kings giocheranno le prossime sei partite.