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NBA, chi prenderà il posto di Love nei Cavs e all'ASG?

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Kevin Love sarà fuori per le prossime sei settimane; un'assenza con cui Cleveland dovrà fare i conti in questa delicata fase della regular season. Nel frattempo, Carmelo Anthony declina un possibile invito come sostituto al posto del numero 0 alla partita delle stelle

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Ieri è arrivato l’annuncio ufficiale da parte dei Cleveland Cavaliers: Kevin Love resterà fuori per sei settimane dopo essersi sottoposto a un intervento al ginocchio sinistro per risolvere uno dei problemi fisici che stanno condizionando la sua stagione. “C…o!”, è il commento fuori dai denti di un infastidito LeBron James nel momento in cui viene a conoscenza della notizia durante la sessione di tiro prima della gara vinta contro i Minnesota Timberwolves. “È sempre così per noi: ogni anno un giocatore chiave è costretto a vedersela con un infortunio e forse questa regular season è la peggiore rispetto a tutte le altre, visto che abbiamo J.R. Smith fuori da mesi e adesso dobbiamo rinunciare a un All-Star”. La coperta già corta in casa Cavs, si riduce sempre di più, costringendo coach Tyronn Lue a spremere non solo LeBron James più di quanto sia mai stato fatto in questi tre anni trascorsi a Cleveland, ma riempiendo i minuti lasciati liberi dal numero 0 ricorrendo sia al redivivo Richard Jefferson che al neo acquisto Derrick Williams, il quale grazie alla delicata situazione del roster dei campioni NBA in carica molto probabilmente vedrà rinnovato il suo contratto di dieci giorni fino al termine della stagione. “Non faremo di certo le corse per riportarlo in campo – commenta Tyronn Lue, riferendosi ai tempi di recupero di Love -; la salute è la cosa più importante. Ce ne rendiamo conto a maggior ragione adesso che abbiamo due titolari indisponibili. Tutti i giocatori a disposizione devono fare un passo in avanti e giocare al meglio: sono sicuro che ci riusciranno”. La cessione di Chris Andersen agli Charlotte Hornets ha liberato un posto che lo stesso LeBron spera che Williams occupi fino al termine della stagione: “L’obiettivo è quello di far diventare un progetto di lungo periodo l’acquisizione di Derrick. Ovviamente tutti sappiamo che il suo è un contratto da dieci giorni, ma crediamo possa diventare qualcosa di più duraturo”. Con un’investitura del genere (sia in campo che fuori), il numero 3 dei Cavs ha buone chance di partecipare per la prima volta in carriera ai playoff.

Melo: “All-Star Game? No, grazie” – Resta anche da sciogliere il nodo All-Star Game, visto che Love non potrà prendere parte alla gara delle stelle del prossimo 19 febbraio. Tra i nomi papabili come possibili sostituti c’è quello di Carmelo Anthony, uno degli esclusi eccellenti, il quale però non sembra molto attratto da questa prospettiva. “Vorrei davvero sfruttare la pausa dell’All-Star Game, soprattutto adesso che avevo già in mente di non prendere parte al weekend di New Orleans. Qualora venissi contattato, non credo di andare: userò questi giorni per rigenerarmi fisicamente e mentalmente”. Il numero 7 dei New York Knicks prende ad esempio la sua prima convocazione alla partite delle stelle come sostituto, marcando però la differenza rispetto a tutto quello che in questi anni è cambiato. “Sono stato chiamato come sostituto già una volta, quando ho partecipato al mio primo All-Star Game. Carlos Boozer non era disponibile e in quella occasione fu come invitare un bambino in un negozio di caramelle. Adesso invece, quando hai già fatto le tue esperienze, pianifichi assieme alla tua famiglia e utilizzi la pausa man mano che diventi più vecchio”. Il motto di Tyronn Lue (e della nonna), è sempre valido: la salute prima di tutto.