Ai Cleveland Cavs non riesce il bis della vittoria natalizia dello scorso anno, nonostante i 31 punti con 18 rimbalzi di Kevin Love. Per gli Warriors ci sono 25 punti di Kevin Durant, 24 di Klay Thompson (con la tripla decisiva e 7 punti nel finale) e la sesta tripla doppia di sempre a Natale firmata Draymond Green
Golden State Warriors-Cleveland Cavs 99-92
Non è stata la partita divertente ed emozionante dello scorso anno, anche perché in campo non c’erano due giocatori elettrizzanti come Kyrie Irving e Steph Curry. Ma quella tra Golden State e Cleveland non sarà mai una partita normale, e anche questo incontro di Natale ci ha regalato una notevole dose di drama. Alla fine l’hanno spuntata i padroni di casa trascinati dai 25 punti con 5 stoppate di Kevin Durant, dai 24 di Klay Thompson (di cui gli ultimi 7 decisivi) e la tripla doppia da 12+12+11 di Draymond Green, il sesto di sempre a riuscirci nella notte di Natale insieme a Russell Westbrook, LeBron James, Billy Cunningham, John Havlicek e Oscar Robertson (4 volte). La tripla doppia di Green, come sempre, equivale a una vittoria per gli Warriors, che in 20 occasioni non hanno mai perso quando hanno potuto contare sul contributo a tutto tondo del loro numero 23, determinante soprattutto nell’ispirare l’eccellente partita difensiva dei “Dubs”. I Cavs, infatti, hanno tirato con un tremendo 32% dal campo (28/88) ma sono riusciti a rimanere in partita fino all’ultimo grazie a 15 triple su 36 tentativi (41.7%) e ben 19 rimbalzi offensivi, entrambe specialità del loro miglior giocatore in Kevin Love. Il lungo col numero 0 ha chiuso con 31 punti (6/11 da tre) e 18 rimbalzi (di cui 7 in attacco), provando a trascinarsi dietro una squadra che ha faticato tantissimo ad attaccare contro gli Warriors in particolare con un LeBron James sottotono con 20 punti (7/18), 6 rimbalzi e 6 assist ma con 7 palle perse. Numeri non da MVP, anche se bisogna dire che nelle azioni decisive James ha subito dei contatti oltre il limite del consentito da parte di Durant mentre attaccava il ferro, senza vedersi assegnati dei liberi che avrebbero potuto indirizzare in maniera diversa l’esito della partita. Alla fine oltre a lui chiudono in doppia cifra anche Jae Crowder a quota 15 r Dwyane Wade con 13, mentre tutti gli altri sono stati controllati bene dalla superiore difesa dei Dubs, che mantengono il miglior record della NBA con 27 vittorie e 7 sconfitte.
Primo tempo
Golden State deve rinunciare a Steph Curry ma recupera sia Shaun Livingston che Zaza Pachulia, anche se Jordan Bell rimane in quintetto al suo posto. Con lui – insieme a Durant, Thompson e Green – c’è Patrick McCaw, mentre per Cleveland i primi cinque sono José Calderon, J.R. Smith, LeBron James, Jae Crowder e Kevin Love. Il primo attore a recitare da protagonista nella sfida delle sfide è Klay Thompson, che esce caldissimo dagli spogliatoi: segna i primi tre tiri da tre punti e alla fine del primo quarto ha già 9 punti, guidando i suoi Warriors al +4 con cui si chiude il primo parziale, 28-24, con 9 punti a testa anche di Kevin Durant da una parte e LeBron James dall’altro. È il segno dell'equilbrio tra le due squadre, lo stesso equiibrio che sembra contaddistinguere anche la gara natalizia, in parità a quota 33 a metà del secondo quarto. La tripla di Durant che dà al n°35 degli Warriors il suo 14° punto porta per la prima volta in vantaggio Golden State, 42-39, e l'MVP delle ultime finali NBA sembra ispirato proprio come nelle gare di giugno, con la stessa capacità di creare punti anche da situazioni dove l'attacco di coach Kerr magari non ha creato tantissimo. I padroni di casa tirano meglio dal campo ma Cleveland resta in partita con una miglior percentuale da tre punti anche se non a caso quando LeBron James sbaglia un paio di decisioni in possessi consecutivi Golden State allunga fino al +5. La doppia doppia di Kevin Love (già 11 punti e 11 rimbalzi all'intervallo) e la tripla di Jae Crawder riportano in parità le due squadre, prima che due liberi di Omri Casspi mandino Warriors e Cavs al riposo sul 46-44.
Secondo tempo
La seconda metà di gara si apre con una tripla immediata di Love, ma è un fuoco di paglia perché la difesa di Golden State alza il livello difensivo e comincia a negare qualsiasi conclusione facile ai Cavs: palloni recuperati, stoppate, tiri contestati al ferro e poi contropiede. Pat McCaw segna cinque punti in fila per costruire un vantaggio di 3 punti, mentre Cleveland continua a faticare nel trovare fluidità in attacco. Kevin Love però aggiunge 10 punti al suo score personale già nella prima metà del terzo quarto, tenendo sempre a contatto i suoi, che con due liberi di LeBron James pareggiano ancora il risultato a quota 61. L'intensità difensiva dei campioni in carica inchiodano le percentuali di tiro dei Cavs al 30% ma Love continua a far male dal perimetro (5/8 da tre punti, 26 punti e 17 rimbalzi per lui all'ultimo riposo) e tutti i Cavs sono precisi dall'arco (sfiorando il 43%). Il finale di terzo quarto però apparitiene ad Andre Iguodala, che corre in contropiede incurante dell'età, per una schiacciata e altri due punti in sottomano che danno l'ultimo strappo del terzo quarto e proiettano di nuovo gli Warriors sopra di 4 (71-67).
Il gran finale
Nel quarto quarto, come è normale che sia, le giocate salgono di intensità: una tripla di Draymond Green, un'altra di LeBron James (non in una gran serata di tiro), ma poi ancora Green che stoppa Tristan Thomposon e lancia la schiacciata di Kevin Durant in contropiede: è il +6 a metà dell'ultimo periodo per i padroni di casa, che cercano di ipotecare la gara. A cinque minuti dalla fine una tripla di Kevin Durant dà il 90-81 agli Warriors ma la reazione dei Cavs è immediata: segnano dall'arco Kevin Love prima e Jae Crowder poi - su due assist di LeBron James - e Cleveland è di nuovo lì. Mentre Draymond Green distribuisce il decimo assist della sua serata, e diventa il sesto giocatore nella storia della lega a far registrare una tripla doppia a Natale, si va verso il grande finale: a due minuti dalla fine un sottomano mancino di LeBron rimette tutto in parità, 92-92. A romnperla ci pensa una tripla di Klay Thompson (che poi suggella la gara con quattro liberi, che portano a 24 il suo score personale), ma un paio di non fischi su due difese di Kevin Durant su LeBron James lasciano un po' di rammarico in casa Cleveland, che esce sconfitta dalla Oracle Arena 99-92.