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NBA, Joel Embiid, il cuore a metà tra Inter e Juventus: "Io calciatore? Sarei come Yaya Touré"

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Futuro All-Star, il centro dei Sixers non ha dimenticato il suo primo amore: il calcio. E neppure una promessa che una certa Rihanna gli aveva fatto anni fa: “Un appuntamento? Ne riparliamo quando sei un All-Star”. Ora che la convocazione si avvicina, come la mettiamo?

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Oggi si fa fatica a immaginarselo su un campo da calcio, 213 centimetri e 115 chili, agile – certo – ma pur sempre un gigante. Eppure – racconta Joel Embiid ai microfoni di Sky Sport – “fino a 16 anni ho sempre giocato a calcio. In che ruolo? In porta – racconta – perché sembrava la soluzione migliore, visto il mio fisico”. Grandissimo tifoso dei leoni d’Africa, la sua nazionale, Embiid però come tanti africani guarda con moltissimo interesse a tutto il calcio mondiale, Italia compresa: “Tifavo Inter – dice – perché c’era Samuel Eto’o, camerunense come me. Mi piace molto anche la Juventus, ma so benissimo che non si possono amare tutte e due. Visto che ora Eto’o non c’è più, scelgo la Juve”. Soltanto sette anni anni fa, per la fortuna dei Sixers, grazie alle finali NBA del 2010 – “le prime che ho potuto seguire, è stato amore a prima vista” – ecco la conversione al basket, “perché non avrei potuto diventare né Messi né Ronaldo”, ammette. “Ma se dovessi scegliere che giocatore di calcio essere, vado con Yaya Touré, uno che in campo ha sempre tutto sotto controllo”. Insomma, dominante sul parquet ma con le idee chiare anche quando c’è da parlare di calcio, una passione davvero enorme per il centro di Philadelphia, che da giovanissimo eccelleva anche nella pallavolo. A Londra è lui la principale attrazione dei Sixers in rampa di lancio, e quando si torna a parlare di NBA Embiid non ha dubbi: “Avremmo potuto raggiungere i playoff già l’anno scorso se non avessimo avuto tutti quegli infortuni, ma quest’anno ovviamente l’obiettivo è quello”. Team goal, li chiamano negli Stati Uniti, obiettivi di squadra; ma tra quelli personali potrebbe e dovrebbe esserci la prima convocazione all’All-Star Game. Embiid ha una motivazione personale, che rimanda a un vecchio scambio di tweet niente meno che con Rihanna. L’avvenente cantante barbadiana aveva rifiutato le sue avances sui social rimandando un possibile appuntamento a quando il giovane campione dei Sixers fosse stato (almeno) un All-Star. E ora? “E ora lei è fidanzata”, replica Embiid facendosi una bella risata.