I Golden State Warriors e i Sacramento Kings si affronteranno a Seattle per una gara di pre-season il prossimo 6 ottobre. Un'occasione speciale per Kevin Durant, che con la maglia dei Sonics ha cominciato la sua carriera vincendo il premio di Rookie dell'Anno dieci anni fa.
Non sarà quello che i tanti tifosi dei Seattle Supersonics in giro per il mondo attendono ormai da un decennio, ma se non altro è un inizio: secondo quanto riportato dal Sacramento Bee, i Kings e i Golden State Warriors giocheranno una partita di pre-season a Seattle, riportando quindi la pallacanestro NBA in città dieci anni dopo l’addio. L’appuntamento, se qualcuno volesse organizzarsi per tempo, è per il prossimo 6 ottobre e vedrà affrontarsi le due franchigie californiane che hanno diversi punti in comune con la città. Il primo, il più facile, è Kevin Durant, che ha cominciato la sua carriera in NBA vincendo il titolo di Rookie dell’Anno proprio con la maglia verde smeraldo dei Sonics, prima di lasciarla in concomitanza con il trasferimento della franchigia a Oklahoma City. Il secondo punto in comune è che i Kings sono stati i più vicini a ridare una squadra a Seattle, visto che nel 2013 la NBA arrivò addirittura al voto per decidere se spostare la franchigia da Sacramento alla “Emerald City” secondo il piano di Chris Hansen, che aveva raggiunto un accordo per rilevare la franchigia dai fratelli Maloof, al tempo proprietari dei Kings. La città di Sacramento, guidata dal sindaco Kevin Johnson (sì, quello dei Phoenix Suns negli anni ’90), riuscì a trattenere la squadra in città grazie all’intercessione di Vivek Ranadive, e da quel giorno la possibilità di rivedere una franchigia NBA a Seattle è stata più una chimera che una reale possibilità. Nel prossimo ottobre, allora, almeno due squadre lo faranno per una notte: gli Warriors – che tra le proprie fila hanno un dirigente, Rick Welts, che è cresciuto a Seattle e ha lavorato per i Sonics per 10 anni – volevano organizzare questa partita già lo scorso anno, prima che il loro tour in Cina lo rendesse impossibile. Quest’anno invece non ci saranno problemi, permettendo a Klay Thompson di giocare nella città in cui ha giocato al college (è stato un Husky a Washington State) e a Durant di riabbracciare i suoi vecchi tifosi, già salutati nel 2013 in una gara Pro-Am dicendo loro “Mi mancate, grazie per l’accoglienza e non vedo di tornare qui”. Parole che deve aver pensato anche il lontano 13 aprile 2008, data dell’ultima gara casalinga dei Sonics a Seattle: il fatto che sia lui a riaprire la KeyArena (i cui necessari lavori di ristrutturazione sono previsti a ottobre, e bisogna capire se riuscirà a ospitare lei la gara o un altro palazzetto) è il giusto cerchio che si chiude, in attesa di tornarci – quando e se succederà – per una partita vera.