Dopo anni d'attesa, finalmente ci siamo: il n°23 dei Lakers reciterà nel film prodotto da Ryan Coogler e Terence Nance. Le riprese inizieranno nell'estate 2019 e nel cast potrebbe esserci anche un clamoroso ritorno
La squadra è stata comunicata, per questo può finalmente partire il conto alla rovescia. A 22 anni di distanza dall’uscita nelle sale di Space Jam, sta per prendere il via la produzione della seconda parte che vedrà come protagonista sul parquet LeBron James nelle ingombranti vesti di sostituto di Michael Jordan. Un film affidato a Ryan Coogler, già produttore di “Black Panther” (film apprezzato e commentato positivamente dal mondo NBA) che lavorerà assieme a Terence Nance. Una squadra di primissimo livello anche dietro la telecamera, chiamata a rinverdire i fasti di una pellicola che a suo modo ha segnato un’epoca. Secondo quanto raccontato da ESPN James è stato personalmente coinvolto nell’opera di reclutamento di Coogler, molto chiacchierato e sulla cresta dell’onda dopo gli incassi da 1.34 miliardi di dollari raccolti con “Black Panther”. Un progetto quello di Space Jam 2 di cui si discute da diverso tempo: LeBron, in ottimi rapporti con Maverick Carter, ha aspettato oltre cinque anni che le cose andassero a loro posto, cambiando poi inevitabilmente i suoi piani. “Amo la sua capacità di visione delle cose – sottolinea James parlando di Coogler – Questa per Ryan è l’opportunità di parlare anche a un pubblico fatto per lo più di bambini”. Sul tavolo di programmazione c’è anche la possibilità di coinvolgere Michael Jordan nella pellicola, pensando dunque di poter dare un senso di vera e propria continuità rispetto al primo film. La produzione prenderà il via nell’off-season 2019, quando molto probabilmente anche James prenderà parte al lavoro sul set. Il nuovo giocatore dei Lakers ha contatto, vagliato e parlato con diversi produttori alla ricerca del giusto stimolo, che sembra finalmente essere arrivato: “La collaborazione che nascerà per la produzione di Space Jam 2 è molto di più del mettere assieme me e i Looney Tunes sullo stesso set, è un progetto molto più ambizioso. L’obiettivo è quello di far capire ai più piccoli quanto possono puntare a fare se non smettono di sognare”.
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