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NBA, Wade e Nowitzki protagonisti fino alla fine: l’ultimo All-Star Game è una festa

NBA

La guardia di Miami e l'ala di Dallas - convocati speciali alla partita delle stelle di Charlotte, l'ultima della loro carriera - firmano alcuni tra i momenti più emozionanti della serata. "Oltre ogni immaginazione", dice Wade, e Nowitzki conferma: "Che emozione la consegna delle maglie"

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Invitati speciali all’All-Star Game di Charlotte, per mano niente meno che del commissioner NBA Adam Silver, sia Dwyane Wade che Dirk Nowitzki hanno onorato al meglio la loro ultima partita delle stelle, che pur in ruolo secondario li ha visti – almeno per qualche istante – rubare i riflettori al resto dei campioni in campo allo Spectrum Center. Il momento magico di Nowitzki è arrivato subito, al suo ingresso in campo nel primo quarto: “La prima tripla mi sono accorto di essere parecchio lontano ma ho pensato: ‘Hey, è l’ultima volta che gioco su questo palcoscenico: tiriamo’. È entrata. La seconda allora ho pensato di vedere cosa succedeva se mi allontanavo di qualche passo ancora, ma è entrata anche quella”, il racconto dei suoi due canestri dall’arco su possessi consecutivi sul finire del primo quarto. Riflettori puntati su Wade invece nel terzo quarto, quando il n°3 degli Heat ha alzato un alley oop super spettacolare per mandare a schiacciare LeBron James, il suo miglior amico nella lega ma anche il compagno di tante giocate simili nei suoi anni assieme in Florida, che li hanno visti protagonisti di quattro finali consecutive e due titoli NBA. “Ho vissuto momenti fantastici, ho avuto proprio quello che volevo. Tutto il weekend è andato alla grande. Visualizzi uno scenario ideale e speri che possa accadere: è successo proprio questo – anzi, è andato oltre ogni immaginazione”, ha raccontato Wade. Per lui ci sono stati 10 minuti in campo, chiusi con 7 punti e 4 assist, mentre addirittura meno – solo 4 – ne ha giocati Nowitzki, che però ha realizzato tutte le tre triple tentate, chiudendo così con 9 punti. “Volevo giocare qualche minuto e provare a segnare un canestro da tre. È esattamente quello che è successo”, ha commentato il n°41 dei Mavericks, che poi ha aggiunto: “È stato un weekend fantastico, è stato un vero piacere competere ancora una volta contro tutti questi campioni. Quel momento tra il terzo e il quarto quarto in cui io e Dwyane siamo stati onorati è stato davvero emozionante”. LeBron James e Giannis Antetokounmpo hanno infatti omaggiato Wade e Nowitzki con le proprie maglie sotto cornice, facendosi raggiungere da tutti gli All-Star sul parquet di Charlotte. “La gente mi chiede sempre qual è stato il mio All-Star Game preferito – ha dichiarato Wade – così ora ho una risposta sicura: questo. Rimarrà davvero un momento speciale, ringrazio la NBA per aver voluto organizzare questo gesto non dovuto, a cui io non avevo neppure pensato. Oggi la lega è in buonissime mani per il futuro, per cui è un po’ più facile farsi da parte”, ha concluso.

Le parole di ammirazione di LeBron James e Klay Thompson

L’ultima recita di Wade e Nowitzki tra le stelle NBA non ha ovviamente lasciato indifferenti tanti loro colleghi. Il più emozionato forse LeBron James, da sempre unito da una profonda amicizia a Dwyane Wade: “Una sensazione dolce-amara, l’ho ripetuto spesso in questo weekend. Amara perché ovviamente è l’ultima volta che posso condividere un momento del genere con un amico come Dwyane: assieme abbiamo condiviso tanto, abbiamo girato tutto America e tutto il mondo giocando assieme, per tanti anni; dolce perché è bello vedere un campione come Wade uscire di scena a modo suo, al momento in giusto, in pace con sé”. Bellissime anche le parole dedicate ai due veterani da Klay Thompson: “È stato un momento surreale, credetemi. Sono due leggende incredibili, da ragazzino li guardavo ammirati sfidarsi, tanto in stagione regolare che in finale NBA. Hanno avuto un impatto pazzesco su un sacco di ragazzini come me, si meritano qualsiasi celebrazione possibile perché sono due superstar globali che hanno portato la pallacanestro a un livello sempre più alto”. E la NBA ha fatto la scelta giusta nello scegliere di festeggiarli assieme nel fine settimana di Charlotte.