I Milwaukee Bucks hanno trovato l’accordo per scaricare il contratto di Tony Snell ai Detroit Pistons insieme alla scelta numero 30 del Draft, ricevendo in cambio il tiratore Jon Leuer. Una mossa che porta benefici al cap sia nell’immediato che in prospettiva
Mediamente in un Draft NBA 7.7 scelte del primo giro cambiano di mano da una squadra all’altra, ma quello di quest’anno rischia di andare decisamente sopra media. Anche l’ultima scelta del primo giro ha infatti cambiato mano: i Milwaukee Bucks hanno utilizzato il pick numero 30 del Draft 2019 per unirlo al contratto di Tony Snell e scaricarlo ai Detroit Pistons, ricevendo in cambio quello di Jon Leuer. Questa mossa permette ai Bucks di risparmiare 4 milioni di dollari quest’anno, ma soprattutto di rimuovere i 12.4 milioni di dollari previsti dal contratto di Snell nel 2020-21. Milwaukee si trova davanti a una off-season in cui dovrà rifirmare tre membri chiave del quintetto come Malcolm Brogdon, Khris Middleton e Brook Lopez (per non parlare di George Hill e Nikola Mirotic) avendo a disposizione solo circa 60 milioni per farlo senza finire in luxury tax, perciò ogni singolo dollaro è di vitale importanza. Non è escluso infatti che il contratto in scadenza di Leuer (per il quale si tratta di un ritorno, avendo fatto il college a Wisconsin ed essendo stato scelto al Draft 2011 proprio dai Bucks) venga tagliato e “spalmato” sulle prossime tre stagioni, in modo da avere ulteriori 6 milioni di spazio da subito. Quell’ulteriore spazio e qualche manovra a livello di salary cap potrebbero permettere ai Bucks di tenere Brook Lopez utilizzando lo spazio salariale a disposizione e poi di rifirmare Brogdon e Middleton eccedendo il cap, il che rende questo scambio del tutto giustificabile.
Lo scambio dalla parte di Detroit
Anzi, si potrebbe quasi sostenere che i Pistons hanno chiesto anche poco per questo “favore” ai Bucks, visto anche il salario del contratto di Snell che li porta vicini a quota 120 milioni di dollari garantiti — una cifra molto alta per una squadra che a malapena ha fatto i playoff. Snell però può comunque dare a Detroit un’opzione in più sul perimetro dove sono estremamente carenti specialmente a livello di tiratori e difensori nella posizione di 3, avendo ceduto recentemente Reggie Bullock e Stanley Johnson. Snell ha teoricamente il corpo e le capacità tecniche (40% da tre nei tre anni a Milwaukee) per ricoprire quel ruolo, anche se ai Bucks era finito fuori dalle rotazioni durante i playoff. La scelta numero 30 invece è un’opportunità per aggiungere talento giovane a costo controllato per quattro anni (così come la scelta numero 15 già in loro possesso), anche se porta con sé un altro contratto garantito da aggiungere al monte salariale già molto alto.