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NBA Awards, Giannis Antetokounmpo nominato MVP: le lacrime durante il discorso. VIDEO

NBA

Il leader dei Milwaukee Bucks è stato nominato come MVP della stagione 2018-19 e nel suo discorso di accettazione del premio ha commosso tutti, scoppiando a piangere sul palco di Los Angeles: "Quando sei bambino, tu non vedi un futuro. Ma se hai dei bravi genitori, sono loro a vederlo per te. Mia madre è la mia vera eroina"

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Anche se era ormai chiaro a tutti che Giannis Antetokounmpo sarebbe stato nominato come MVP della regular season 2018-19, questo non ha reso meno emozionante il suo discorso di accettazione del premio. Dopo aver abbracciato tutti i suoi parenti seduti al tavolo, la stella dei Milwaukee Bucks è salita sul palco per stringere la mano ad Adam Silver, solo sei anni dopo aver fatto lo stesso con David Stern quando aveva solo 18 anni ed era un ragazzino sconosciuto dalla seconda divisione greca. “Ok sono nervoso” sono state le sue prime parole al microfono, per cercare di smorzare la tensione e l’emozione che provava dentro. “Prima di tutto voglio ringraziare Dio per avermi donato questo grande talento, senza il quale non sarei qui oggi. Tutto quello che faccio lo faccio attraverso lui” ha cominciato, anche se la voce aveva già cominciato a spezzarsi. “Voglio ringraziare la mia squadra, a partire dai miei compagni: ci vuole più di una persona per vincere 60 partite. Ogni volta che entro nello spogliatoio so che loro sono pronti a scendere in battaglia con me e dare tutto quello che hanno. Voglio ringraziare lo staff di allenatori per averci insegnato cosa serve per vincere e averci spinto a migliorare ogni singolo giorno, credendo in noi. Voglio ringraziare la dirigenza e la proprietà per aver creduto in me…”. A questo punto la voce spezzata di Antetokounmpo si è trasformata in un vero e proprio pianto, ricordando da dove era arrivato e dove si trova ora. “…ero solo un ragazzino di 18 anni che arrivava dalla Grecia. Mi hanno permesso di guidare questa squadra e si sono fidati di me. Voglio ringraziare la città di Milwaukee, i miei paesi la Grecia e la Nigeria per avermi sempre sostenuto. A casa guardano le partite fino alle 5 o alle 6 del mattino rimanendo in piedi tutta la notte, mandandomi messaggi per supportarmi”.

Le parole per la famiglia: "Se hai dei bravi genitori, sono loro a vedere il futuro per te"

Il momento più emozionante del suo discorso è arrivato quando è passato a parlare della sua famiglia, a partire dal padre Charles scomparso nel 2017 per un attacco cardiaco. “Voglio ringraziare mio padre, che non è qui oggi ma…” ha detto Antetokounmpo tra le lacrime. “Due anni fa mi sono convinto che sarei diventato il miglior giocatore della lega, che avrei fatto qualsiasi cosa per aiutare la mia squadra a vincere e che avrei vinto l’MVP. Ogni volta che sono sceso in campo ho sempre pensato a mio padre, e questo mi ha spinto a giocare sempre più duro, ad andare avanti anche quando il mio corpo era dolorante. Anche quando non mi andava di giocare, mi presentavo comunque perché era la cosa giusta da fare”. Il suo pensiero è passato poi ai familiari presenti al suo tavolo per questo momento speciale: “Voglio ringraziare i miei fratelli, vi voglio bene perché siete sempre al mio fianco. Siete i miei modelli di riferimento e la mia ispirazione, grazie per tutto quello che fate per me. E voglio ringraziare la mia splendida madre: lei è la mia eroina. Quando sei bambino, tu non vedi un futuro. Ma se hai dei bravi genitori, sono loro a vederlo per te. Lei ha sempre visto il futuro che avevamo davanti a noi, ci ha sempre creduto e c’è sempre stata. È lei la fondazione di questa famiglia, sei la mia vera eroina”.

Il prossimo obiettivo: "Voglio vincere un titolo"

Dopo la grande commozione, Antetokounmpo si è sciolto in un sorriso tirato parlando dei suoi procuratori (“Grazie ai miei agenti, che hanno creduto in me e mi hanno motivato. Grazie soprattutto per levarvi dalle scatole durante la stagione senza darmi troppo fastidio…”). Ma il messaggio più importante lo ha tenuto per la fine, ponendo già il prossimo obiettivo per il futuro: “Alla fine, questo è solo l’inizio. Il mio obiettivo è quello di vincere un titolo e faremo di tutto perché accada. Come mi ha detto mio padre: devi sempre volere di più, ma senza essere avido. Grazie a tutti”.