Yahoo Sports ha rivelato che il piano dei Lakers per la prossima stagione è far giocare LeBron James da point guard a tutti gli effetti, mettendogli attorno il miglior talento disponibile fin dalla palla a due. Ma è un piano che può funzionare?
LEBRON CONSEGNA LA 23 A DAVIS: LA FOTO
Nel suo ultimo anno ai Cleveland Cavaliers, LeBron James aveva fatto notare come in una partita di inizio anno avesse ricoperto di fatto il ruolo di point guard sin dalla palla a due, complice l’infortunio o l’inadeguatezza dei playmaker a disposizione. Una scelta che però è durata poco, vista la ben nota preferenza del Re ad avere al suo fianco un playmaker in grado di sgravarlo dei compiti di costruzione fin dalla rimessa, sprecando energie preziose che potevano essere utilizzate nell’attacco a metà campo. Memorabile, a questo proposito, lo sfogo del gennaio 2017, quando disse senza mezzi termini “ci serve un ca…o di playmaker”. Ebbene, le cose paiono cambiate: se il report di Yahoo Sports si rivelerà esatto, i nuovi Los Angeles Lakers cominceranno la stagione con l’intenzione di schierare il Re effettivamente da point guard fin dalla palla a due, riempiendo un “buco” che evidentemente né Rajon Rondo, né Alex Caruso e neanche Quinn Cook possono ricoprire da titolari. Questa strutturazione permetterebbe in teoria di schierare tutti i giocatori migliori in campo fin dall’inizio, con James accompagnato da Danny Green, Kyle Kuzma, Anthony Davis e DeMarcus Cousins, un quintetto imponente dal punto di vista fisico. D’altronde James è sempre stato il portatore di palla primario di tutte le squadre in cui ha giocato, quindi il cambio di ruolo servirebbe solo a rendere ufficiale ciò che nella realtà già è.
I problemi tattici: la difesa e il logorio del fisico di James
I problemi di questo “cambio di ruolo”, semmai, sono di natura tattica e fisica. Difensivamente infatti è improponibile pensare che il 34enne James si metta a rincorrere le point guard che infestano la lega, incombenza che molto probabilmente ricadrà sul più adatto Danny Green. Teoricamente il trio James-Kuzma-Davis potrebbe cambiare su tutti i blocchi nelle posizioni di 2-3-4, ma la presenza di DeMarcus Cousins rende più difficile utilizzare uno schema difensivo di cambi sistematici. L’altro problema, poi, è il logorio sul fisico di LeBron: al suo passaggio ai Lakers, a King James era stato prospettato un utilizzo meno intensivo rispetto a quello di Cleveland, giocando più lontano dal pallone. Un piano che è andato in fretta nel dimenticatoio, visto che James ha continuato a dominare la palla come sempre fatto in carriera nei momenti caldi delle partite. Di fatto, i Lakers intendono anticipare il quintetto che con ogni probabilità avrebbe chiuso le partite, dando però allo stesso tempo a Anthony Davis la presenza interna che vuole almeno all'inizio delle gare per non dover battagliare per 48 minuti contro i centri avversari. Più complicato invece l'utilizzo di Kyle Kuzma nel ruolo di 3, specialmente nella metà campo difensiva: coach Frank Vogel avrà molti esperimenti da fare per trovare la giusta chimica al roster gialloviola.