Undici stagioni non si possono cancellare in un attimo. Lo sa bene il gm dei Thunder Sam Presti che omaggia il suo ex n°0 nel giorno in cui diventa ufficiale la sua firma per gli Houston Rockets. "Sarà sempre parte della famiglia dei Thunder"
È arrivato il giorno dell’addio, almeno quello ufficiale, visto che proprio ufficialmente ora Russell Westbrook è un giocatore degli Houston Rockets. Dopo 11 stagioni in Oklahoma, dove è stato scelto e dove è cresciuto sotto la guida di una persona su tutti, il general manager dei Thunder Sam Presti. Che per il suo ex n°0 ha ovviamente parole dolcissime: “Russell Westbrook è il giocatore più importante della breve storia degli Oklahoma City Thunder”, la sua dichiarazione, che automaticamente mette il nuovo membro dei Rockets davanti a Kevin Durant e James Harden, con cui Westbrook ha raggiunto la finale NBA 2012 in maglia Thunder. “Ha lasciato un marchio indelebile su questa squadra, su questa città e sull’intero stato. Nessuno di noi poteva immaginarsi il giocatore che sarebbe diventato e siamo orgogliosissimi di quello che è stato il suo contributo al successo della franchigia e alla nostra comunità. Russell e sua moglie Nina, i loro tre figli, suo fratello e i suoi genitori rimarranno per sempre parte della famiglia dei Thunder. Auguriamo a tutti loro il meglio per il futuro”. Un ruolo riflesso alla perfezione dai numeri e dalle statistiche collezionate dal giocatore nel corso della sua carriera a OKC, franchigia di cui è primo all-time per punti (18.859), assist (6.897), rimbalzi (5.760) e recuperi (1.442) e che lo ha visto chiudere le ultime tre stagioni in tripla doppia di media, un risultato successo una sola volta nella storia della NBA prima. “Ci siamo incontrati e abbiamo parlato tanto, negli ultimi tempi. Abbiamo capito che la ricerca di una situazione alternativa potesse interessarlo e così abbiamo fatto di tutto per soddisfare la sua richiesta, un altro esempio della profondità del rapporto che abbiamo sempre avuto con lui e con il suo agente”, ha fatto sapere Presti. Analoghe parole di ammirazione sono arrivate anche dal proprietario dei Thunder Clay Bennett: “Non ci sono parole adatte per descrivere il rispetto che nutro per Russell”, ha fatto sapere Bennett. “La sua eredità qui è immensa, e la franchigia onorerà tutto quello che è stato in grado di fare qui [si pensa al ritiro della maglia?, ndr]. Con il suo addio finisce un’era di questa franchigia ma sono fiducioso che il nostro front office sarà in grado di portare ancora al successo i Thunder anche in futuro”. Con Chris Paul, magari – ottenuto da Houston in cambio di Westbrook. O magari senza, visto che per la point guard che già aveva giocato a OKC con la maglia degli Hornets i Thunder sembrerebbero un parcheggio solo temporaneo. Proprio come per Danilo Gallinari. Ma queste sono solo supposizioni.