L'allenatore di San Antonio torna sull'accordo rinnegato dall'ex giocatore dei Celtics, che in estate ha voltato le spalle agli Spurs (e a un contratto biennale per 20 milioni) per firmare con i Knicks. Pronta la risposta del giocatore
MARCUS MORRIS CAMBIA IDEA: NO AGLI SPURS
Capita raramente sentire un allenatore saggio e spesso filosofico come Gregg Popovich avere dure parole di critica verso un giocatore che non faccia parte del roster. Forse perché Marcus Morris — anche se solo per pochi giorni — era sembrato diventare uno Spurs in estate, il coach di San Antonio non ha invece risparmiato una pesante frecciata all’ex giocatore dei Boston Celtics, che durante la free agency sembrava aver accettato un accordo biennale per 20 milioni di dollari complessivi con gli Spurs solo per poi rinnegarlo e firmare per un anno a 15 milioni di dollari con i New York Knicks. “Una situazione poco bella, gestita in maniera davvero poco professionale su diversi livelli”, le parole dell’allenatore al timone di Team USA in estate. A infastidire Popovich anche — se non soprattutto — il fatto che il front office degli Spurs, nel tentativo di liberare spazio salariale per arrivare a Morris, ha dovuto cedere Davis Bertans (finito a Washington) — prima di vedere sfumare così l’acquisto di Morris: “Ho odiato veder partire Davis, un giocatore ancora giovane e davvero speciale, che sta continuando a migliorare. Lo abbiamo ceduto soltanto per arrivare a mettere sotto contratto Morris, e poi siamo stati colti alla sprovvista dalla sua retromarcia”. “Non ho intenzione di replicare — le parole di Morris al riguardo — ma dico solo che le cose dal mio punto di vista non erano chiare per cui ho scelto di prendere una decisione basandola su ciò che sapevo e sul migliore interesse per la mia famiglia. Ho grande ammirazione e rispetto per coach Popovich, RC Buford e per il loro general manager Brian Wright, li conosco tutti personalmente e mi spiace che le cose siano andate come sono andate, ma anche questa a volte è la NBA. Auguro soltanto il meglio a tutti loro per la prossima stagione”. Una stagione che — ironia della sorte (e di un calendario malizioso) per le due squadre prenderà il via il prossimo 23 ottobre proprio con una sfida diretta: i Knicks di Morris, infatti, saranno ospiti degli Spurs all’AT&T Center di San Antonio: “Paura della reazione del pubblico texano? Vengo da North Philly, non mi spaventano certo un po’ di fischi”, la reazione di Morris. “Se mi vogliono fischiare, che mi fischino, è già successo anche altrove, in passato”. Spurs-Knicks è già iniziata.