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NBA, Indiana, Victor Oladipo torna ad allenarsi in gruppo: “Sarò più forte di prima"

NBA

A nove mesi di distanza dall’infortunio al ginocchio destro, il n°4 dei Pacers vuole riprendersi presto il suo posto in squadra: “Non sono frustrato, sono felice di tornare a giocare”, ma non fissa ancora la data del ritorno in campo

Tornare in gruppo è il primo passo fondamentale per ritrovare ritmo e forma fisica. Victor Oladipo, fuori dallo scorso 23 gennaio a causa della rottura del tendine del ginocchio, ha ritrovato il parquet, gli uno contro uno in allenamento e il lavoro in palestra. Un toccasana per il morale di un All-Star a lungo costretto a guardare gli altri da lontano, a studiare in attesa di poter applicare quanto appreso indossando di nuovo la maglia dei Pacers. Alla prima intervista rilasciata dopo il media day dello scorso 27 settembre, Oladipo è sorridente e positivo: “Non puoi simulare in maniera completa ciò che accade in partita. Non importa quanto duramente tu ti stia allenando, quanto studi quei momenti, li immagini e ci ricami sopra: devi soltanto scendere in campo e farlo. È a quel punto che il corpo inizia di nuovo ad adattarsi. Le mie sensazioni sono molto positive: la cosa difficile adesso è non forzare, aspettare che la condizione arrivi. Sono rimasto fuori per nove mesi, non vedrete mai la frustrazione sul mio volto. Dai, sono soltanto felice di poter tornare di nuovo a giocare”.

Motivatore per i compagni, risorsa indispensabile per i Pacers sul parquet

Nel racconto fatto da The Athletic ben traspare l’attesa e l’attenzione che c’è nei suoi confronti: i cronisti sono rimasti spesso a origliare fuori dalla porta in queste settimane, ascoltando le sue parole e l’incitamento nei confronti dei compagni. I Pacers impegnati nel loro lavoro quotidiano, i giornalisti in attesa di entrare per assistere ai soliti 15 minuti in cui viene concesso l’accesso alla stampa, mentre Oladipo ha provveduto ad aggiungere il sottofondo: “Prendi questo tiro Goga [Bitadze, il rookie scelto al primo giro da Indiana], è la tua conclusione. Provaci!”, urla dando consigli ai nuovi arrivati. Nell’ultimo allenamento però le cose sono finalmente cambiate: dopo il via libera arrivato dallo staff medico, Oladipo ha preso parte ai 30 minuti di allenamento a metà campo assieme ai compagni. Dopo nove mesi d’attesa, di nuovo sul parquet con altri nove giocatori al suo fianco. “Mi sento bene, considerando che non prendevo parte a un allenamento del genere da tantissimo tempo. Sono lì con loro, passo, tiro, gioco e non penso ad altro. Mi sembra di non averli mai lasciati, ma so bene che dovrò prendermi tutto il tempo necessario”. Le situazioni di gioco con contatto ancora lo costringono a recitare soltanto il ruolo dello spettatore, ma da qualche settimana ha ricominciato con gli uno contro uno. Un passo alla volta: “Stiamo seguendo con attenzione il suo recupero da mesi - racconta coach McMillan - difficile trovare qualcuno che abbia aggredito la riabilitazione con la sua voglia. Sta lavorando talmente duro che l’obiettivo è quello di diventare più forte di prima”. 

Un recupero durato nove mesi e non ancora terminato

“Credo che tutto succede per una ragione - prosegue l’All-Star dei Pacers - È una sfida che devo affrontare ogni giorno, una prova non casuale. Mi sento un uomo e un giocatore migliore, ne sono certo. Ho lavorato su aspetti che normalmente avevo tralasciato e non vedo l’ora di dimostrare sul parquet questi progressi”. Oladipo ha scelto di operarsi a Miami quattro giorni dopo l’infortunio - città dove ha la sua casa e dove trascorre la off-season dal 2017. A 48 ore di distanza dall’intervento, era di nuovo in palestra a tirare da seduto (mentre un assistente si prendeva cura del tutore posto a protezione della gamba destra). Un lavoro progressivo svolto lontano da Indianapolis, che non lo ha però in alcun modo separato dalla squadra. Sette mesi in salita e poi ad agosto il definitivo rientro sul parquet in allenamento. Sempre sotto la supervisione costante di allenatori e trainer inviati dai Pacers a Miami, per non perdere nessun progresso e dare il supporto necessario. In queste settimane però non è mai arrivato un accenno definitivo alla data del suo ritorno in campo: partirà assieme alla squadra per il giro di trasferte con cui si apre la regular season (Cleveland, Detroit e Brooklyn), senza sapere però quando potrà tornare a essere utile anche in campo. Lo spirito è già quello giusto: “Sarò molto meglio della vecchia versione di Oladipo che ricordate. Darò seguito alle mia parole in campo: l’ho detto più volte e non ci sarà modo migliore di far capire il concetto del metterlo in mostra sul parquet”.