NBA, risultati della notte: Antetokounmpo fa 50, Bucks e Lakers con otto vittorie in fila
L'MVP dei Milwaukee Bucks fissa il suo nuovo massimo in stagione e trascina Milwaukee nell'ottavo successo in fila. Striscia identica per i Lakers, che vincono a San Antonio grazie ai 33 e 14 assist di James. Solo panchina per Belinelli, che resta a guardare il match per 48 minuti. Gallinari e Paul guidano la rimonta di OKC contro Golden State. Embiid chiude con 0 punti a referto per la prima volta in carriera nella sfida persa nel finale a Toronto. Carmelo Anthony vince la prima gara con Portland segnando 25 punti. Di seguito il racconto e gli highlights degli 11 match disputati nella notte NBA
MILWAUKEE BUCKS-UTAH JAZZ 122-118 | Vincono ancora i Bucks, che battono in volata i Jazz grazie a un super Antetokounmpo. Un finale combattuto, in cui Milwaukee - avanti di 7 a 90 secondi dalla sirena - pensava di aver chiuso i conti. I canestri di Bogdanovic e Mitchell, seguiti dal successivo errore dei padroni di casa, hanno però costretto la difesa Bucks a fare gli straordinari: a decidere la gara è la stoppata di Brook Lopez su un Mitchell lanciato al ferro a 4.4 secondi dal termine. L’ultima giocata che regala a Milwaukee l’ottavo successo in fila
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Antetokounmpo nel frattempo non rallenta la sua difesa al premio di MVP: il numero 34 greco segna 50 punti, suo massimo in stagione, aggiungendo 14 rimbalzi e 6 assist. Giannis chiude così la sua 17^ doppia doppia stagionale in altrettante gare giocate - la striscia più lunga per aprire la regular season degli ultimi 45 anni. Oltre al 17/31 dal campo di Antetokounmpo, decisive le cinque triple a bersaglio di un Wesley Matthews da 19 punti
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I Jazz interrompono così una striscia di tre successi in fila, battuti nonostante i 24 punti di Bojan Bogdanovic raccolti con il 60% dal campo e i 20 di Mitchell. A pesare sotto canestro per Utah è l’assenza di Rudy Gobert - fuori per la seconda gara in fila a causa di una distorsione alla caviglia
SAN ANTONIO SPURS-LOS ANGELES LAKERS 104-114 | Ottavo successo in fila anche per i Lakers, che vincono per la seconda volta in stagione a San Antonio nonostante i 30 punti di Aldridge e i 24 di un DeRozan efficace, ma ancora a caccia della prima tripla a segno degli ultimi 11 mesi. 15-2 il record dei losangelini, che si confermano la miglior squadra NBA in questo primo mese di regular season
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Ormai ci stiamo abituando, ma i dati raccolti da LeBron continuano a essere completamente fuori dalla norma - soprattutto con i 35 anni ormai a un passo: James chiude con 33 punti e 14 assist, dominatore incontrastato del match che su Dejounte Murray regala l’ennesima replica del capolavoro di stoppata piazzato su Andre Iguodala in gara-7 nel Finals del 2016. Doppia doppia d’ordinanza per Anthony Davis: 19 punti con 19 tiri dal campo, conditi con 12 rimbalzi
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Marco Belinelli resta in panchina per 48 minuti senza mai mettere piede sul parquet: scelta di Popovich, che per la prima volta dal suo ritorno a San Antonio non gli concede spazio a gara in corso - tutte le partite saltate negli ultimi due anni sono sempre state figlie di infortuni. L’ultima volta che l’azzurro era rimasto fuori per scelta tecnica risale ai tempi degli Hawks: tre match trascorsi interamente in panchina, ma soltanto perché era in attesa del passaggio a Philadelphia
GOLDEN STATE WARRIORS-OKLAHOMA CITY THUNDER 97-100 | Successo in rimonta dei Thunder contro Golden State a San Francisco: la giocata decisiva la firmano Gallinari e Paul, che si isolano sul lato con il n°8 azzurro spalle a canestro. Palla dentro, palla fuori, fino a quando non scatta il raddoppio Warriors sul Gallo, che riapre per CP3. Un paio di passi dentro l’area, poi palleggio-arresto-tiro e bersaglio del 98-97 a 36 secondi dalla sirena. Il colpo del ko per i vice-campioni NBA in carica che erano stati avanti nel punteggio anche di 14 lunghezze nell’ultimo quarto
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Partita positiva per Gallinari, autore di 15 punti, 7 rimbalzi e 6 assist decisivi nel regalare ai Thunder la prima vittoria in trasferta della stagione dopo aver raccolto sei sconfitte. Il suo +15 di plus/minus è il dato migliore della squadra, con CP3 che aggiunge 20 punti e 7 rimbalzi e Dennis Schroder che in uscita dalla panchina chiude con 22 punti e quattro triple
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TORONTO RAPTORS-PHILADELPHIA 76ERS 101-96 | Nell’ultimo incrocio tra le due squadre erano stati i quattro rimbalzi sul ferro della tripla decisiva di Leonard in gara-7 di semifinale, stavolta invece il finale è stato meno drammatico, ma con lo stesso risultato. Toronto batte Philadelphia sempre in volata, avanti di una sola lunghezza a 61 secondi dal termine. Poi gli errori al tiro da entrambe le partite e una sanguinosa palla persa di Ben Simmons hanno fatto il resto, condannando i Sixers dopo i liberi a bersaglio di Siakam e VanVleet
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“Joel Embiid torna a casa dalla trasferta di Toronto dopo aver vissuto un’altra notte da dimenticare”. L’incipit è perfetto per descrivere la partita del lungo n°21 dei Sixers, che per la prima volta in carriera chiude con 0 punti a referto in 32 minuti sul parquet: 0/11 dal campo, 0/4 da tre, 0/3 ai liberi, con i 13 rimbalzi a rappresentare una magra consolazione. Il miglior realizzatore per Philadelphia è ancora una volta Josh Richardson, autore di 25 punti e 5 triple a segno
12-4 il record complessivo, 7-0 quello raccolto in casa: i Raptors sono i campioni in carica e vogliono dimostrare di meritare quel riconoscimento. Un’impresa possibile soprattutto grazie alle prestazioni di un Pascal Siakam in continua crescita, che contro i Sixers mette a segno 25 punti, conditi con 7 rimbalzi e tante giocate decisive. Ventiquattro sono anche quelli di Fred VanVleet – alla guida di un roster con soli otto giocatori scesi in campo, di cui ben sei in doppia cifra. Marc Gasol non è tra quelli: si limite a realizzare tre punti totali, ma il lavoro in difesa su Embiid vale molto di più di qualsiasi canestro
BOSTON CELTICS-SACRAMENTO KINGS 103-102 | I Celtics si prendono la rivincita sui Kings, che nove giorni fa fa avevano interrotto la striscia di 10 successi in fila dei biancoverdi. Questa volta il pallone ha rimbalzato dalla parte giusta per Marcus Smart, che a Sacramento aveva visto il tiro della vittoria fermarsi sul ferro e poi uscire, mentre stavolta ha mandato a segno due canestri fondamentali nel finale di gara, chiudendo con 17 punti e 7 assist. Sempre senza Kemba Walker, Gordon Hayward e Daniel Theis, sono stati Jaylen Brown (24 punti) e Jayson Tatum (20) a guidare la squadra di coach Stevens in un finale di gara tiratissimo
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Se la partita è stata in bilico fino all’ultimo è soprattutto per merito di Buddy Hield, che dopo i 35 della gara in California (sua unica gara sopra quota 30) ha fatto ancora meglio mettendone 41, suo nuovo massimo in carriera. Per riuscirci ha mandato a segno la bellezza di 11 triple su 21 tentativi, esplodendo in un terzo quarto da 21 con 8/11 dal campo. I Kings hanno anche avuto l’ultimo tiro per vincerla, ma l’ultimo tiro di Bogdan Bogdanovic (13 punti con 5/20 al tiro) si è fermato sul ferro prima di essere spazzato via nella lotta a rimbalzo
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MIAMI HEAT-CHARLOTTE HORNETS 117-100 | L’equazione in casa Heat è chiara: doppia doppia di Adebayo e il successo è assicurato. Il lungo di Miami continua il suo percorso di crescita in questo ottimo avvio di stagione, chiude con 21 punti e 13 rimbalzi – nona gara da 10+ punti e 10+ rimbalzi, tutte coincise con un successo – e regala a Miami il settimo successo casalingo a una squadra ancora imbattuta all’American Airlines Arena. Ai suoi si aggiungono anche i 21 di Jimmy Butler, che raccoglie un sorprendente +29 di plus/minus nei 31 minuti trascorsi sul parquet. Il modo migliore per dimenticare il ko di Philadelphia e portare a sei il bottino di vittorie raccolte nelle ultime sette gare
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Charlotte non riesce così a evitare la quinta sconfitta in fila, in una stagione che al netto delle due vittorie arrivate allo scadere, sta iniziando a declinare vero la solita mediocrità. Gli Hornets non vanno oltre i 19 punti e nove assist di Terry Rozier e i 16 a testa realizzati da Devonte’ Graham e Malik Monk, in una partita in cui l’ultimo vantaggio degli ospiti è stato il 14-12 realizzato a metà primo quarto. Poi un lungo e inutile inseguimento, concluso con l’ennesima sconfitta
CHICAGO BULLS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 94-117 | Tornano a vincere i Portland Trail Blazers, reduci da quattro sconfitte consecutive e sempre più disperatamente lontani dalla zona playoff. Merito dei 21 punti di C.J. McCollum e della doppia doppia da 13 punti e 12 assist di Damian Lillard, prendendo il controllo della gara nel secondo quarto e veleggiando fino alla vittoria toccando anche il +22 nel terzo. Ai Bulls non bastano i 18 di uno Zach LaVine da 1/5 da tre punti (dopo il clamoroso 13/17 di sabato notte a Charlotte) per evitare la terza sconfitta nelle ultime quattro gare
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Grande protagonista della sfida è stato Carmelo Anthony, che è partito fortissimo segnando 12 punti nei primi sei minuti e mezzo di gara e ha poi chiuso con 25, miglior realizzatore dei suoi. Il 35enne ha anche schiacciato una volta, prendendosi i cori dello United Center che chiedevano il suo rientro durante l’ultimo quarto. Con una tripla nel secondo tempo Anthony ha superato Alex English al 18° posto della classifica marcatori ogni epoca con 25.615 punti
ATLANTA HAWKS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 113-125 | Poche squadre hanno risposte per un lungo come Karl-Anthony Towns, e tra quelle di sicuro non ci sono gli Atlanta Hawks. Il leader dei Minnesota Timberwolves ha dominato con 28 punti, 13 rimbalzi e 8 assist, accompagnato dai 25 di Andrew Wiggins e da altri tre compagni in doppia cifra. E dire che i T’Wolves erano anche sprofondati in un secondo quarto da 34-16 per gli Hawks, prima di rimettere a posto le cose con un secondo tempo da 71-49 grazie al contributo della panchina guidata da Jeff Teague (8 punti e 8 assist)
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Ai padroni di casa non basta il “solito” Trae Young scintillante: 37 punti e 9 assist per il playmaker di coach Pierce, che non ha tirato bene dal campo (11/28) ma ha segnato la metà delle triple dei suoi (5 su 10) e ci ha aggiunto anche 6 rimbalzi, solo uno in meno di Jabari Parker (22+7). Solo loro due però hanno chiuso in doppia cifra tra i titolari, con il solo Bruno Fernando (13 punti) in grado di superare quota 10
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INDIANA PACERS-MEMPHIS GRIZZLIES 126-114 | I Pacers vincono la settima gara casalinga delle nove giocate a Indianapolis, superando i Grizzlies grazie ai 26 punti con 11/15 al tiro di un ispirato TJ Warren. Ai suoi canestri si aggiungono i 19 di Jeremy Lamb e i 14 e 8 assist di Malcolm Brogdon. Indiana chiude con 126 punti totali, il massimo raccolto in stagione. I Pacers tirano con il 54.3% di squadra e il 54.5% da tre punti: una prestazione da record, con 18 canestri da lontano che sono la seconda migliore di sempre nella storia della franchigia
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Nonostante la sconfitta, tirano un sospiro di sollievo in casa Grizzlies per le condizioni di Ja Morant – caduto male nel primo tempo dopo una penetrazione al ferro e costretto a essere accompagnato negli spogliatoi. Il rookie di Memphis ritorna in campo nella ripresa e chiude con 19 punti e 10 rimbalzi, mentre il miglior realizzatore degli ospiti è Jaren Jackson jr. con 28 punti – massimo in stagione per lui
DETROIT PISTONS-ORLANDO MAGIC 103-88 | Non c’è bisogno di cercare molto per trovare il motivo della vittoria dei Pistons: nel secondo tempo gli Orlando Magic hanno segnato 33 punti in tutto, pagando a carissimo prezzo l’assenza del loro terminale offensivo Nikola Vucevic. Nella ripresa i 20 punti di Luke Kennard e i 17 di Blake Griffin hanno guidato i Pistons al quinto successo casalingo di questa stagione a fronte di tre sconfitte
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Si tratta invece della settima sconfitta consecutiva in trasferta per i Magic, che non hanno mai vinto lontano da casa in questa stagione. I 17 punti di Evan Fournier e i 16 di Markelle Fultz sono superati solo dai 19 dalla panchina di Terrence Ross, ma è evidente che questa squadra abbia enormi limiti offensivi anche considerando le pesanti assenze (oltre al già citato Vucevic mancava anche Aaron Gordon)
CLEVELAND CAVALIERS-BROOKLYN NETS 106-108 | C’è sempre la firma di Spencer Dinwiddie sui successi dei Brooklyn Nets. Questa volta il playmaker di coach Atkinson manda a segno il canestro che spezza la parità a 1.9 secondi dal termine, prendendosi un comodo tiro dalla media distanza per propiziare la quarta vittoria consecutiva dei suoi – sempre privi di Kyrie Irving. Dinwiddie ha festeggiato al meglio il premio come giocatore della settimana segnando 23 punti, seguito dalla doppia doppia da 22+21 di Jarrett Allen (sua anche una stoppata decisiva), i 19 di Joe Harris e i 18 di Taurean Prince
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Ai Cavs, sempre privi di Kevin Love per problemi alla schiena, non è servito rientrare da -9 in meno di due minuti, trovando il pareggio con un libero di Collin Sexton (che ha poi fallito quello del sorpasso) e lasciando spazio alla prodezza di Dinwiddie. I 23 punti di Jordan Clarkson e i 20+13 di Larry Nance non hanno impedito la settima sconfitta nelle ultime otto