Il n°23 dei Lakers ha risposta via Instagram alle lamentele che gli sono piovute addosso dopo l'esultanza da scalzo a bordocampo durante il trionfo a Salt Lake City: "Ho regalato le scarpe a dei bambini per renderli felici, ma questo è il mondo d'odio in cui viviamo"
La sua esultanza con tanto di invasione di campo scalzo e gioioso non è passata inosservata. Contro LeBron James nel finale di partita trionfale con i Jazz si sono scagliati in molti, soprattutto Matt Harpring – ex giocatore NBA e commentatore delle partite degli Utah Jazz. La doppia giocata difensiva dei Lakers, combattivi anche sul +20 a protezione del ferro, ha fatto impazzire di gioia il n°23 gialloviola che saltellando è spuntato sul parquet con i calzini in bella mostra. Una grave mancanza di rispetto secondo alcuni, che però trova motivazione nel fatto che LeBron – tornato in panchina a partita ormai finita – aveva regalato le sue scarpe a dei bambini a bordocampo. Quello che dunque è stato definito come “un atteggiamento di disprezzo”, ha ben altre ragioni alla sua base, come sottolineato dallo stesso James in un lungo post su Instagram: “Immaginate di fare il vostro lavoro al più alto livello, felici di poter donare le vostre scarpe a ragazze e ragazzi che tu speri di poter ispirare e rendere orgogliosi per una sera, e in seguito ritrovarsi a gioire assieme ai propri compagni perché sei felice di vederli in campo così combattivi e vincenti. Pensate poi di essere criticati mentre lo state facendo: questo è il mondo nel quale ci ritroviamo a vivere. Il pensare sempre male, l’energia negativa, l’odio e tutto il resto di chi proverà sempre ad affossarti durante il tuo percorso, mentre a te tocca trovare il modo di gestire tutto questo. Il mio modo di farlo è quello di dire soltanto “Grazie”, continuando a spingere al massimo. Vivi, ridi, ama”. Un messaggio chiaro, per cercare di porre fine all’ennesima discussione nata attorno al n°23 dei Lakers.
La risposta di Harpring e le sfide sul parquet del passato contro LeBron
Lo stesso Harpring ha replicato via Twitter, cercando di spiegare le ragioni della sua lamentela in telecronaca che ha scatenato l’ennesima polemica contro LeBron. “Non ho alcun tipo di problema in merito, infatti sono il primo ad applaudire la tua generosità e l’ispirazione che generi negli altri”, spiega l’ex giocatore di Magic, Cavaliers, Sixers e soprattutto Jazz – con cui ha giocato le ultime sette stagioni prima del ritiro nel 2009. “Il mio lavoro è quello di commentare partite di pallacanestro, non giudicare la vita delle persone”. Una situazione scomoda per chi anche in campo in passato ha incrociato James ed è stato costretto a pagarne in qualche modo le conseguenze: nelle otto partite in cui LeBron ha sfidato Utah con Harpring in campo sono arrivate 6 vittorie per James e 2 per i Jazz. L’attuale telecronista non è mai andato oltre gli 11 punti segnati in queste sfide, mentre LeBron (all’epoca giocatore dei Cleveland Cavaliers) si è tolto qualche soddisfazione, mettendo a referto anche un match da 51 punti e 8 assist a soli 21 anni in trasferta: chissà come l’Harpring telecronista avrebbe commentato quella super prestazione.