In Evidenza
Tutte le sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

NBA, Ja Morant e la paura degli infortuni: "Togliamo i cameramen da sotto canestro"

NBA
©Getty

Dopo lo scontro sotto canestro con un cameraman nella sfida contro Indiana, la seconda scelta al Draft dei Grizzlies è rimasto fuori per quattro gare causa infortunio. Un rischio per tutti i giocatori che come lui vanno spesso al ferro: "Pensiamo alla sicurezza di chi è in campo, le riprese vengono bene anche se fatte dal parcheggio"

Condividi:

Dieci giorni fuori, quattro partite saltate e un dolore alla schiena che fortunatamente ha smesso di tormentarlo. Ja Morant però, principale candidato al premio di rookie dell’anno dopo quasi due mesi di regular season, sta imparando a prendere confidenza con il parquet NBA, con le sue dimensioni e con gli ostacoli posti anche al di là della linea di fondocampo. A partire dai cameramen, come quello contro cui è andato a scontrarsi prima di uscire infortunato nella sfida con i Pacers. La sua esplosività lo espone più degli altri super atleti in campo a correre il rischio di inciampare e rischiare un infortunio evitabile qualora ci fosse più spazio sotto i tabelloni: “È complicato perché sei costretto a controllarti, a contenere il salto nel momento in cui punti al ferro. Ma al tempo stesso, non voglio pensare all’infortunio, al fatto che qualcosa può andare storto e limitare il mio gioco per questo – racconta in un’intervista a Yahoo Sport – è una situazione difficile con la quale convivere”. Insomma, non si può sacrificare la resa dei giocatori per lasciare spazio a fotografi e operatori TV a ridosso delle linee. “Con le telecamere di oggi è facile fare una buona ripresa anche dal parcheggio volendo. Penso prima di tutto alla sicurezza dei giocatori, dovrebbe essere l’obiettivo di tutti. Appena valuto quale sia lo spazio necessario per attaccare il canestro, mi rendo conto che andrei a finire addosso a qualcuno. Per un penetratore come me l’infortunio è davvero dietro l’angolo”.