
NBA, risultati della notte: Jokic batte Doncic, super sfida tra Harden e Young
Denver vince in volata a Dallas grazie a un canestro di Jokic a 7.9 secondi dal termine. Tripla doppia da oltre 40 punti sia per Harden che per Young (prima volta nella storia NBA), nel successo di Houston ad Atlanta. Importante vittoria di San Antonio a Boston, due minuti sul parquet e 0 punti per Belinelli. Miami batte Indiana, New Orleans passa a Chicago (3 punti di Melli). Di seguito i risultati e gli highlights della notte

DALLAS MAVERICKS-DENVER NUGGETS 106-107 | Partita combattuta e divertente vinta con merito da Denver in volata grazie a un canestro di Nikola Jokic arrivato a 7.9 secondi dalla sirena - ciliegina su una torta fatta di canestri, rimbalzi, un super secondo tempo e tante giocate decisive. Dallas perde così la quarta sfida delle ultime sei, a corto di energie in un finale in cui è pesata l’assenza di Kristaps Porzingis per la quinta partita consecutiva
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Jokic chiude con 33 punti a referto - 26 dei quali arrivati nel secondo tempo - conditi con 6 rimbalzi, 7 assist e 4 triple. Il migliore dei modi per terminare un giro di cinque trasferte consecutive, con i Nuggets rimasti saldamente al secondo posto a Ovest davanti a Rockets e Clippers
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Luka Doncic invece si ferma a un rimbalzo dalla tripla doppia, autore di 27 punti e 10 assist in una partita da 11/24 dal campo e tanti errori dalla lunga distanza (1/7 alla sirena). Dallas tira con più del 50% di squadra, ma non bastano i 16 punti di Powell e i 15 di Hardaway Jr. - rientrato dopo una decina di giorni fuori

ATLANTA HAWKS-HOUSTON ROCKETS 115-122 | Vittoria meno semplice del previsto per i Rockets, impegnati sul campo della peggior squadra a livello di record di tutta la NBA. James Harden segna 22 punti nel solo primo quarto, regalando a Houston ben 16 lunghezze di margine al primo intervallo, ma Atlanta resta sempre in partita fino alla fine. Gli Hawks si riportano sul -3 nell’ultimo minuto di gara e soltanto quattro liberi a bersaglio del Barba permettono ai texani di prendersi il terzo successo in fila
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Harden chiude con 41 punti e tripla doppia una partita non semplice al tiro: 9/34 dal campo e soltanto 4/20 dall’arco. Per il Barba è la sesta gara in carriera con almeno 15 errori dalla lunga distanza - tutto il resto dei giocatori NBA nella storia messi insieme ne hanno soltanto tre. Seconda tripla doppia stagionale per Harden, arrivata pochi giorni dopo quella con Philadelphia (sempre oltre quota 40 punti) grazie ai 10 assist e 10 rimbalzi raccolti
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Super Trae Young ancora una volta non basta agli Hawks per evitare la sconfitta numero 13 nelle ultime 15 gare: per il talento di Atlanta sono 42 punti, 13 rimbalzi e 10 assist in un avvincente testa a testa con James Harden. Per la prima volta nella storia NBA infatti due giocatori chiudono in tripla doppia oltre i 40 punti nella stessa partita
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BOSTON CELTICS-SAN ANTONIO SPURS 114-129 | Successo meritato degli Spurs a Boston che dopo aver battuto Milwaukee conquistano un’altra vittoria di grande prestigio. Merito del perfetto avvio di gara al TD Garden: 22-3 di parziale che ha segnato il match per tutto il resto dei 48 minuti, con Boston sempre impegnata in un inseguimento mai completato
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Alla sirena finale sono 30 i punti a referto di DeMar DeRozan, miglior realizzatore di una squadra con ben sei giocatori in doppia cifra. Soltanto due minuti trascorsi in campo nel finale da Marco Belinelli, ai margini della rotazione di San Antonio in queste ultime gare e unico del roster texano a non partecipare alla super prestazione di squadra (oltre il 55% complessivo) con punti a referto
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Da segnalare anche l’espulsione del rientrante Kemba Walker - allontanato dagli arbitri per doppio tecnico a causa delle veementi proteste dell’ex giocatore degli Hornets. Una decisione che ha fatto infuriare il pubblico dei Celtics, tanto da portare “un tifoso” ben oltre il consentito e lanciare una birra dall’alto verso la panchina di San Antonio. “Chiedo scusa per il pessimo spettacolo”, commenta coach Stevens a fine partita
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INDIANA PACERS-MIAMI HEAT 108-122 | Coach Spoelstra sa bene come motivare i suoi ragazzi, definiti mediocri in trasferta e subito pronti a rispondere al proprio allenatore con una prestazione di squadra convincente su un campo difficile come quello di Indianapolis. Nasce così la vittoria di Miami, che chiude con ben sette giocatori in doppia cifra - guidati dai 19 punti di Tyler Herro e dai 18 a testa di Bam Adebayo e Duncan Robinson
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Una gara che cambia passo nel terzo quarto, a seguito di un doppio scontro ravvicinato tra Jimmy Butler e TJ Warren che porta all’allontanamento del giocatore dei Pacers dal parquet dopo un applauso ironico rivolto all’ex Sixers. “La verità è che lui non accetta il fatto che io posso marcarlo, mentre Warren non sa come fermarmi. Ci vediamo a marzo”, chiosa Butler al termine di una gara da 14 punti, 6 assist, 7 rimbalzi e soltanto 6 tentativi totali dal campo
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NEW ORLEANS PELICANS-CHICAGO BULLS 123-108 | Prestazione da All-Star per Brandon Ingram, autore di 29 punti, 11 assist e 8 rimbalzi nel successo dei Pelicans a Chicago. A scavare il solco è il parziale da 44-27 con cui New Orleans scappa via nel terzo quarto, condannando i Bulls alla quinta sconfitta in fila. Non bastano ai padroni di casa i 32 punti di un ispirato Zach LaVine, a caccia di una convocazione all’All-Star Game che si terrà proprio allo United Center tra poco più di un mese
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Sono 3 i punti messi a referto da Nicolò Melli, abile nel portare a casa un canestro più fallo in una partita nella quale ha ritrovato un po' di ritmo e spazio. Dieci minuti sul parquet in questo momento sembrano essere il massimo che coach Gentry è disposto a concedergli, ma con l'esordio di Zion WIlliamson potrebbero cambiare molte cose all'interno della rotazione di New Orleans
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GOLDEN STATE WARRIORS-MILWAUKEE BUCKS 98-107 | Vittoria meno semplice del previsto per la miglior squadra NBA, impegnata in trasferta in una sfida che fino alla passata regular season sarebbe stata garanzia di spettacolo. Golden State però sta affrontando una stagione molto complicata, ma i giovani messi in campo da Steve Kerr si battono per oltre 45 minuti, guidati dai 19 punti di Alec Burks e Glenn Robinson III, oltre che dai 15 di Damion Lee (fresco di rinnovo contrattuale): non basta però a evitare la terza sconfitta in fila in casa, la sesta consecutiva in una stagione da incubo a livello di risultati
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Sono 32 le doppie doppie nella stagione di Giannis Antetokounmpo, che sbaglia un po’ dalla lunga distanza (soltanto 1/7 da tre punti), ma chiude lo stesso con 30 punti a referto in 32 minuti, conditi con 13 rimbalzi, 4 assist e le solite giocate d’intensità alla guida di un quintetto con quattro giocatori oltre quota 12 punti segnati. Con questo successo sono 33 vittorie e soltanto 6 sconfitte: Milwaukee evita di nuovo di perdere due gare in fila e si conferma la miglior squadra NBA
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CHARLOTTE HORNETS-TORONTO RAPTORS 110-112 OT | In una stagione piena di infortuni e con il roster rimaneggiato, Terence Davis sta diventando sempre più il volto della “resistenza” dei Raptors – mai domi e abili a vincere all’overtime a Charlotte una partita fondamentale. Il giocatore non scelto da nessuno al Draft 2019 si gode la prima partita da titolare in NBA segnando 23 punti conditi con 11 rimbalzi – miglior realizzatore al pari di Serge Ibaka che mette la firma sui due tiri liberi che a 5.1 secondi dalla fine del supplementare permettono ai Raptors di prendersi la quarta vittoria nelle ultime 7 sfide
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Dall’altra parte invece non bastano i 27 punti di Terry Rozier e i 26 di Miles Bridges agli Hornets per evitare l’ottava sconfitta nelle ultime dieci gare: la tripla della point guard ex Celtics sulla sirena dell’overtime infatti è corta, preludio alle storie tese proprio tra lo stesso Rozier e Davis; allontanati dai compagni mentre continuavano a dirsene di tutti i colori. Una tensione di cui entrambi non hanno voluto parlare a fine gara: meglio pensare direttamente alla prossima sfida

UTAH JAZZ-NEW YORK KNICKS 128-104 | Emmanuel Mudiay si toglie un bel sassolino dalla scarpa contro la sua ex squadra, segna 20 punti (massimo in stagione) e si prende per una volta il ruolo del miglior realizzatore dei Jazz contro la sua ex squadra. Oltre a lui, sono 16 punti e 16 rimbalzi per Rudy Gobert, 20 complessivi per Bojan Bogdanovic e “soltanto” 16 per Donovan Mitchell – che resta in campo soltanto 25 minuti e tira un po’ il fiato. La sostanza per Utah non cambia: per la squadra di Salt Lake City è la settima vittoria in fila, la n°12 nelle ultime 13 partite
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Dall’altra parte ennesima prestazione da dimenticare per i Knicks – sotto di dieci lunghezze dopo il primo quarto e mai realmente in partita. Alla sirena finale sono sei i giocatori in doppia cifra, guidati dai 16 punti in 19 minuti in uscita dalla panchina di Frank Ntilikina; troppo poco per dare la scossa a una squadra i cui i titolari vengono travolti dal quintetto di partenza dei Jazz

ORLANDO MAGIC-WASHINGTON WIZARDS 123-89 | Il modo migliore per congedarsi da casa e partire per il più lungo giro di trasferte della stagione: Orlando travolge senza grossi Washington e si gode una vittoria sostanzialmente mai in discussione. Alla sirena finale sono 29 punti per Nikola Vucevic con 12/20 al tiro e 9 rimbalzi a referto (e +32 di plus/minus in 28 minuti), a cui si aggiungono i 19 di Evan Fournier e i 18 arrivati a gara in corso da parte di DJ Augustin. Gli Wizards pieni di assenze causa infortunio non vanno oltre i 18 punti a testa di Brown e Schofield
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