San Antonio supera 107-102 Miami al termine di una sfida intensa e decisa anche dalle giocate di Marco Belinelli - autore di 12 punti e della tripla che nel finale regala l'allungo decisivo agli Spurs. I texani si rifanno così dopo il ko di quattro giorni fa in Florida e avvicinano l'ottavo posto a Ovest
San Antonio Spurs-Miami Heat 107-102
Partita divertente, combattuta e vinta in volata dagli Spurs contro Miami con Marco Belinelli protagonista sul parquet - autore di 12 punti e di un paio di giocate decisive nel finale. San Antonio infatti va sotto nel punteggio e dopo meno di 10 minuti è già in doppia cifra di svantaggio: non il preludio a una sconfitta, ma la motivazione in più per spingere la rimonta - guidata da un Patty Mills da 19 punti in uscita dalla panchina in una serata dedicata dagli Spurs alle comunità aborigene in suo onore. Al resto pensano nella ripresa Aldridge e DeRozan, con l’ex Raptors che per la 14esima volta in fila chiude con almeno 20 punti a referto (non riuscendo però a confermare le medie superiori al 50% dal campo). Poco importa, visto che i suoi canestri risultano lo stesso decisivi in un match in cui Miami non va oltre i 21 punti, 15 rimbalzi e 6 assist di Bam Adebayo - il migliore dei suoi in una serata complicata per gli Heat, che negli ultimi minuti sbagliano tante conclusioni aperte, incassano un letale 10-0 di parziale e non riescono più a mettere il naso avanti. Discorso diverso per Belinelli, che resta in campo nella fase cruciale del match e segna la tripla della staffa: “Mamma mia”, urla il telecronista degli Spurs, così come il pubblico dell’AT&T Center felice di celebrare un successo meritato dai padroni di casa.
Il racconto del primo tempo
La gara parte a rilento, non per colpa dei protagonisti sul parquet, ma del cronometro che un paio di volte nei primi possessi fa i capricci. Poco importa, anche perché da una parte e dall’altra i giocatori hanno il tempo di scaldare la mano in una sfida che nei primi sei minuti resta in totale equilibrio, con Jimmy Butler che delega volentieri tiri e responsabilità ai vari Nunn e Adebayo - giocatori completi e cresciuti in maniera esponenziale in questa prima metà di regular season. Dopo il primo timeout arriva il parziale firmato Miami: 11-0, con gli ospiti in doppia cifra di vantaggio grazie alle quattro triple a segno di uno scatenato Duncan Robinson dal perimetro. La differenza di energie, motivazioni e profondità appare evidente già nelle battute iniziali di partita, nonostante la tripla di Patty Mills riporti sul -7 i padroni di casa dopo 10 minuti. Dalla panchina degli Spurs non arriva Belinelli (ormai fuori dalla prima rotazione di riserve), ma arrivano energia e canestri: 31-28 in favore di Miami a fine primo quarto. La gara, giocata in casa dagli Spurs, è all’interno della giornata dedicata dai texani agli aborigeni: occasione speciale da celebrare per Mills, che a inizio secondo quarto mette in un amen sei dei 12 punti raccolti in pochi minuti, regalando a San Antonio il primo vantaggio dopo essere stati sotto in doppia cifra. Si vede anche Marco Belinelli, che colpisce da lontano e chiude al meglio il gioco da 4 punti - i primi della sua partita dopo un quarto d’ora di gioco. Le riserve dei texani funzionano meglio, così Spoelstra richiama subito Butler e compagni per ricucire lo svantaggio. La tendenza però non cambia: San Antonio continua anche con i titolari a colpire dall’arco, allungando oltre la doppia cifra prima dell’intervallo lungo. Un margine che gli Spurs non riescono a conservare negli ultimi due minuti, rosicchiato in parte da Miami. Dopo due quarti, 60-54 in favore di San Antonio.
Il racconto del secondo tempo
I titolari di Miami riprendono da dove avevano lasciato nel primo quarto, riportando in vantaggio gli Heat dopo essere stati sotto anche di 10 lunghezze. Sono quattro i giocatori tra gli ospiti in doppia cifra, con Nunn e Adebayo che continuano a mostrare grande carattere, personalità e giocate. Il 71-69 Miami a 18 minuti dal temine rispecchia al meglio il grande equilibrio sul parquet. La sfida sale clamorosamente di colpi, con giocate di intensità su entrambi i lati del campo e difese molto più aggressive: ne guadagna così lo spettacolo, con DeRozan pronto a colpire da una parte a cui risponde Nunn dall’altra. A 15 minuti della sirena l’equilibrio è totale con gli Spurs che tirano quasi il 53% dal campo e oltre il 42% dall’arco. Un testa a testa intenso, pieno di errori e giocate di alto livello da parte di entrambe le squadre: a fine terzo quarto è 86-64 Spurs, in un finale ancora tutto da decidere. A inizio quarto periodo arriva la giocata più spettacolare del match: Derrick Jones Jr. vola a rimbalzo d'attacco a schiacciare sulla testa del povero Poeltl, sovrastato dall'atletismo dell'avversario. San Antonio va sotto di due possessi, poi ritrova il vantaggio in un'altalena di canestri che accompagna le squadre fino alla sirena finale. Un testa a testa in cui lascia lo zampino anche Marco Belinelli, che firma la tripla del 10-0 di parziale che porta gli Spurs avanti di 7 lunghezze a due minuti dal termine. Una partita tutt'altro che conclusa, con Miami che va a prendersi subito quattro punti in fila, ritornando a contatto nell'ultimo minuto.