In lunetta dopo aver realizzato 16 punti nel giro di 4 minuti con 6 canestri consecutivi, il pubblico di New Orleans ha regalato a Zion Williamson il primo coro da “M-V-P! M-V-P!” al suo debutto. “Non mentirò: è stato speciale. Non penso di aver mai provato una cosa di questa grandezza” ha detto un po’ emozionato dopo la partita
“È stato tutto quello che ho sempre sognato, tranne la sconfitta”. Zion Williamson è ancora un ragazzo di neanche 20 anni, ma porta sulle spalle le aspettative di una lega intera che da lui si aspetta qualcosa di speciale ogni volta che scende in campo. Quella contro i San Antonio Spurs era la sua prima di regular season in NBA e stava andando male, segnando solo 5 punti con 4 palle perse nei primi tre quarti. Poi però è arrivata la frazione finale, e Williamson si è acceso segnando sei canestri in fila di cui quattro da tre punti, portando addirittura i Pelicans avanti nel punteggio dopo una gara quasi tutta in doppia cifra di svantaggio. Quando al termine dei suoi quattro minuti di follia si è guadagnato un viaggio in lunetta, il pubblico di New Orleans non si è fatto sfuggire l’occasione di tributargli il primo coro di “M-V-P! M-V-P!” della sua carriera — e c’è da scommettere che non sarà l’ultimo. “Non mentirò, è stato diverso da qualsiasi cosa io abbia mai provato” ha detto dopo la gara. “Non penso di aver mai ricevuto una cosa di questa grandezza. L’energia di questo pubblico e di questa città è stata elettrica e sono grato per quello che mi hanno dato”. La sua uscita dal campo è arrivata però poco dopo, visto che il limite — probabilmente di 15 minuti — prefissato dallo staff medico era già stato superato, costringendo coach Alvin Gentry a toglierlo dal campo. “È stata molto dura” ha ammesso Williamson. “Ho 19 anni. In quel momento, onestamente, non pensavo a lungo termine, ma solo a vincere la partita. È stata molto dura”. È però un segno di maturità che abbia accettato la decisione dei medici senza fiatare, anche se l’energia della partita lo avrebbe portato — comprensibilmente — a voler rimanere ancora sul parquet. È stato solo l’inizio: i Pelicans sperano di poter vivere ancora tante serate come quella del debutto di Zion Williamson.