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Kobe Bryant, ripulito lo Staples Center di Los Angeles: palloni, pupazzi e non solo

ADDIO KOBE

Ben 1.323 palloni, 25.000 candele, 5.000 cartelli e bandiere, 500 peluches: sono queste le cifre della raccolta effettuata fuori dall'arena di Los Angeles per rimuovere tutti gli oggetti che i tifosi hanno lasciato per ricordare il Black Mamba

Dopo quasi dieci giorni di veglia continua e di pellegrinaggio da parte di centinaia di migliaia di tifosi fuori dallo Staples Center, è stato sgomberato lo spazio che nei pressi dell’arena dei Lakers era stato adibito a vero e proprio luogo di preghiera per ricordare Kobe Bryant, sua figlia Gianna e le altre sette vittime del tragico incidente in elicottero che ha sconvolto l’intero mondo dello sport e non soltanto la NBA. Una conta enorme quella fatta dagli addetti alla pulizia del comune di Los Angeles, che hanno raccolto più di 1.300 palloni da basket, 5.000 cartelli con dediche di ogni tipo e in ogni lingua e oltre 25.000 candele accese per non spegnere mai la luce su una leggenda della pallacanestro come il Black Mamba. La rimozione è iniziata alle 4 del mattino, nel momento di minima affluenza: sono stati raccolti 1.353 palloni da pallacanestro, 14 stendardi, 5.000 tra lettere, cartelli e bandiere, più di 500 pupazzi e 350 paia di scarpe – stando a quanto raccontato dal presidente dello Staples Center Lee Zeidman. La rimozione però non ha rallentato in alcun modo il continuo flusso di persone fuori dall’arena, come raccontato dagli addetti che si ritrovano a raccogliere altri oggetti lasciati lì in onore di Kobe. È stato inoltre comunicato che tutta la roba verrà catalogata, conservata e dove possibile donata ai più bisognosi, facendo così quanto richiesto dalla famiglia Bryant che ha continuato a ringraziare tutti per l’affetto.