
NBA, ora è ufficiale: Kobe Bryant, Tim Duncan e Kevin Garnett saranno nella Hall of Fame
Insieme al terzetto di superstar NBA durante la cerimonia di fine agosto a Springfield entreranno nella Hall of Fame anche l'allenatore dei Rockets campioni NBA Rudy Tomjanovich, Eddie Sutton, Tamika Catchings, Kim Mulkey e Barbara Stevens. Con loro anche l'ex n°1 FIBA Patrick Baumann, scomparso nell'ottobre 2018

Prima indicati solo come i “finalisti”, ora - dopo aver ottenuto almeno 18 voti su un totale di 24 - la classe 2020 per la Hall of Fame di Springfield ha ricevuto formalmente il lasciapassare per entrare nell'arca di gloria del basket mondiale. La cerimonia di induzione si terrà in Massachusetts il prossimo 29 agosto

KOBE BRYANT | Il nome ovviamente più atteso è quello di Kobe Bryant, al primo anno di eleggibilità possibile, una candidatura resa ancora più significativa dalla assurda tragedia in cui l’ex campione dei Lakers ha perso la vita. I cinque titoli NBA vinti, il premio di MVP, le due medaglie d’oro olimpiche, le 18 convocazioni per l’All-Star Game e mille altri trofei rendono la sua inclusione nella Hall of Fame una certezza
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TIM DUNCAN | Oggi siede al fianco di coach Gregg Popovich sulla panchina degli Spurs, ma Tim Duncan per anni ha giocato e vinto proprio agli ordini di Pop: 5 titoli NBA, 3 volte MVP delle finali, 2 volte MVP NBA, 15 apparizioni all’All-Star Game e la sua maglia già ritirata all’AT&T Center di San Antonio.

KEVIN GARNETT | Praticamente da solo ha messo Minnesota sulla mappa NBA, meritandosi anche il titolo di MVP NBA in maglia Timberwolves nel 2004. Poi però per mettersi l’anello al dito ha dovuto raggiungere Paul Pierce e Ray Allen ai Celtics: campione NBA nel 2008, 15 volte All-Star, miglior difensore NBA nel 2008, “The Big Ticket” è senza dubbio un campione da Hall of Fame

TAMIKA CATCHINGS | Come per Bryant e Duncan, tutta la carriera in una sola squadra, nel caso della Catchings le Indiana Fever. Campionessa WNBA e MVP della serie finale nel 2012, è stata votata miglior giocatrice della lega l’anno precedente, e nella sua carriera conta anche 10 apparizioni all’All-Star Game, il titolo di rookie dell’anno WNBA e (per ben 5 volte) quello di miglior difensore della lega

RUDY TOMJANOVICH | Per “Rudy T” 34 stagioni spese all’interno dell’organizzazione degli Houston Rockets, prima da giocatore, poi da assistente allenatore e quindi da head coach, dal 1992 al 2003, quando ha vinto due titoli NBA alla guida della squadra guidata in campo da Hakeem Olajuwon. Nel suo palmares anche la medaglia d’oro olimpica del 2000 a Sydney

EDDIE SUTTON | Una leggenda delle panchine collegiali, votato 4 volte miglior allenatore NCAA alla guida di Chreighton, Arkansas, Kentucky e poi Oklahoma State, dove è rimasto per 16 stagioni. Nella sua carriera ha guidato ognuna di queste università al torneo NCAA raggiungendo tre volte le Final Four

KIM MULKEY | Tre titoli NCAA (nel 2005, nel 2012 e poi ancora nel 2019) a capo delle Baylor Bears (che guida dal 2000), la Mulkey è al terzo posto all-time per percentuale di vittorie in panchina. Per lei 17 apparizioni al torneo NCAA, il titolo di allenatrice dell’anno nel 2012 e la distinzione di essere l’unica persona ad aver vinto un titolo nazionale in campo, in panchina da assistente e in panchina da capo allenatrice

PATRICK BAUMANN | A lungo a capo della FIBA, di cui è stato Segretario Generale dal 2002, è venuto a mancare a soli 51 anni in seguito a un attacco cardiaco. Membro anche del CIO, è (anche) merito suo l'esplosione e l'approdo a disciplina olimpica delle competizioni di basket 3 vs. 3