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Coronavirus, buone notizie in casa Lakers: tutti negativi al Covid-19

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©Getty

In un comunicato ufficiale, la franchigia di Los Angeles ha spiegato che dopo 14 giorni di quarantena nessun componente del roster presenta più sintomi. Neanche i due giocatori risultati positivi (e rimasti anonimi) due settimane fa

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Due settimane dopo che due giocatori dei Los Angeles Lakers - rimasti sempre nell’anonimato - sono risultati positivi al coronavirus, la squadra ha annunciato che tutti i componenti del roster, rimasti da quel momento in quarantena, non presentano più sintomi. A seguito della positività di ben quattro giocatori dei Brooklyn Nets - tra cui Kevin Durant - i Lakers si erano mossi con rapidità per testare tutti i giocatori, dopo che la squadra di New York era stata ospite allo Staples Center lo scorso 10 marzo; poche ore prima che il caso Rudy Gobert portasse alla sospensione della regular season. I tamponi sono stati fatti a 14 dei 17 giocatori che compongono il roster - quelli presenti alla sfida con i Nets - e dopo due giorni d’attesa, i risultati avevano portato lo staff medico dei Lakers a intensificare i controlli su base quotidiana a buona parte dei componenti della franchigia. Un isolamento necessario, iniziato sin dal momento in cui sono stati effettuati i test: “Credo che le persone non abbiano ben capito quanto sia seria la questione - aveva commentato Alex Caruso qualche giorno fa durante un’intervista a ESPN - non si può prendere sottogamba una malattia del genere. Tutti dicono che il test è fastidio e in parte certamente non è piacevole. Bisogna però capire che al momento è un male necessario”. Con oltre 160.000 contagiati negli USA e quasi 3.000 morti già accertati, la quarantena e il tampone appaiono come dei mali necessari e minimi a cui doversi sottoporre.