
NBA, JJ Redick: sei nomi (e sei qualità) per costruire il tiratore perfetto
Fin da quando è entrato nella lega è uno dei migliori tiratori che la NBA abbia mai visto. Ma chiamato a costruire "il tiratore perfetto" - dalla forma al raggio di tiro, dall'equilibrio alla fiducia - il giocatore di New Orleans ruberebbe queste caratteristiche a questi suoi avversari

Da quando è entrato nella lega nel 2006, JJ Redick tira da tre con il 41.6% su quasi 5 triple a sera e nella stagione fermata dal coronavirus la guardia dei Pelicans stava facendo ancora meglio (oltre il 45% su più di 6 tentativi a partita). In lunetta? Ha l’89.1% in carriera. Insomma: se si discute di tiratori, quando parla Redick meglio ascoltare. Ecco come costruisce il tiratore perfetto

RAGGIO DI TIRO: DAMIAN LILLARD | Quasi inutile specificare il perché. È vero, ci sono tanti tiratori capaci di mandare a bersaglio una "deep 3" — da Trae Young a Luka Doncic a Steph Curry — ma per precisione e senso scenico un tiro da nove metri che parte dalle mani di Lillard sembra un buon tiro

FORMA: KLAY THOMPSON | Come si dice negli Stati Uniti: “text book jumpshot”, il tiro come si insegna nei manuali. Stilisticamente perfetto, ineccepibile, l’angolo retto tra polso e avambraccio, l’angolo retto al gomito, il “follow through” nel rilascio, la capacità di non dover abbassare il pallone per caricare il tiro. Non a caso è uno degli “Splash Brothers”

EQUILIBRIO: DONOVAN MITCHELL | Le grandi doti atletiche del n°45 degli Utah Jazz gli permettono di concludere un uno-contro-uno con un buon tiro anche in movimento, in salto e in una situazione dinamica. Una caratteristica che rende Mitchell spesso immarcabile

CAPACITÀ DI SALTO: RAY ALLEN | Avrebbe potuto tranquillamente stare al posto di Klay Thompson alla voce “forma”, ma Redick sceglie di premiare “He Got Game” per la sua elevazione al tiro che gli permetteva di lasciar andare la palla da altezze spesse proibitive per gli avversari, anche grazie a un rilascio velocissimo

MOVIMENTO DI PIEDI: JJ REDICK | Il giocatore dei Pels ruba una propria caratteristica nel costruire il tiratore infallibile: la capacità di muovere i piedi, metterli velocemente a posto (soprattutto in uscita dai blocchi) e averli sempre rivolti verso il canestro anche in situazioni dinamiche. È dai piedi (e dalle gambe) che prende forma il tiro, prima ancora di arrivare alla meccanica di tiro