
NBA, Winslow e Bagley ultimi infortunati: tutti quelli che non saranno in campo a Orlando
Memphis non vedrà l'esordio di Justise Winslow, infortunatosi all'anca; Sacramento dovrà continuare a fare a meno di Marvin Bagley III, che si è girato una caviglia. Washington non potrà contare sulla sua star (Bradley Beal), mentre Brooklyn manda a Orlando un roster decimato e quasi irriconoscibile. Ecco tutti gli assenti nella bolla, alla ripresa del campionato

JUSTISE WINSLOW, MEMPHIS GRIZZLIES | INFORTUNIO | Arrivato a Memphis in febbraio, non aveva mai giocato perché impegnato a recuperare da un infortunio alla schiena. Ora è arrivato quello all’anca — sostenuto durante gli allenamenti nella bolla di Orlando — che chiude anticipatamente la sua stagione. Tornerà in campo solo nel prossimo campionato

MARVIN BAGLEY, SACRAMENTEO KINGS | INFORTUNIO | Una distorsione al piede destro — riportata in allenamento mettendo il proprio piede sopra quello di un compagno — ha tolto definitivamente dai giochi l’ex seconda scelta assoluta al Draft 2018. Per lui una stagione davvero travagliata, che lo ha visto in campo soltanto in 13 gare

BRADLEY BEAL, WASHINGTON WIZARDS | RECUPERO INFORTUNIO | Un problema alla spalla che lo ha tormentato per tutta la stagione (senza però impedirgli di segnare 30.5 punti di media…) ha consigliato la squadra e il giocatore di tutelare la salute fisica a lungo termine del n°3 degli Wizards: “Non vogliamo rischiarlo”, ha fatto sapere il general manager Tommy Sheppard. Il sogno playoff di Washington si allontana ancora di più

DEANDRE JORDAN, BROOKLYN NETS | COVID | Il primo giocatore dei Nets a dare forfeit in seguito alla propria positività al coronavirus è il centro ex Clippers, che così lascia a Jarrett Allen il compito di ancorare il centro area dei bianconeri.

SPENCER DINWIDDIE, BROOKLYN NETS | COVID | Il 7 luglio l’annuncio della sua positività al coronavirus e la conseguente decisione di non partire per Orlando con la squadra, decisione presa “in accordo con lo staff medico, nel miglior interesse mio e della squadra”. I Nets perdono il loro secondo miglior marcatore (e il primo è Kyrie Irving, out) e il miglior passatore

TAUREAN PRINCE, BROOKLYN NETS | COVID | La positività al test (annunciata l’8 luglio) ha reso impossibile un eventuale ritorno in campo al massimo della sua forma fisica di quest’ala piccola capace di partire in quintetto in 61 delle 64 gare stagionali. I Nets hanno valutato troppo lunghi i tempi — con la quarantena, i nuovi test, e l’eventuale lavoro in palestra di recupero fisico — per aver Prince in campo a fine luglio

WILSON CHANDLER, BROOKLYN NETS | MOTIVI FAMILIARI | Assente (per squalifica) già durante le prime 25 gare stagionali, l’annata di Chandler a Brooklyn si conclude ancora fuori roster (solo 35 gare disputate in totale), per la decisione del giocatore di “restare con la famiglia e in particolare con la nonna che lo ha cresciuto”. “La loro salute viene al primo posto”, ha detto il giocatore: “Ringrazio i Nets per appoggiare la mia scelta”

NIC CLAXTON, BROOKLYN NETS | INFORTUNIO | Un’operazione alla spalla sinistra ha messo anticipatamente fine alla brevissima (solo 15 gare disputate) seppur promettente stagione d’esordio del lungo di Brooklyn: anche per lui si parla di un ritorno in campo solo per il prossimo campionato

MICHAEL BEASLEY, BROOKLYN NETS | COVID | Era arrivato ai Nets come sostituto per le mille assenze sostenute dalla squadra di coach Vaughn, ma non è durato molto a roster: la positività al test ha costretto Brooklyn ad allontanarlo dal gruppo, scegliendo poi di non inserirlo nel roster definitivo comunicato alla lega

KYRIE IRVING, BROOKLYN NETS | RECUPERO INFORTUNIO | I Nets lo hanno avuto in campo solo 20 partite, per via di continui infortuni che hanno condizionato pesantemente la sua prima stagione a Brooklyn. E con la sua salute a lungo termine come obiettivo primario — per averlo in piena forma al via della prossima stagione — i Nets non hanno fatto pressioni per il suo ritorno in campo a Orlando

KEVIN DURANT, BROOKLYN NETS | RECUPERO INFORTUNIO | Quanto detto per Irving vale anche per l’altra grande superstar attesa a Brooklyn, con la sola differenza che l’ex Warriors in maglia Nets non ha giocato ancora neppure un minuto. Il suo esordio, attesissimo, sarà nella stagione 2020-21

AVERY BRADLEY, LOS ANGELES LAKERS | MOTIVI FAMILIARI | Le motivazioni per l’assenza della guardia dei Lakers a Orlando hanno a che vedere principalmente con la salute di uno dei suoi tre figli — Liam, di 6 anni — affetto da problemi respiratori cronici. Per questo (“Il benessere della mia famiglia viene prima di tutto”) LeBron e compagni perdono un importante pezzo del loro quintetto base

DAVIS BERTANS, WASHINGTON WIZARDS | MOTIVI CONTRATTUALI | Una delle assenze che ha fatto più discutere, perché il lettone ha scelto di rinunciare a scendere in campo per tutelare il suo valore di mercato (evitando possibile infortuni) in un’estate che lo vedrà unrestricted free agent. Washington si è detta d’accordo: e farà di tutto per trattenere la giovane ala, sempre più pericoloso da oltre l’arco

WILLIE CAULEY-STEIN, DALLAS MAVERICKS | MOTIVI FAMILIARI | Il lungo ex Kentucky e la sua compagna aspettano un bambino entro la fine di luglio: per questo Cauley-Stein — chiamato in teoria a rimpiazzare Dwight Powell, infortunato — non sarà a Orlando in maglia Mavericks, lasciando un po’ corta la rotazione lunghi di coach Carlisle

THABO SEFOLOSHA, HOUSTON ROCKETS | MOTIVI PERSONALI | Schierato da coach D’Antoni in 41 gare (ma poco più di 10 minuti a sera), lo svizzero non aveva visto campo in 7 delle ultime 10 partite disputate. E con il 1 luglio ha immediatamente annunciato di non aver intenzione di prendere parte al segmento finale di stagione organizzato dalla NBA a Orlando

ZHAIRE SMITH, PHILADELPHIA 76ERS | INFORTUNIO | Stagione (anzi, carriera) super travagliata per lui fino a questo punto: 13 partite soltanto disputate in due anni, di cui solo 7 nel campionato in corso. Che Smith non concluderà a Orlando, per via di un frammento osseo presente nel suo ginocchio sinistro che lo tormenta da tempo. È atteso al via sano per la prossima stagione

TREVOR ARIZA, PORTLAND TRAIL BLAZERS | MOTIVI FAMILIARI | Il veterano dei Blazers è coinvolto in un caso giudiziario sulla custodia del proprio figlio 12enne e la madre del ragazzo — su ordine dello stesso tribunale — è chiamata a concedere al padre un periodo di un mese nel quale poter continuativamente visitare il figlio. Quando però quel periodo coincide con il ritorno in campo per i Blazers questo vuol dire addio Ariza