
NBA, niente tifosi a Orlando? La soluzione della lega è iper-tecnologica. FOTO
I tifosi non potranno essere fisicamente a Orlando, ma grazie a un “muro” di schermi attorno al campo 320 fan avranno la possibilità di assistere alle partite in collegamento grazie al “Together Mode”, mentre gli altri potranno far sentire la propria voce attraverso le app della lega. “Nulla può replicare la presenza fisica, ma vogliamo esplorare nuove soluzioni” ha detto la NBA

Lo slogan della NBA non poteva essere più azzeccato. Nella bolla di Orlando sarà un “Whole New Game”, un gioco completamente nuovo, e non potrebbe essere altrimenti visti i rigidi protocolli per evitare la diffusione del coronavirus e, soprattutto, l’assenza dei tifosi sugli spalti. Una mancanza a cui la lega cercherà di porre rimedio con una soluzione iper-tecnologica: una serie di maxischermi lunghi cinque metri attorno al campo con i tifosi in collegamento

32 FILE DA DIECI TIFOSI | Il Michelob Ultra Courtside, visibile sia ai giocatori presenti nell’arena che agli spettatori da casa, permetterà a 320 fortunati tifosi di interagire con il campo, sia con la propria immagine (a cui verrà ritagliato automaticamente lo sfondo dando l’impressione che siano seduti su una poltroncina come all’arena) che con la voce (pur con una lieve differita per evitare spiacevoli inconvenienti). Una sezione sarà riservata alle famiglie dei giocatori e un’altra ai vincitori dei contest dello sponsor Michelob

TOGETHER MODE | I membri di ciascuna fila, poi, potranno interagire tra di loro in collegamento su Microsoft Teams, che ha creato la modalità “Together Mode” proprio per occasioni come quella delle partite. “Essendo assegnati a una fila, si può parlare coi propri ‘vicini di posto’ proprio come all’arena, immergendosi ancora di più nella partita pur non potendoci essere fisicamente” ha detto a Forbes Jared Spataro, vice-presidente corporate di Microsoft 365

INTERAZIONI DA CASA | Anche chi non è tra i 320 fortunati potrà interagire con la partita. Durante le partite, la NBA farà partire delle sfide a cui i tifosi da casa potranno interagire attraverso l’app della lega, il sito ufficiale e gli hashtag su Twitter, con i risultati che verranno poi mostrati sia sugli schermi in campo che durante le messe in onda delle partite. “L’obiettivo è renderla un’esperienza unica sia per i tifosi che per i giocatori, ma senza superare il segno” ha detto Sarah Zuckert, capo NBA del Next Gen Telecast

31 TELECAMERE | Grande attenzione verrà ovviamente data alla ripresa del gioco in campo, per le quali ESPN e Turner avranno a disposizione fino a 31 telecamere per non perdersi nulla di ciò che accade. Alcune di queste saranno controllate da remoto per evitare la vicinanza degli operatori ai giocatori, ma già nelle amichevoli si sono viste angoli di ripresa inediti, specialmente dal basso e sotto il ferro per le azioni nel pitturato. Altre telecamere invece saranno presenti fuori dal campo mentre i giocatori si muovono attraverso la bolla di Orlando

SOUNDS OF THE GAME | Con l’assenza di tifosi, ci saranno maggiori opportunità di sentire i suoni del parquet con dei microfoni posizionati ancora più vicino al gioco, catturando il rumore delle scarpe dei giocatori o quello del pallone mentre rimbalza. I DJ e gli annunciatori presenti in loco, invece, daranno lo stesso tipo di esperienza a cui i giocatori sono abituati, ricreando il fattore campo andato perso per via del coronavirus. “L’obiettivo è avere un senso di comunità anche durante la ripartenza in circostanze così uniche e difficili” ha concluso Zuckert