NBA, partono i playoff della bolla: cinque cose da sapere per ogni serie
Oggi alle 19:30 scattano i playoff della NBA, tutti da seguire in diretta sui canali di Sky Sport fino alle Finals di ottobre. Qui trovate tutto quello che c’è da sapere sulle otto serie di primo turno, dalle storie di ciascuna squadra ai duelli individuali decisivi per la vittoria finale: una guida per arrivare preparati al momento decisivo della stagione del basket americano
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MILWAUKEE BUCKS (testa di serie #1) vs ORLANDO MAGIC (testa di serie #8) | La miglior squadra della NBA contro i “padroni di casa” dei Magic, visto che tutte le squadre si trovano ormai da più di un mese nella bolla di Disney World a Orlando. Sulla carta i Magic non hanno nessuna chance di superare il turno, anche perché hanno perso sette delle ultime otto gare contro i Bucks — e l’unica vittoria è arrivata senza Antetokounmpo in campo
PLAYOFF NBA SU SKY: DATE E ORARI DELLE PARTITE
MILWAUKEE: LA STORIA DELLA STAGIONE | Dopo aver fallito l’assalto alle finali NBA lo scorso anno, i Bucks si sono ripresentati ancora migliorati rispetto alla scorsa stagione, con un Giannis Antetokounmpo lanciato verso il suo secondo premio di MVP consecutivo. Milwaukee ha la miglior difesa di tutta la NBA e in attacco è pressoché impossibile fermare contemporaneamente sia gli assalti verso il ferro The Greek Freak che i tiratori appostati sul perimetro
MILWAUKEE: LA DOMANDA A CUI RISPONDERE | Milwaukee però non è una squadra perfetta e in questa bolla non ha ritrovato gli automatismi che aveva prima della sospensione della stagione per il COVID-19. È solo una questione di motivazioni, essendosi assicurati il primo posto a Est già da tempo? O c’è davvero qualcosa che non funziona più nella squadra di Budenholzer? Già nella serie contro i Magic dovranno dare delle risposte
ORLANDO: LA STORIA DELLA STAGIONE | Nell’ultimo mese di regular season prima della stagione erano una delle migliori squadre della NBA, complice un calendario favorevole. A Disney World invece non si sono confermati, complice una difesa ben al di sotto delle aspettative e soprattutto dei tantissimi infortuni, a partire da quello che ha tolto loro Jonathan Isaac — il giocatore più interessante a disposizione di coach Clifford
ORLANDO: LA DOMANDA A CUI RISPONDERE | Oltre all’assenza di Isaac, i Magic devono fare i conti anche con quella di Mo Bamba (fuori per mancanza di condizione fisica dopo aver contratto il COVID-19 un mese fa) e la situazione non ideale di Terrence Ross e Evan Fournier, entrambi alle prese con qualche problema fisico. Se i Magic vogliono rimanere in partita, devono obbligatoriamente avere alte percentuali da tre punti — e il loro 35.4% nella bolla è solamente mediocre
L’ACCOPPIAMENTO CHIAVE DELLA SERIE: ANTETOKOUNMPO VS GORDON | Ogni serie in cui gioca Antetokounmpo comincia e finisce con la sua marcatura: se si riesce a contenerlo, allora si ha una chance di giocarsela; se non ci si riesce, allora la serie è già finita prima ancora di cominciare. Il greco sta viaggiando a 27.8 punti in 25.7 minuti di media nella bolla con il 63.6% dal campo: ad Aaron Gordon il difficile (e ingrato) compito di cercare di fermarlo
TORONTO RAPTORS (#2) vs BROOKLYN NETS (#7) | Sei anni fa la rivalità tra queste due squadre sembrava potesse prendere quota, specie dopo le parole incendiarie di Masai Ujiri (“F…o Brooklyn”) alla folla di Toronto durante la serie di playoff decisa da una stoppata di Paul Pierce all’ultimo secondo. Invece i Raptors sono decollati e i Nets sono crollati, incontrandosi di nuovo in questa serie che vede Toronto ampiamente favorita contro la versione della bolla di Brooklyn
PLAYOFF NBA SU SKY: DATE E ORARI DI GARA-2
TORONTO: LA STORIA DELLA STAGIONE | Dopo aver perso Kawhi Leonard, tutti si aspettavano che i Raptors scendessero di un livello e si accontentassero di godersi il titolo conquistato un anno fa. Niente di più sbagliato: i canadesi hanno disputato una regular season ancora migliore di quella passata e non sembrano essere disposti a cedere il loro trono tanto facilmente
TORONTO: LA DOMANDA A CUI RISPONDERE | La difesa è a prova di bomba, senza un giocatore debole da mettere nel mirino per le difese avversarie. I punti di domanda riguardano l’attacco: l’anno scorso era Leonard a sobbarcarsi le maggiori responsabilità offensive specialmente nei finali di gara, ora chi è quel giocatore in grado di salire di livello e produrre tiri con buone percentuali? Lowry, VanVleet e Siakam sono chiamati a rendere ai massimi livelli
BROOKLYN: LA STORIA DELLA STAGIONE | Con Kevin Durant infortunato tutto l’anno e Kyrie Irving quasi, i Nets hanno vissuto una stagione a dir poco interlocutoria, con il traumatico addio di coach Kenny Atkinson e un roster quasi tutto con le valige in mano. Pur con tantissime assenze, a Orlando però hanno vinto 5 delle 8 partite disputate con uno spirito di squadra sorprendente — stringendosi attorno all’allenatore ad interim Jacque Vaughn
BROOKLYN: LA DOMANDA A CUI RISPONDERE | Li hanno chiamati “Bubble Nets”, visto che questa sembra una versione dei Nets destinata a durare giusto il tempo della bolla. Quanti dei giocatori presenti in squadra faranno parte anche dei Nets del futuro? LeVert è il leader adesso, ma non lo sarà con Irving e Durant; Jarrett Allen è titolare, ma nel suo ruolo c’è DeAndre Jordan; Joe Harris è un equilibratore indispensabile, ma free agent a fine anno. Tutti gli altri hanno le valigie già in mano
L’ACCOPPIAMENTO CHIAVE DELLA SERIE: VANVLEET VS LEVERT | Quando il pallone è nelle loro mani succede sempre qualcosa, spesso di buono per le proprie squadre. VanVleet nella bolla è diventato quasi il terminale principale dei Raptors e sta rispondendo presente (quasi 18 punti di media col 41% da tre); LeVert è stato votato per il secondo quintetto All-Seeding Games segnando 25 punti a partita con 6.7 assist di media. Chi produrrà di più per i suoi porterà a casa lo scontro — e probabilmente la serie
BOSTON CELTICS (#3) vs PHILADELPHIA 76ERS (#6) | Secondo incrocio ai playoff negli ultimi tre anni per due squadre che non si amano più di tanto, né ora né storicamente. In estate Al Horford è passato dai Celtics ai Sixers aggiungendo un’altra storia ai racconti spesso incrociati delle due franchigie (Jayson Tatum scambiato al Draft del 2017 per Markelle Fultz…), ma l’assenza di Ben Simmons toglie molte possibilità di successo ai Sixers
PLAYOFF NBA SU SKY: DATE E ORARI DI GARA-2
BOSTON: LA STORIA DELLA STAGIONE | L’addio a Kyrie Irving e l’arrivo di Kemba Walker ha rasserenato un po’ gli animi, ma soprattutto ha permesso a Jayson Tatum e Jaylen Brown di prendere il controllo tecnico ed emotivo della squadra, specialmente con il primo che è asceso al rango di All-Star. Coach Stevens ha per le mani una squadra profonda, versatile e capace di giocare sui due lati del campo, seppur sottodimensionata per gli standard dei playoff
BOSTON: LA DOMANDA A CUI RISPONDERE | Nella bolla sono stati i migliori dietro gli imprendibili Phoenix Suns, con un differenziale su 100 possessi di +8.3 e smantellando una diretta concorrente come i Toronto Raptors. Ogni posto sembra essere andato al posto giusto nel momento giusto e i Celtics si candidano al ruolo di outsider a Est, ma Tatum e Brown sono pronti a guidare una squadra fino alle Finals?
PHILADELPHIA: LA STORIA DELLA STAGIONE | Il più incredibile rendimento tra partite in casa (imbattibili) e in trasferta (disastrosi) di tutta la lega, oltre alle solite drammatiche vicende di una squadra con grandi aspettative e poca amalgama per rispettarle. Nella bolla hanno avuto il terzo miglior attacco ma anche la sesta peggior difesa, tutto il contrario di quello che ci si aspettava da loro a inizio stagione
PHILADELPHIA: LA DOMANDA A CUI RISPONDERE | L’assenza di Ben Simmons pesa come un macigno, non solo nella metà campo offensiva (dove, pur con i suoi ben noti difetti, era comunque il miglior palleggiatore della squadra) quanto soprattutto in difesa (dove marcava tutti gli avversari possibili, a partire da Tatum tenuto bene in stagione). Senza di lui i Sixers perdono quell’unicità e quel talento che li rendeva speciali: con quattro tiratori attorno ad Embiid riusciranno a sopperirne l’assenza?
L’ACCOPPIAMENTO CHIAVE DELLA SERIE: EMBIID VS THEIS | L’unica chance di successo dei Sixers ricade sulle spalle di Embiid, che nella partita di dicembre (38 punti e 13 rimbalzi) ha dominato i biancoverdi dal primo all’ultimo minuto. I Celtics non hanno un singolo giocatore da potergli opporre, perciò dovranno trovare la strategia giusta per aiutare Daniel Theis — sfruttando i problemi di Embiid nel gestire i raddoppi e le scarse doti realizzative degli altri Sixers tolto Tobias Harris
INDIANA PACERS (#4) vs MIAMI HEAT (#5) | Parlando di squadre che non si amano, Heat e Pacers difficilmente andranno a bersi qualcosa assieme in una delle piscine dei resort di Disney World durante la serie che li attende. Da tutto l’anno si aspettano e si scrutano da lontano, giocandosi un posizionamento ai playoff che alla fine ha visto uscire vincitori gli Heat grazie a una vittoria nella bolla
PLAYOFF NBA SU SKY: DATE E ORARI DI GARA-1
INDIANA: LA STORIA DELLA STAGIONE | Nonostante gli infortuni li abbiano a lungo privati di Victor Oladipo (rientrato appena prima della pandemia) e di Domantas Sabonis (fuori a tempo indeterminato), la squadra del confermato coach McMillan è comunque riuscita a resistere grazie a una straordinaria capacità di non perdere e di non mollare, conquistando un quinto posto a Est che, con tutti gli infortuni avuti, sembrava una chimera
INDIANA: LA DOMANDA A CUI RISPONDERE | Ora però serve battere quattro volte su sette un avversario che hanno dimostrato di patire (3-0 Heat il conto in stagione prima dell’inutile ultima vittoria dei Pacers nell’ultima partita della bolla) e contro cui faticano a segnare, specialmente se TJ Warren non è in una serata incandescente come quelle avute per buona parte dell’esperienza a Disney World
MIAMI: LA STORIA DELLA STAGIONE | L’arrivo di Jimmy Butler ha riacceso le ambizioni degli Heat, che hanno sfruttato la definitiva esplosione di Bam Adebayo e l’ascesa di giocatori poco conosciuti come Duncan Robinson, Kendrick Nunn e Tyler Herro per costruire una squadra versatile, affiatata e affamata. A tutto il resto pensa coach Spoelstra in panchina, uno che sa come far rendere al massimo il materiale a disposizione
MIAMI: LA DOMANDA A CUI RISPONDERE | Gli Heat sono un cliente scomodo per chiunque in regular season, ma se studiati a fondo la sensazione è che si possano mettere dei granelli negli ingranaggi del loro attacco — e che la loro difesa che spesso fa ricorso alla zona possa essere sfruttata se attaccata con intelligenza. Di Butler, poi, preoccupano soprattutto le percentuali: in stagione ha tirato col 30% dal palleggio e col 29% piedi per terra, cifre insostenibili ai playoff per poter fare strada
L’ACCOPPIAMENTO CHIAVE DELLA SERIE: BUTLER VS WARREN | Proprio lo scontro tra Butler e Warren è quello che tutti vogliono vedere, specialmente dopo il clamoroso screzio di gennaio durante la regular season che valse l’espulsione di Warren e le prese in giro di Butler sui social. Il primo antipasto della bolla è già andato in favore della stella degli Heat, ma potenzialmente sette partite del loro duello promettono scintille
LOS ANGELES LAKERS (#1) vs PORTLAND TRAIL BLAZERS (#8) | Una serie tra numero 1 e numero 8 diversa dal solito. Un po’ perché ci sono i Lakers di mezzo, e quindi tutto ha sempre un altro significato quando c’è uno come LeBron James in campo; e poi perché Portland al completo è probabilmente una squadra di livello superiore rispetto all’ottavo posto a Ovest, specialmente quando si ha uno come Damian Lillard dalla propria parte
PLAYOFF NBA SU SKY: DATE E ORARI DI GARA-3
LAKERS: LA STORIA DELLA STAGIONE | I Lakers sono tornati in grande stile ai playoff dopo sette anni di assenza, prendendosi di forza il primo posto a Ovest grazie a una difesa granitica e alla grandezza in attacco di LeBron James ed Anthony Davis, forse la miglior coppia di tutta la NBA. Coach Vogel ha costruito attorno a loro il contesto adatto per metterli nelle migliori condizioni possibili, ma ora bisogna legittimare quanto di buono fatto soprattutto prima della pandemia
LAKERS: LA DOMANDA A CUI RISPONDERE | I Lakers non sono sembrati gli stessi di marzo, un po’ per le assenze (Rondo e Bradley su tutti) e un po’ per un crollo verticale del rendimento offensivo (30.3% dall’arco di squadra: nessuno peggio di loro nella bolla). LeBron James ha professato fiducia dicendo che lui e la squadra non sono ancora entrati in “modalità playoff”, ma che sono pronti a farlo: se quell’interruttore si dimostrasse difficile da premere, però, sarebbero guai da subito per i gialloviola
PORTLAND: LA STORIA DELLA STAGIONE | Dopo le finali di conference conquistate un po’ a sorpresa lo scorso anno, i Blazers erano convinti di avere una squadra per poter competere. Invece hanno faticato per tutto l’anno, complice i gravi infortuni a Nurkic e Collins, tanto da richiamare in NBA Carmelo Anthony dopo un anno di assenza. Lillard si è caricato tutti sulle spalle e ha trascinato la squadra di peso ai playoff, ma servirà tutt’altro rendimento difensivo (terz’ultimi nella bolla) per reggere contro LeBron&AD
PORTLAND: LA DOMANDA A CUI RISPONDERE | Per quanto i ritorni di Nurkic e Collins abbiano allungato la rotazione sotto canestro, in ala i Blazers rimangono cortissimi — con il solo Carmelo Anthony di fatto come opzione percorribile, insieme al sottodimensionato Gary Trent. In attacco ce la si può cavare grazie a Lillard e McCollum, ma in difesa chi marca le ali gigantesche della Western Conference, a partire da King James e AD?
L’ACCOPPIAMENTO CHIAVE DELLA SERIE: JAMES VS ANTHONY | Non sarà la prima volta che i due grandi amici si affrontano i playoff, ma potrebbe essere l’ultima. Arrivati insieme nella NBA, LeBron e Carmelo si affrontano in momenti molto diversi delle rispettive carriere, ma vederli l’uno contro l’altro nella loro 17^ stagione in NBA sarà comunque un momento speciale tanto per loro che per gli appassionati da casa
L.A. CLIPPERS (#2) vs DALLAS MAVERICKS (#7) | Tocca ai Clippers tenere a battesimo Luka Doncic, pronto per il suo debutto ai playoff NBA dopo due anni a dir poco scintillanti. I Mavericks non sono una classica testa di serie numero 7 ma neanche i Clippers hanno espresso il loro massimo potenziale, complici le perenni e continue assenze per infortuni o altri problemi. Si affrontano però probabilmente la miglior difesa e il miglior attacco della lega — un mix decisamente interessante
PLAYOFF NBA SU SKY: DATE E ORARI DI GARA-1
CLIPPERS: LA STORIA DELLA STAGIONE | Quando sacrifichi tutto il tuo futuro per avere Kawhi Leonard e Paul George, l’obiettivo non può che essere l’anello. I Clippers hanno giocato a nascondino per tutta la stagione senza rivelare davvero il loro volto migliore complici riposi, infortuni e assenze, ma ora è arrivato il momento di andare all-in e mostrare tutto l’enorme potenziale di cui sono a disposizione tanto in attacco quanto in difesa
CLIPPERS: LA DOMANDA A CUI RISPONDERE | Nessuno può vantare una versatilità sui due lati del campo come la squadra di coach Rivers, ma la fluidità offensiva rimane sospetta: avendo giocato così poco tutti assieme, i Clippers hanno creato quella fiducia gli uni negli altri che serve per fare strada nei playoff? Oppure finiranno per attaccare “a turni”, dividendo in maniera schematica i possessi tra Leonard, George e il pick and roll tra Williams e Harrell con qualche sprazzo di Marcus Morris?
DALLAS: LA STORIA DELLA STAGIONE | Il miglior attacco nella storia della NBA. Non della NBA di quest’anno, ma di tutta la NBA da quando vengono conteggiati i possessi. I Mavericks di coach Rick Carlisle hanno un’identità chiarissima creata a immagine e somiglianza di Luka Doncic, che li ha trascinati a un posto ai playoff che mancava da diversi anni e che, con la sua sola presenza, dà una possibilità di vincere qualsiasi partita
DALLAS: LA DOMANDA A CUI RISPONDERE | Ok, l’attacco è stellare e i Mavs sono capaci di segnare 130 punti ogni sera, ma sono capaci di impedire che gli avversari ne segnino 131? La loro difesa è la seconda peggiore della bolla e in alcuni frangenti sembrano non avere idea di come fermare gli avversari, pur con un protettore del ferro del livello di Porzingis sotto canestro. In ala, in particolare, il povero Dorian Finney Smith dovrà fare gli straordinari — ma chi marca quello che rimane tra Leonard e George?
L’ACCOPPIAMENTO CHIAVE DELLA SERIE: KAWHI LEONARD VS LUKA DONCIC | È possibile che gli allenatori vogliano risparmiare un duello diretto tra le due superstar, ma se Doncic dovesse rendersi imprendibile per tutti gli altri, coach Rivers sarebbe costretto a giocarsi la carta Leonard su di lui — come fatto lo scorso anno dai Raptors contro Giannis Antetokounmpo, svoltando le finali di conference. Doncic è magico, ma 48 minuti contro Leonard, George, Patrick Beverley e il resto dei Clippers sono duri per tutti
DENVER NUGGETS (#3) vs UTAH JAZZ (#6) | Il miglior centro offensivo della lega contro il miglior centro difensivo di tutta la NBA: lo scontro sotto canestro tra Nikola Jokic e Rudy Gobert basta e avanza per farvi rimanere sintonizzati su Nuggets contro Jazz. L’assenza di Bojan Bogdanovic per Utah e le condizioni incerte di Gary Harris e Will Barton per Denver tolgono un po’ di protagonisti alla sfida, ma i giocatori da seguire non mancano di certo
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DENVER: LA STORIA DELLA STAGIONE | I Nuggets sono sempre rimasti ai piani alti della Western Conference e, se esistesse ancora il fattore campo, se lo sarebbero assicurato con il terzo miglior record a Ovest. Dopo un inizio lento Jokic è tornato ai suoi livelli e i Nuggets gli sono andati dietro, anche se senza mai convincere del tutto come “outsider” per arrivare a dare fastidio alle due squadre di Los Angeles. L’ascesa del rookie Michael Porter Jr. però potrebbe cambiare i valori in campo
DENVER: LA DOMANDA A CUI RISPONDERE | MPJ ha giocato talmente bene nella bolla (22 punti, 8.6 rimbalzi e percentuali stellari al tiro) da rendersi insostituibile per coach Malone, ma la difesa ha qualcosa da registrare (121.7 punti concessi su 100 possessi, nessuno peggio di loro a Disney World). Lo scorso anno ai playoff i Nuggets non avevano nessuno in grado di segnare oltre Jokic e Murray, ora c’è Porter Jr.: il rookie sarà in grado di produrre subito alla prima esperienza in post-season?
UTAH: LA STORIA DELLA STAGIONE | I grossi investimenti fatti per portare Mike Conley e Bojan Bogdanovic a Salt Lake City non hanno dato necessariamente i dividenti sperati. Ma mentre il primo è sembrato più a suo agio a Orlando dopo le difficoltà in regular season (pur dovendo lasciare la bolla per la nascita del figlio), l’assenza del secondo rischia di pesare come un macigno sui fragili equilibri dei Jazz — a partire da quelli della coppia Mitchell-Gobert
UTAH: LA DOMANDA A CUI RISPONDERE | I Jazz erano noti sopratutto per essere una squadra difensiva che muoveva il pallone in attacco, ma quest’anno hanno perso un po’ della loro identità e sembrano sul punto di un’implosione — specie se dovesse arrivare un’altra eliminazione al primo turno. I membri del gruppo sono ancora tutti sulla stessa lunghezza d’onda oppure si preannuncia una off-season calda?
L’ACCOPPIAMENTO CHIAVE DELLA SERIE: JOKIC VS GOBERT | Due dei migliori giocatori europei della NBA l’uno contro l’altro in una serie di playoff. Jokic è abituato a giocare anche molto lontano da canestro e dovrà attirare fuori il francese per aprire spazi ai compagni, ma allo stesso modo verrà coinvolto in tutti i pick and roll tra Donovan Mitchell e Gobert — situazione che potrebbe metterlo in grossa difficoltà
HOUSTON ROCKETS (4) vs OKLAHOMA CITY THUNDER (5) | Sono davvero tantissime le storie incrociate tra Rockets e Thunder, la cui stagione è cambiata nel momento stesso in cui hanno imbastito lo scambio che ha portato Chris Paul a OKC e Russell Westbrook in Texas. È possibile che il numero 0 di Houston non sia della serie per un infortunio al quadricipite, ma i temi da affrontare rimangono davvero molti
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HOUSTON: LA STORIA DELLA STAGIONE | La stagione dei Rockets ha preso una svolta decisa nel momento in cui hanno scelto di andare all-in sulla loro strutturazione “ultra-small”, senza schierare neanche un lungo di ruolo e affidandosi a un quintetto tutto attorno ai due metri di altezza. Il risultato è uno stile di gioco poco ortodosso ma anche molto difficile da affrontare, non fosse altro perché James Harden rappresenta una marcatura complicata per chiunque
HOUSTON: LA DOMANDA A CUI RISPONDERE | I Rockets hanno fatto una scommessa, e una scommessa può essere vinta oppure persa. Coach D’Antoni sa che con questa squadra non può vincere nessuna battaglia a rimbalzo, ma è convinto che si possa sopperire in altre maniere — ad esempio forzando palle perse per andare in contropiede, invitando gli avversari ai tirare da due invece che da tre, e costringendoli a snaturare le proprie rotazioni per “pareggiare” lo stile dei Rockets. Reggerà?
OKC: LA STORIA DELLA STAGIONE | Dovevano rimanere fuori dai playoff e cedere i veterani ai migliori offerenti, invece dopo un inizio interlocutorio hanno avuto un record eccezionale trovando una chimica sorprendente. Chris Paul è ancora tra i primi della pista quando può dosare lo sforzo e concentrarsi sul chiudere le partite: il terzetto insieme a Shai Gilgeous-Alexander e Dennis Schröder ha funzionato in maniera impressionante
OKC: LA DOMANDA A CUI RISPONDERE | A Orlando solamente Washington ha avuto un rendimento offensivo peggiore e il record è stato solo di 4-4, pur gestendo le energie di tutti i titolari in ottica playoff. Contro Houston però i lunghi o dominano oppure sono inutili: in quale delle due categorie ricadrà Steven Adams? Nel caso non possa tenere il campo, per Danilo Gallinari potrebbero esserci addirittura dei minuti da 5 — ed è chiamato a disputare una grande serie
OKC: LA DOMANDA A CUI RISPONDERE | A Orlando solamente Washington ha avuto un rendimento offensivo peggiore e il record è stato solo di 4-4, pur gestendo le energie di tutti i titolari in ottica playoff. Contro Houston però i lunghi o dominano oppure sono inutili: in quale delle due categorie ricadrà Steven Adams? Nel caso non possa tenere il campo, per Danilo Gallinari potrebbero esserci addirittura dei minuti da 5 — ed è chiamato a disputare una grande serie